Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

lunedì 31 maggio 2010

37 professori di diritto scrivono alla Corte Europea in difesa del crocifisso (Articoli 8)

Riporto dal sito UCCR:

Altre buone notizie per la presenza del crocifisso nelle scuole.
Da Catholic News Agency si apprende che 37 professori di diritto da undici Paesi di tutto il mondo hanno scritto alla Corte europea dei diritti dell’uomo, esortando a ribaltare la sentenza che vietava crocifissi dalle aule italiane. Nelle loro osservazioni hanno affermato che “non ha molto senso tentare di creare un comune denominatore laicista”. La Corte dovrebbe piuttosto “lasciare agli Stati libertà d’azione per strutturare le relazioni Chiesa-Stato in armonia con le rispettive tradizioni, storia e cultura”. Inoltre hanno sottolineato che “il tentativo di esilio dei simboli religiosi dalla pubblica piazza sarebbe avventato, poiche essi e le idee religiose sono parte integrante della tessitura della civiltà europea”.
Ha partecipato alla stesura del documento anche Eric Rassbach, direttore del Becket Fund for Religious Liberty, l’organizzazione non profit che protegge la libera espressione di tutte le tradizioni religiose, il quale ha detto: la sentenza della Corte Europea “è una messa al bando di tutti i simboli religiosi. Anziché annunciare una crociata di Stato contro la religione, la Corte dovrebbe riconoscere che religione e governo possono porsi l’un l’altro in armonioso dialogo”. La grande camera della Corte terrà l’audizione del caso il 30 giugno.
La notizia è apparsa anche sull’agenzia SIR
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