Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 24 marzo 2011

I credenti siano operatori di pace (Contributi 446)

ROMA, mercoledì, 23 marzo 2011 (ZENIT.org).
“Oggi il mondo ha tanto bisogno di pace, ha bisogno di uomini e donne pacifici e pacificatori”.
E' quanto ha detto questo mercoledì Benedetto XVI nella prima Udienza generale di quest'anno in piazza San Pietro.
Riflettendo sulla figura di san Lorenzo da Brindisi, cappuccino vissuto tra Cinquecento e Seicento, canonizzato nel 1881 e proclamato dottore della Chiesa nel 1959, il Papa ha detto che “tutti coloro che credono in Dio devono essere sempre operatori di pace”.
Nella sua catechesi il Papa ha richiamato proprio l’“azione per la pace” svolta durante le “importanti missioni diplomatiche” che Papi e principi gli affidarono “per dirimere controversie e favorire la concordia” tra gli Stati europei.
Ma fu anche un grande evangelizzatore, capace di farsi intendere dalla gente umile grazie alla “sua esposizione chiara e pacata”.
“Anche oggi – ha continuato il Santo Padre – la nuova evangelizzazione ha bisogno di apostoli ben preparati, zelanti e coraggiosi, perché la luce e la bellezza del Vangelo prevalgano sugli orientamenti culturali del relativismo etico e dell’indifferenza religiosa, e trasformino i vari modi di pensare e di agire in un autentico umanesimo cristiano”.
Soprattutto occorre “evitare il pericolo dell’attivismo, di agire cioè dimenticando le motivazioni profonde del ministero, solamente se si prende cura della propria vita interiore”; infatti, ha concluso, “se non siamo interiormente in comunione con Dio, non possiamo dare niente neppure agli altri. Perciò Dio è la prima priorità”.
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