Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 26 ottobre 2012

La vittoria di un sacerdote infermo (Contributi 752)

Una nuova, toccante testimonianza di Padre Aldo Trento dal Paraguay che ci ri-dice cos'è un sacerdote: 


«Sacerdos alter Christus», mi hanno sempre insegnato fin da piccolo. Che grazia il dono del Sacerdozio, che grazia poter trovare un sacerdote! Che tristezza dove non c’è la possibilità di trovare un sacerdote, l’unico uomo al mondo che può perdonare i tuoi peccati e donarti il corpo e il sangue di Gesù! Mia madre era solita dirmi: «Figlio mio, preghiamo sempre per i sacerdoti perché, se venissero a mancare il mondo si trasformerebbe in una giungla piena di lupi. Quando mi sposai con tuo padre chiesi al Signore che se il primo figlio fosse stato maschio, Egli lo chiamasse a essere un sacerdote, se femmina, che seguisse la vocazione di consacrarsi a Lui. Per questo abbiamo promesso alla Vergine, appena tu fossi nato, che ogni notte tra il 24 e il 25 marzo ci saremmo alzati a recitare il Santo Rosario. E la Vergine ci ascoltò. E continueremo questo piccolo gesto fino alla morte, affinché tu sia fedele alla tua vocazione». Mia madre soffriva molto quando una persona parlava male di un prete. Per lei il sacerdote era Cristo stesso in mezzo a noi. Amava così tanto i consacrati che nel paese dove vivevamo costituì un gruppo formato da donne che aveva come scopo quello di lavare i vestiti dei novanta seminaristi di una congregazione religiosa che gestiva il seminario estivo. Per questo motivo, nella clinica San Riccardo Pampuri in Paraguay, tutti i giorni preghiamo per i sacerdoti. Non solo, ma in ogni letto, sulla testata, c’è un foglietto nel quale sono scritti il nome del Santo Padre, di monsignore Massimo Camisasca, di don Julián Carrón e di ogni casa dei missionari della Fraternità San Carlo. Un modo semplice attraverso cui il malato offre la sua vita, il suo dolore, la sua morte per la santità dei sacerdoti. Nella clinica poi, c’è una stanza riservata ai sacerdoti con malattie terminali che sono rimasti da soli. 
In questi giorni trascorsi in Italia, sono stato a trovare un prete molto malato che quando era piccolo faceva parte del gruppo dell’oratorio dove esercitavo il mio ministero sacerdotale. È stato un incontro indescrivibile, che mi ha spinto a chiedere a un amico che mi accompagnava di aiutarmi a esprimere l’esperienza unica e commovente di quello che ho vissuto incontrandolo e che mi ha segnato profondamente. Dio voglia che tutti i giorni abbiamo a offrire le nostre preghiere per i sacerdoti. 
Il sacerdote è un uomo chiamato da Cristo a dare la sua vita affinché tutti gli uomini conoscano il cammino della salvezza. 
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