Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

sabato 9 novembre 2019

SCO 29 - Determinati pensieri dominano la vita

Giovedì 7 novembre 2019

+ Dal Vangelo secondo Luca (15,1-10)
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed Egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. Io vi dico: così vi sarà gioia nel Cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. Così, Io vi dico, vi è gioia davanti agli Angeli di Dio per un solo peccatore che si converte». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
L’argomento conversione fa scattare in moltissime persone una veloce repressione, procura un blocco psichico come se dovessero compiere chissà quali sacrifici disumani. C’è paura di lasciare comportamenti riconosciuti come sbagliati, le proprie convinzioni e tante cose effimere di cui purtroppo ne sono dipendenti.
Nessuno le ha obbligate a fare quelle scelte, la debolezza si trova nell’uomo e nella donna, essi hanno perduto la libertà di scegliere la parte migliore della vita, quella spirituale, e quasi sempre cercano solo ciò che alletta i sensi, finendo come automi nel desiderare fortemente quanto si brama.
Quando Gesù dice che è venuto per i malati, non intende la malattia del corpo, parla dei peccatori che non compiono un vero cammino di Fede, quelli colpiti dall’impulsività, dalla debolezza cronica e si lasciano guidare dall’istinto. Compiono quasi tutte le opere seguendo l’emotività del momento, e si lasciano scegliere dai «consigli» programmati dai mass-media.
Le spinte emotive vanno controllate e regolate, da soli rimane impossibile trovare l’equilibrio e quando non si compie qualcosa di dannoso è solo perché manca l’occasione o il denaro. Le tendenze istintive diventano malattie spirituali e solo Gesù può guarire da queste inclinazioni dannosissime.
Gesù è venuto a guarirci e tutti nel mondo abbiamo bisogno di Lui, nessuno deve presumere di riuscire a farcela da solo senza Lui.
Meditando la vita del Signore vediamo con chiarezza che essa manifesta tutta la sua assoluta impeccabilità. Più ancora, Egli stesso domanderà a coloro che Lo accusano: «Chi di voi può convincermi di peccato?».
Gesù Cristo durante la sua vita è in lotta con il peccato e con tutto ciò che genera il peccato, a cominciare da satana, che è «padre della menzogna».
La battaglia che Gesù conduce contro il peccato e le sue più profonde radici non Lo allontana dal peccatore. Proprio al contrario, Lo avvicina agli uomini, a ogni uomo. Nella sua vita terrena Gesù era solito mostrarsi particolarmente vicino a chi, agli occhi degli altri, passava per peccatore o lo era davvero.
La meditazione di oggi deve portarci ad accrescere la nostra fiducia in Gesù tanto più quanto maggiori siano le nostre necessità; e in modo speciale se talvolta sentiamo tutto il peso della nostra debolezza: Cristo ci è vicino anche allora.
Allo stesso modo, pregheremo con fiducia per quelli che sono lontani dal Signore, che non rispondono alla nostra sollecitudine per avvicinarli a Dio e che sembrano perfino allontanarsi da Lui. La parabola di oggi ci fa comprendere quale atteggiamento dobbiamo utilizzare verso i peccatori.
Nella parabola Gesù evidenzia il grande amore e la preoccupazione per la perdita di una sola pecorella, che simboleggia la persona umana. Novantanove pecorelle erano in un luogo sicuro, solo una si era smarrita perché non aveva seguito le indicazioni del pastore. Staccandosi dalla via già conosciuta per averla percorsa molte volte, si era incamminata per altra via e smarrita.
Lo stesso avviene all’anima che si lascia ingannare da prospettive seducenti che arrivano dal mondo e che agitano pensieri non umili, carichi di smanie compulsive. Sono pensieri che fanno uscire dal proprio mondo, dalla realtà in cui si vive per sperimentare sensazioni appaganti, ma che sono illusorie, durano poco e si vive peggio di prima.
Una persona può attuare un determinato comportamento o avere determinati pensieri, senza trovare un’armonia con i bisogni segreti del proprio Io, non riesce a trovare un appagamento perché ha una diversa percezione di sé.
La vita psichica di molte persone è influenzata da tanti pensieri strani e incoerenti, da comportamenti irrazionali e da manie che vengono considerati normali perché la persona non ha incontrato davvero Gesù Cristo. Non ha gli elementi indispensabili per evitare tutto questo che la psicologia indica come compulsione ed è un impulso irrefrenabile verso qualcosa.
L’insistenza di determinati pensieri dominano la vita di una persona e se non è abituata a pregare con Fede, perde il contatto con la realtà.
Questi pensieri insistenti che poi si traducono in azioni immorali, utilizzo di droghe, scelte disastrose, giudizi gravi, fino ad arrivare a commettere adulterio o a fare sesso cambiando partner spesso, li indico come ossessione. La fissazione indica la persona che perde il controllo di sé per compiere atti che riconosce essere contrari al Vangelo e ai Comandamenti.
L’idea fissa che si ritrovano molti, non sempre arriva da satana, tanto che lui in molti casi potrebbe dire che non c’entra nulla con l’agire di tanti peccatori. Sicuramente satana è soddisfatto dei peccati e dal traviamento della pecorella che prende un percorso diverso dal Vangelo per cercare quello che alletta i sensi, si riempie di orgoglio per i pensieri che piacciono molto ai diavoli.
La società di oggi è ricoperta da una coltre di modernità senza Gesù Cristo, tutti i mezzi di comunicazione subdolamente lasciano credere che si può vivere senza Dio, senza la presenza soprannaturale dell’Essere Divino che ha dato origine a tutto e ama tutti i suoi figli.
La tristezza della vita confusa e dissipata lascia molti confusi e rimangono nelle loro convinzioni che non sono quelle dello Spirito Santo.
Sono infelici perché lontani con il cuore da Gesù, adorano altro e non se ne rendono conto, non comprendono che la conversione concreta comporta il distacco da ogni idolo per incontrare la libertà e la gioia di Gesù.
Occorre rientrare in sé e porsi domande sincere per conoscersi e decidersi ad incontrare il Signore della vera vita e della vera pace.
Gesù continua a chiamare alla conversione i peccatori, ma l’uomo di oggi con difficoltà avverte la profonda necessità di convertirsi.
I cristiani devono vigilare per evitare gli sbandamenti che allontanano dal Signore. Quando si cade bisogna ricominciare ogni volta, ogni giorno, per colmare il cuore della gioia divina e rallegrare Gesù e la Madonna.
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