Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 5 novembre 2019

SCO 26 - Quanto più siamo generosi, tanto più l’anima si arricchisce

Lunedì 4 novembre 2019

+ Dal Vangelo secondo Luca (14,12-14)
In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». 

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Un atteggiamento della vita abbastanza diffuso è la perdita del gesto gratuito, la disponibilità a fare o donare qualcosa con spirito libero. Diventa sempre più difficile trovare persone disponibili ad aiutare senza alcun tornaconto, che non mirano a qualcosa da ricevere in cambio.
La gratuità del dono è squisitamente spirituale ma nel mondo lo Spirito di Dio viene rifiutato.
Ci sono orientamenti interiori nelle persone che rimangono quasi impossibili da riconoscere, riguarda quelle persone egoiste, incapaci di capire la loro condizione. Si preoccupano esclusivamente dei loro beni, vogliono di più e tutto per loro.
Giungere a fare del bene con quella gratuità che insegna il Signore è davvero una Grazia, è la condizione spirituale di quanti hanno fatto un percorso di svuotamento del male interiore e sono diventati mansueti, capaci di riconoscere i loro limiti. Consapevoli anche dei loro talenti.
Gesù utilizza l’esempio del banchetto e dell’invito ai parenti e ai ricchi, per dirci che gli inviti a pranzo o a cena rivolti a parenti ed amici rimangono sempre validi, non si può rompere l’amicizia con chi la merita. Diventa un’azione umana ottima se c’è rettitudine d’intenzione e fini nobili, come appunto l’amicizia, l’apostolato e il mantenimento di relazioni umane sincere.
Gesù parla di invitare a pranzo o a cena gli emarginati per ricordarci che dobbiamo fare di più per loro, non devono essere esclusi dai nostri cuori e ad essi va dedicato del tempo. Questo significa che li invitiamo a condividere principalmente l’affetto che vale più del pranzo.
Non dice ai cristiani di evitare i pranzi con parenti ed amici, Gesù desidera sempre l’amore e l’armonia tra tutti, non vuole contrasti, ma ridisegna la priorità che deve presenziare nel nostro cuore.
L’invito rivolto agli amici, ai parenti, ai facoltosi, avrà come conseguenza la loro premura nel contraccambiare, mentre i poveri, storpi, zoppi, ciechi, non potranno ricambiare con un altro invito o qualcosa di più.
In un altro passo Gesù dice che se amiamo quelli che ci amano non avremo alcun merito, mentre l’amore verso i nemici è la caratteristica del cristiano. Qui parla degli emarginati che non sono nostri nemici e molti di loro conoscono la vera umiltà.
L’immagine del banchetto non si riduce ai beni materiali: è immagine di tutto ciò che l’uomo può offrire agli altri: stima, allegria, ottimismo, compagnia, attenzione, amicizia. Se l’uomo agisce in questo modo con parenti e amici, ancora di più deve accorgersi degli infelici, colpiti senza loro colpa dalla sciagura della povertà o della malattia.
Nulla si perde di ciò che compiamo a beneficio degli altri. Il dare allarga il cuore, lo rende giovane e ne accresce la capacità di amare.

La carità del cristiano deve andare oltre la simpatia umana, per questo Gesù afferma di invitare quelli che non possono ricambiare. La nostra disponibilità sarà autentica e sincera, ma per arrivare ad amare poveri, storpi, zoppi e ciechi, occorre una grande Fede.
L’amore del cristiano deve superare il piano naturale e puramente umano. Deve fare e dare per amore del Signore e senza aspettarsi nulla in contraccambio. Qui si evidenzia la retta intenzione, l’agire sospinto dalla bontà e da una disponibilità emanata dalla forte spiritualità.
L’egoismo restringe e limita l’orizzonte rendendolo misero ed angusto. Al contrario, quanto più siamo generosi, tanto più l’anima si arricchisce. Chi non ama si chiude in sé e il cuore si indurisce, non sa dare nulla di buono a chi gli sta vicino. I pensieri cadono nel pessimismo e si perde il controllo di sé.
Ciò che cambia nella convivialità è quello che uno porta dentro, se cerca solo la presenza di un folto gruppo per divertirsi o se desidera condividere i buoni sentimenti, parole sincere e rispettose, oltre il cibo che a quel punto diventa benedetto.
In molti contesti c’è da osservare, che si mangia insieme con i parenti o altre famiglie o con «momentanei» amici, conservando nei cuori odio e vendetta, si brinda con ipocrisia per avere appagato il palato ma spesso di più per gli affari economici, politici e di altro genere discussi e forse portati a termine.
La gratuità presente nel cuore invece conduce alla condivisione del meglio esistente, si desidera la condivisione perché l’uomo e la donna hanno bisogno di confrontarsi con altri ma che siano autentici, sinceri, persone perbene.
A cosa serve mangiare insieme senza avere riportato la pace e la gioia nei cuori di tutti i presenti. Diventa un cibo maledetto.
Gesù ci dice che non è un problema invitare parenti e amici, ma qui non esiste la gratuità perché si ricambia l’invito. Il Signore ci ricorda che esistono i poveri e non sono scarto della società né sono disgraziati.
I mascalzoni, i tormentati moralmente e psichicamente di questo mondo, non riescono a commuoversi guardando i poveri, li strumentalizzano e sono pronti a farsi fotografare in certe circostanze per mostrare al mondo il loro interesse verso i poveri, senza riuscire a capire che questa mossa ipocrita e demoniaca, induce tutti gli onesti a condannarli ancora di più, perché solo di propaganda politica e religiosa si tratta.
Questi e tanti altri hanno mai invitato nelle loro case i poveri per mangiare insieme? Qui, solo qui si mostra di amare i poveri.
Oggi esiste una ingiustificata paura per il futuro e molti cattolici non riescono a fare donazioni a beneficio di opere cattoliche sante. Molti potrebbero aiutare e ne riceverebbero Grazie per sé e i loro familiari, oltre all’espiazione dei loro peccati.
Qui continuiamo i lavori per il completamento della Casa di preghiera e sempre occorrono aiuti economici, anche se la Divina Provvidenza non ci lascia sprovvisti quando bisogna pagare tante varie spese. È successo tantissime volte di non avere soldi per pagare, e arrivano tramite solerti benefattori in prossimità di scadenze da pagare. In questo mese abbiamo tre scadenze da pagare per i lavori e occorrono molte offerte.
Molti sono a conoscenza che da tanti anni aiuto i poveri e si provvede a loro in diversi modi. L’aiuto dei poveri e degli ammalati è l’obiettivo che qui si realizzerà anche se al momento non ci sono soldi, ed è qui che emerge la Fede. Non ci sono soldi ma ci saranno, ho la certezza che la Madonna provvederà tramite i benefattori.
Indico il link per chi volesse aiutare questa Opera di Dio. Nel sito è la colonna sinistra in alto. Dio vi benedica.
--

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)