Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 23 ottobre 2019

3S 3 - Il Rito Antico trasforma l’uomo in un “gigante”

Scrive il famoso liturgista dom Gérard Calvet (1927-2008): “Contro la tentazione al naturalismo, la preghiera liturgica propone un grande rimedio: il primato della contemplazione. (…). Di fronte al naturalismo incurvato in se stesso, l’ordine liturgico oppone un lungo discorso sulla santità, sulla bellezza e sulla grandezza di Dio. Il pigmeo delle culture tecniche si meraviglia di ciò che produce; guarda le realizzazioni della sua mente; di là il suo sguardo si abbassa sugli utensili, sulle sue mani, e talvolta –Dio ci perdoni- sul suo ombelico. Allora la santa Chiesa lo raddrizza, lo mette in preghiera; attraverso la grazia della liturgia eccolo che si dimentica, si disinteressa un po’ di se stesso, delle sue mani e anche delle sensazioni del suo cuore; eccolo che guarda e canta la gloria di qualcun altro: ‘Laudamus Te, benedicimus Te, adoramus Te, glorificamus Te, agimus Tibi propter magnam gloriam Tuam’.”[1]
Ma vi rendete conto? Se la liturgia è tutta appiattita sull’orizzontale, sull’uomo e sulla dimensione assembleare, allora essa non può costituire un antidoto alla tentazione efficientista. Quella stessa tentazione che rende l’uomo di oggi incapace ad elevare il capo, a capire che non tutto è nelle sue mani e a non dolersi del fatto che qualcosa gli sfugge o possa sfuggirgli.
Per questo la Chiesa commise un grave errore cambiando la liturgia, trasformandola da “verticale” in “orizzontale”. In tal modo costrinse l’uomo a moncare, a ridurre e abbassare il suo sguardo e le sue aspettative; a non saper più cogliere dov’è davvero la soluzione di tutto.
La riforma liturgica è stata in tal senso un assecondamento di ciò che l’uomo moderno stava ormai da tempo patendo: la sua progressiva “pigmeatizzazione”, per usare la terminologia di dom Gerard Calvet. Rileggiamo le sue parole: “Il pigmeo delle culture tecniche si meraviglia di ciò che produce; guarda le realizzazioni della sua mente; di là il suo sguardo si abbassa sugli utensili, sulle sue mani, e talvolta –Dio ci perdoni- sul suo ombelico. Allora la santa Chiesa lo raddrizza, lo mette in preghiera; attraverso la grazia della liturgia eccolo che si dimentica, si disinteressa un po’ di se stesso, delle sue mani e anche delle sensazioni del suo cuore; eccolo che guarda e canta la gloria di qualcun altro…”
[1] Dom Gérard Calvet, La santa liturgia, tr.it., Roma 2011, pp.41-42.

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)