Venerdì 25 ottobre 2019
+ Dal Vangelo secondo Luca (12,54-59)
In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
La sintesi dei lunghi e meravigliosi insegnamenti di Gesù, unisce due discorsi apparentemente distaccati. Nel primo spiega che è importante saper giudicare i segni dei tempi, osservando attentamente quanto avviene. Nel secondo invita alla riconciliazione per evitare di rimanere nel peccato, il quale anche se confessato ma non riparato, poi sarà obbligo scontarlo lì dove si esce dopo avere pagato. Ed è il Purgatorio.
Mi soffermo sulla prima parte, è quella che suscita maggiore riflessione, soprattutto perché la società trasforma le persone in giudici pronti a inquisire, condannare e criticare. Forse capiterà a tutti giudicare, ma non tutti hanno la stessa intenzione di diffamare o danneggiare in qualche modo gli altri.
Dipende dall’intenzione e questa la conosce solo Dio, oltre l’interessato.
L’intenzione è basilare nel determinare la bontà o la malvagità di un’azione e dello stesso linguaggio che si utilizza. Quando si parla in libertà si finisce per mischiare di tutto, si perde l’autocontrollo e si tira fuori tanta miseria.
I cristiani sanno più o meno che giudicare gli altri è grave, non si posseggono tutti gli elementi indispensabili per attribuire correttamente la vera intenzione che rimane alla base di ogni azione. È inopportuno e peccaminoso giudicare senza conoscere perfettamente la verità.
Si chiama giudizio temerario quel vizio di giudicare con grande facilità le azioni altrui, senza possedere alcuna prova morale.
In questo modo si fa perdere al prossimo la sua buona stima e la sua reputazione. Un giudizio senza alcuna prova morale è diffamazione. Quando si dice male di qualcuno, mormorando o calunniandolo, si fa perdere a tale persona quella buona stima che godeva presso gli altri e se ne dovrà dare conto a Dio.
Il fatto stesso di giudicare male, fa crollare la buona opinione che si conservava nel proprio cuore di qualcuno. Già il pensiero negativo sminuisce le qualità degli altri, dentro di noi si minimizza l’importanza di qualsiasi conoscente, a cominciare dagli stessi familiari.
La maldicenza toglie la buona fama al prossimo, nel giudizio temerario si toglie la buona fama al prossimo soprattutto nella nostra mente.
I cristiani devoti si ritrovano anch’essi nella mente pensieri di giudizio, ma non devono mai temere trattandosi di semplici pensieri e di sospetti involontari, che arrivano alla mente contro qualcuno, senza accorgersene, e che non volevano.
Tra sospetto e giudizio c’è una netta distinzione. Il sospetto è presente nella mente quando c’è una naturale inclinazione a credere il male, quindi a pensare sempre male. Il giudizio si emette quando si considera qualcosa per certa e indubitata, ma senza averne alcuna prova morale.
Così, giudicare male il prossimo, senza giusto e vero motivo, è sempre peccato grave, per le accuse senza fondamento e quelle parole che fanno credere il nostro prossimo come cattivo, tanto che gli si toglie la buona stima e la reputazione.
Senza giusti motivi è sbagliato giudicare, mentre per gravi motivi supportati da prove, il giudizio cessa di essere temerario per la necessità di affermare la verità in un contesto di chiarimenti e di giustizia.
Oggi Gesù invita tutti a considerare i segni dei tempi per agire di conseguenza, ed è facile accorgersi della pericolosità crescente nel mondo fino a far presagire azioni bellicose. Dinanzi a questi scenari aggressivi e non evangelici, dobbiamo deciderci per una vita più spirituale, lasciando tutto ciò che impedisce la pratica delle virtù.
Un ottimo esercizio è l’esame di coscienza la mattina e la sera, per conoscerci meglio e saper distinguere il vero dal falso, il Bene dal Male.
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..