La Deposizione (anno 1602-1604), di Caravaggio (1571-1610), Pinacoteca Vaticana, Città del Vaticano
Gesù ha compiuto ciò che doveva compiere.
Adesso il suo corpo deve subire anche l’affronto della sepoltura.
Lui, che come Dio, non ha creato la morte; Lui, che come Dio, non può morire… per amore ha fatto l’esperienza della Passione e della Morte, e adesso anche della riposizione in un sepolcro.
Lo scandalo della morte è volutamente subìto anche da Dio.
Le pie donne con la Santissima Vergine e poi Nicodemo con il giovane Giovanni sovrastano il corpo esanime del Signore. Lo reggono. Eppure anche in questo momento è Lui, il Signore, che sta reggendo loro e sta reggendo l’universo intero.
In realtà la vita non è tanto in chi si sta agitando, o in chi sta offrendo come Maria Santissima, ma proprio in quel Corpo. Lo dimostra la luminosità. La luce emanata dai corpi dei personaggi che sono in vita è minore rispetto a quella che fuoriesce dal Corpo di Gesù.
In basso la pietra attende… ma proprio quel Corpo così luminoso, seppur esanime, lascia intendere che sarà Lui a vincere e a risolvere la tragedia dell’universo intero.
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..