Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 23 ottobre 2019

SCO 15 - E quello che hai accumulato, di chi sarà?

Lunedì 21 ottobre 2019

+ Dal Vangelo secondo Luca  (12,13-21)
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, dì a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma Egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così -disse-: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divertiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Commento di Padre Giulio Maria Scozzaro
Nel mondo ciò che conta è la ricchezza materiale, in ogni epoca storica c’è stata questa inclinazione in molti ma oggi coinvolge la maggioranza della popolazione. Non si tratta solo di beni per vivere dignitosamente, l’egoismo ha introdotto in tantissimi l’idolo della ricchezza, intesa quantomeno come agiatezza per soddisfare tutti i capricci.
Questo è dovuto anche ai bisogni che crescono nella misura dell’invidia che si avverte in sé, quanto posseggono i parenti e gli sconosciuti, da quanto viene imposto dalle accattivanti pubblicità televisive.
Si comprano tante cose non indispensabili, oggetti, abbigliamenti e sfizi non necessari e ricercati, perché oggi ciò che conta è la firma del produttore. Quanti sono schiavi di questa divoratrice mentalità, non hanno alcun desiderio di compiere un cammino di Fede oppure se vanno in Chiesa è un atto inutile.
Pensare in modo tormentoso ad un benessere di molto superiore alle reali necessità, è una sofferenza interiore pericolosa, che comporta quasi sempre conseguenze psicofisiche rilevanti. Si può entrare in una fase di turbamento mentale che supera di molto la stessa ansia.
I soldi sono necessari per vivere, Dio desidera una vita decorosa per tutti gli esseri umani, nessuno escluso. È un Padre che guarda con amarezza la disuguaglianza sociale presente nel mondo, dove le ricchezze le posseggono in pochi e della povertà si nutrono diverse miliardi di persone.
Abbiamo visto molto spesso nel mondo che numerosi di quanti hanno intrapreso l’impegno per eliminare la disuguaglianza sociale, sono diventati benestanti o ricchi, proprietari e padroni, ed è una contraddizione vergognosa. Comprano barche, ville importanti, conducono uno stile di vita sfarzosa.
Tanti dittatori nel secolo scorso hanno schiavizzato miliardi di persone, hanno ingannato quasi tutti con la teoria del collettivismo, una economia statalizzata, il controllo di tutto da parte dello Stato, separando due condizioni di vita: la loro e quella del popolo.
I dittatori e i cortigiani vivevano e mangiavano nell’opulenza dei ricchi, il popolo affamato con il denaro per sopravvivere qualche giorno.
Non è Dio a scegliere chi deve essere ricco e chi povero, è l’uomo malvagio a decidere la povertà di miliardi di persone.
Pensiamo a quanti soldi sono stati spesi dalle potenze mondiali per le armi nucleari. Sono incalcolabili gli investimenti, immaginiamo tanto per indicare una cifra, un trilione che equivale a un miliardo di miliardi di euro.
Le cifre mettono i brividi, sono soldi che sfamerebbero l’umanità per più decenni, ma l’ossessione delle potenze mondiali è l’aumento degli arsenali atomici e la costruzione di mezzi ultramoderni. Putin ha dato il via ad un sottomarino capace di sfuggire a tutti i più potenti radar degli Usa e della NATO.
Quello che noto, tra tante altre cose, è l’assoluta mancanza del senso della realtà che si è impadronito dei potenti del mondo ed essi dimostrano di essere senza Dio. Non avvertono più il pericolo di una guerra atomica e non pensano al rischio delle loro vite. Amano sfidare i nemici e affidarsi all’imprevedibile con grande sfrontatezza, si considerano capaci di controllarlo e deviarlo. Questa si chiama irragionevolezza.
La mente priva di Dio è tortuosa, oscura e inesplicabile per la stessa persona.
I non credenti hanno una visione immaginaria della vita, sempre ingannevole e opposta alla Volontà di Dio. Un cittadino ateo è pericoloso per se stesso, per le scelte e la mancanza di valori, perché mancando i doni dello Spirito Santo, i sette vizi predominano e dirigono pensieri e azioni solo verso il Male.
Ci sono tanti atei perbene, educati e buoni, ma senza i valori cristiani la visione della loro vita ha orizzonti opposti al Vangelo.
Nel Vangelo di oggi Gesù spiega che non bisogna mai riporre la sicurezza nei beni materiali: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Per spiegare il significato racconta una parabola, dove un ricco è protagonista di un ragionamento pragmatico e allo stesso tempo sprovveduto. È felice per la ricchezza aumentata per gli abbondanti raccolti e dice tra sé: «Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e divèrtiti!».
Così ragiona l’uomo sciocco senza Dio: raccoglie molto denaro, illuso di vivere mille anni e di poter utilizzare le ricchezze accumulate.
Gesù termina la parabola così: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?».
Molte persone ricche non hanno quasi dormito per tutta la vita per accumulare tante ricchezze, ma gli anni aumentano anche per loro e poi cosa ne faranno di tutti i beni? Li lasceranno ai figli e ai nipoti?
Vorrà dire che non amano, davanti a Dio, né i figli né i nipoti.
Lasciare beni ai figli per vivere dignitosamente è ragionevole, ma lasciare ricchezze per farli vivere come disperati proprio a causa delle ricchezze, senza la preoccupazione di una professione per non vivere nell’ozio, con una superbia paralizzante per la stupida arroganza, l’ostentazione nauseante, è la loro rovina eterna.
I genitori ricchi che si preoccupano della dignità e della salvezza dei loro figli, non lasciano ad essi decine di milioni di euro. Li fanno lavorare!
Un ricco americano ha detto che lascerà ai figli i soldi sufficienti per vivere dignitosamente, pagherà gli studi e li farà laureare, comprerà le case dove vivere e lavorare con la loro professione, perché dovranno impegnarsi per guadagnare i soldi.
Questo ricco sembra anacronistico ma egli ama davvero i suoi figli, è molto lucido sul pericolo dell’eccessivo denaro e per i suoi figli desidera il meglio, si preoccupa di tirare fuori i loro talenti e di farli lavorare per capire il valore del denaro. Non li abbandona all’ozio di una vita inutile. Forse li aiuta anche a salvare le loro anime.
Chi vive nel benessere deve riflettere: Gesù mi ha permesso di avere denaro e beni materiali, che ne farò? Gesù dice di compiere buone opere!
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