Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 10 settembre 2014

Lettera Padre Aldo Trento 6/9/2014 (Interventi 205)

Cari amici, 
ogni volta che faccio la processione con il Santissimo (due volte al giorno: alla mattina e alla sera), più la Santa Messa alle 12.30 mi trovo a chiedermi , che cosa è la libertà? La malattia cammina , impedendo alla mia volontà di muovermi come nel passato. Faccio un sacco di tentativi e mi trovo che non sono più libero come prima. La volontà un tempo molto decisa adesso non mi risponde più. Lo voglio ma il mio corpo non risponde. Mi sembra, soprattutto alla sera di essere prigioniero da un blocco di marmo. 
E allora qual'è la unica libertà che mi rimane? Quella di riconoscere la Presenza del Mistero : “Io sono Tu che mi fai”. Piano, piano il Santissimo cammina con i miei passi . Tengo l’ ostensorio appoggiato nella mia fronte. Così lo sforzo diventa più leggero ed io mi sento avvolto della Sua Presenza e non mi arrabbio e offro tutto guardando al mio dolore come una grazia. 
Non posso vivere senza Gesù Sacramentato. 
Che bello: la libertà non è scegliere ma riconoscere. Per di più questa posizione è fonte di grazia per tutti. Domenica ho celebrato il Sacramento del Matrimonio tra un paziente terminale e la sua compagna. (vedi foto) I medici dubitavano che lo sposo potesse alzarsi dal letto e con la sedia a rotelle raggiungere la cappella. Però riuscì e ci riuscì perché era così forte l'amore per la sua compagna che riuscì a portare a termine il suo desiderio. Non solo, ma nella sua festina realizzata nel salone della Clinica ballò per alcuni minuti . Vedere la felicità degli sposi novelli di cui uno “condannato” a morire se non interviene un miracolo, testimonia che neanche il cancro è più forte di Gesú. Non solo, ma pure è un richiamo a tanti matrimoni che si separano proprio perché il cuore della loro unione non è Cristo. 
Amici la vita è una lotta e se non facciamo esperienza di Gesù tutto crolla, anche gli amori appartenente più forti . Fernando ha 14 anni. Un cancro precoce ha obbligato i medici attagliargli la gamba destra, dall'inguine in giù . Immaginatevi la disperazione sua e di sua madre. Da un mese è con noi. A volte ha dei dolori forti che lo fanno piangere. Eppure quando faccio la processione con il Santissimo lui con la sedia a rotelle mi segue , saliamo assieme sull'ascensore e insieme entriamo nelle stanze . La processione a volte è un po' lunga perché dipende dalla mia gamba sinistra, ma lui è felice. Quando sono nell'ascensore mi dice: “Padre mi porti una pizzetta della pizzeria della fondazione?”. lo fa con una tenerezza che medici o non medici alle 19:30 arriva nelle sue mani . Oggi ha fatto un disegno di un cero e sopra ha scritto: “Gesù e la luce”. Oggi sono arrivati nella casetta di Betlem due bambini: uno di 1 anno e l'altro di un anno e mezzo . Ieri sera il nuovo Arcivescovo ha detto la Messa nella parrocchia e fatto l'incontro con gli “agenti pastorali” e ha detto: “Questa parrocchia e l'orgoglio della Diocesi” . 
Una cosa bella, per me una specie di regalo per i miei 25 anni che sono arrivato in Paraguay il 8 settembre 1989 - 2014. 
Amici vi chiedo di pregare perché possa portare questa croce - regalo che Dio mi ha messo sulle spalle . Il nuovo Arcivescovo di Asunción ha riconosciuto che c'è un popolo che cammina e ama questa opera che non solo nessuno e riuscito a distruggere, ma con l'aiuto della Madonna renderla sempre più stabile. 
Come è vero anche per noi quanto ha detto Gamaliele negli atti degli apostoli: “se quest'opera è di Dio nessuno riuscirà a distruggerla e se non lo è cadrà da sola”. 
Sono già 10 anni che resiste e esiste dentro tutte le normali difficoltà della vita. 
Padre Aldo
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