Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

lunedì 28 marzo 2011

Il testamento della vedova (Interventi 83)

Propongo a voi tutti una nuova lettera di Padre Aldo Trento dal Paraguay. Lo considero un bell'esempio di "pensiero cristiano". Antefatto: Padre Aldo aveva richiesto un aiuto economico per "l'ospedale"  che dirige..

Ritornato in Paraguay dall´Italia e Portogallo, dove solo quello che dice San Paolo mi ha mosso “Caritas Cristo urget nos” e l´amore ai miei Gesù che soffrano, ho avuto una commossa sorpresa che conferma quanto dice Gesù: “Le prostitute vi precederanno nel regno dei cieli”; o “Se non diventerete piccoli come i bambini non entrerete nel regno dei cieli”.
Adolfina, una donna di 60 anni, madre di 7 figli e che ha vissuto nella strada raccogliendo le lattine della Coca Cola ecc., è cosciente che presto morirà.
Non ha mai avuto un marito.
La sua lunga degenza fra noi è stata felicissima: godeva di tutto, si commoveva perché poteva fare colazione, il pranzo, la merenda, la cena…
Cose che non ha mai saputo cosa fossero. Avendo vissuto sempre nella strada. Adesso con la serenità di un bambino in braccio a sua madre sta preparandosi a morire.
Perciò ha voluto redigere un testamento dicendo a chi lasciava tutto quello che aveva.
Dice nel testamento: “Lascio la capanna (però per noi è qualcosa di molto peggio) al mio figlio più piccolo; i soldini ricavati dal lavoro di ricamo nella clinica (saranno 20 €) una parte al mio figlio piccolo, una parte ai miei amici di malattia e una parte desidero darli al Santissimo Sacramento, il direttore generale della Clinica; e infine l´unico animale domestico che tengo, una oca, al p. Aldo, perché il 25 di marzo, festa dell´Annunciazione, e si inaugura la terminazione dei lavori strutturali della clinica, possa fare festa in onore della Divina Provvidenza con tutti gli amici”.

non l'oca, ma un'oca

Non solo mi sono commosso fino alle lacrime, ma ho pensato ai mille di amici, di famiglie, bambini, giovani che con tanta fatica riescono a vivere e che hanno permesso questo miracolo della clinica nuova, ma anche a coloro che vittime del terribile e odioso potere del denaro (cui avevo chiesto la collaborazione) sono insensibili a Cristo che soffre e muore.
 Ma non parlo di estranei, parlo di cristiani, cioè di nomini appartenenti a Cristo, a cui mi sono permesso, -solo per Cristo e non per me, che “nudo sono nato e nudo morirò”-, di chiedere un aiuto perché la lunga fila che aspetta per morire qui, si accorciasse.
Perciò, questa povera donna che ha vissuto nella strada mi ha lasciato tutto ciò che aveva, lo ha lasciato a Cristo: una oca.
 Amici che schiaffo per me e per ognuno e ci fa pensare all´obolo della vedova.
Grazie a quanti con la loro semplicità e con il loro affetto mi sostengono insieme a p. Paolino in un’opera non voluta in modo assoluto da me, ma sbocciata come un fiore da quell´abbraccio di Giussani, il 25 marzo, come oggi, festa dell´Annunciazione, in via Martinengo.
Anche il regalo di Adolfina, l’oca, è frutto di quella tenerezza.

Con affetto, p. Aldo
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