Ecco un nuovo testo di Padre Scozzaro sul Rosario. Rinnovo il mio invito a pregare il Rosario tutti i giorni.
Il Santo Rosario completo
* È suddiviso in 4 parti, ciascuna parte di 50 Ave Maria; in ogni parte si meditano 5 misteri e ogni mistero equivale a una decina di Ave Maria.
* Quando non si dice il Rosario intero, si può recitare una sola Corona con i suoi 5 misteri (cinque decine: una decina è composta da un Padre nostro, 10 Ave Maria, un Gloria e altre preghiere devozionali). Inoltre le decine possono essere separate, purché la Corona sia completata nello stesso giorno. Si può recitare una decina di tanto in tanto nella giornata, per completare tutta la Corona nella giornata.
Sia la decina che il Rosario completo si possono recitare ovunque, oltre la Chiesa e la propria casa: in viaggio, durante una pausa di riposo, nei momenti liberi, mentre si passeggia, quando si aspetta qualcuno o l’autobus o il metrò. È cosa lodevole recitare il Rosario nel tempo stabilito nella giornata, nell’angolo della preghiera giornaliero dedicato all’incontro con Gesù e la Madonna.
Il Santo Rosario è un determinato modo di pregare Dio insieme alla Madonna, in onore della Madonna. La sua recita calma e attenta, ne fa una preghiera contemplativa, dove “si meditano i misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di Colei che al Signore fu più vicina” (MC 47).
La Corona
Riguardo la Corona, non molti ne hanno una considerazione chiara, e il Papa scrive nella Lettera Apostolica sul Rosario: «Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la Corona. Nella pratica più superficiale, essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo, che può dare ulteriore spessore alla contemplazione.
A tal proposito, la prima cosa da notare è come la Corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell’orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre.
In quanto strumento di conteggio, che scandisce l’avanzare della preghiera, la Corona evoca l’incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Il Beato Bartolo Longo la vedeva anche come una “catena” che ci lega a Dio. Catena, sì, ma catena dolce; tale sempre si rivela il rapporto con un Dio che è Padre. Catena “filiale”, che ci pone in sintonia con Maria, la “serva del Signore” (Lc 1,38), e, in definitiva, con Cristo stesso, che, pur essendo Dio, si fece “servo” per amore nostro (Fil 2,7).
Bello è anche estendere il significato simbolico della Corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo» (RVM 36).
La parola Rosario significa “Corona di Rose”. La Madonna ha rivelato in diverse circostanze, che ogni volta che si dice una Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una Corona di Rose. La rosa è la regina dei fiori, e così il Rosario è la Rosa di tutte le devozioni ed è perciò la più importante.
“Il tuo Rosario, Maria, è fatto di Rose che non periscono e non perdono mai il loro profumo. Quando dalla terra povera, oscura, facciamo salire la nostra preghiera, viene elevata fino a te stessa per rimanere sempre nel Cielo omaggio perenne di amore”, così Jean Galot esprime il suo amore per il Rosario.
La Corona del Rosario è come un serto di Rose profumate e multicolori ai piedi di Maria. Nelle apparizioni a Lourdes la Madonna ha mostrato la Corona del Rosario per indicare come preferisce questa santa preghiera. A Santa Bernardette mostrò la sua lunga Corona ed invitò la piccola a prendere quella che portava addosso per recitare insieme il Rosario. La Madonna nell’incanto della grotta di Massabielle sgranava in silenzio la Corona quando la piccola recitava l’Ave Maria, poi Lei recitava il Gloria al Padre, chinando la testa. E cominciava con il Padre nostro la nuova decina, facendo continuare la piccola Bernardette con le Ave Maria.
Non dobbiamo mai tralasciare la Corona del Rosario, non solo portandola addosso, ma usandola spesso nella giornata, perché è la preghiera che la Madonna predilige e che Lei è venuta a chiedere dal Cielo.
Lei stessa ha insegnato a recitarla bene, facendo scorrere fra le sue dita la Corona del Rosario, comunicando alla piccola Bernardette come recitarlo, mostrandole come si usa la Corona, recitando davanti a lei il Padre nostro e il Gloria, ma assistendo con grande gioia alle Ave Maria che recitava la bambina.
Quindi, la Madonna è sempre presente quando ognuno di noi recita il Rosario, perché La invitiamo a pregare con noi, e veramente la Madonna si associa alla preghiera che ognuno di noi recita. Non siamo soli quando recitiamo il Rosario, ma la Madre di Dio è accanto a noi e prega per noi, con noi e in noi; non siamo inascoltati quando con amore e fiducia recitiamo le Ave Maria del Rosario, perché la Madre di Dio è sempre in affabile attesa di ascoltare le nostre invocazioni al suo dolce Nome.
Non è sublime questo? Prova a rifletterci per un po’, diventerà più fiduciosa la tua preghiera, più amore avrai per la Madonna, più considerazione avvertirai per il Rosario. Non ti staccherai più dal Rosario.
Se la Madonna recita il Rosario con noi, questa preghiera è potente proprio per questo. Ecco perché la Madonna indica il Rosario come l’Arma potente. Anzi, è l’Arma più potente per combattere satana e il suo esercito del male. La battaglia a livello spirituale che si combatte è terribile, e la nostra vittoria sul male non può avvenire senza l’aiuto della Madonna.
Proclamando l’Anno del Rosario nell’ottobre del 2002, Giovanni Paolo II ha detto: “Riprendete con fiducia tra le mani la Corona del Rosario. Oggi siamo davanti a nuove sfide. Perché non riprendere in mano la Corona?
Il Rosario conserva tutta la sua forza e rimane una risorsa non trascurabile nel corredo di ogni buon evangelizzatore”.
Don Dolindo Ruotolo scriveva sul Rosario: “La Corona non è semplicemente un oggetto per contare una serie di Ave, di Pater, di Gloria, ma è come un libro che il cristiano -anche il più ignorante- porta con sé e legge; è un legame di amoroso ricordo che ci unisce a Gesù e a Maria; è una collana di perle celesti, perché ogni granello è un tesoro di indulgenze e un pegno di misericordia per i meriti di Gesù e di Maria.
I grani del Rosario sono come lo svolgersi di una pellicola cinematografica, perché ricordano i grandi misteri della Redenzione e li ripresentano all’anima. Senza il Rosario chi avrebbe più ricordato i misteri della Redenzione? Eppure, il loro ricordo è il segreto della vita interiore, ed è indispensabile perché noi possiamo essere cristiani veri e portare il sigillo di Gesù”.
La Corona è sempre in mano ai figli di Maria, che vivono gioiosamente uniti a Lei, alla sua scuola evangelica. La Corona non è un oggetto che si mostra per esibizionismo, ma un oggetto che si ama, si bacia quando si prende in mano, si considera oggetto sacro perché benedetto e per la potenza che la Madonna vi ha riposto.
Il Papa Giovanni Paolo II ha indicato a tutti la Corona del Rosario, l’ha mostrata ai giovani negli incontri e l’ha consegnata: “Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la Corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio!”.
Mons. Giuseppe Pullano, Vescovo del Santuario di Tindari, innamorato di questa potente preghiera, così ha scritto: “Il Santo Rosario è il salterio di Maria, la preghiera più bella, quella che rende più onore alla Vergine e fa più bene a noi perché è un insieme di contemplazione e di orazione”.
Papa Leone XIII ha scritto nell’Enciclica “Diuturni temporis”, proprio per evidenziare l’importanza della Corona: “… questa meravigliosa Corona è un intreccio di salutazioni angeliche, intercalate dall’orazione del Signore, unite dalla meditazione. Così composto, il Rosario costituisce la forma più eccellente di preghiera, e il mezzo più efficace per conseguire la vita eterna. Poiché, oltre alla eccellenza delle sue preghiere, esso ci offre una salda difesa della nostra Fede e un sublime modello di virtù nei misteri proposti alla nostra contemplazione”.
-----------------------------
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Nessun commento:
Posta un commento
Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..