Carissimi amici,
ogni giorno vedo le meraviglie del Signore. Di ritorno dall’Italia dove ho partecipato alla vacanza della Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo (fra l’altro molto bella) ho incontrato nella clinica nuovi pazienti che hanno sostituito quelli che avevo lasciato ancora vivi e che sono morti mentre stavo in Italia. Incontrando i nuovi pazienti sono stato colpito da come la grazia di Dio mi accompagna mostrandomi il suo amore e l’amore all'uomo che soffre.
Entro in una camera e vedo una donna con la sindrome di Down seduta su un letto, mentre sull'altro c’è un’anziana signora cieca e con la parte sinistra del corpo paralizzato. Mi presento e subito, con una allegria grande, la donna con la sindrome di Down si alza, mi abbraccia appoggiando la testa sulla mia spalla. Una tenerezza commovente propria di queste persone, così amate da Gesù. Chiamo l’infermiera e le chiedo alcune informazioni su queste due donne. Ascoltandola non potevo credere a quanto mi diceva: “Padre, sono mamma e figlia. Le hanno portate qui da un villaggio a più di 400 km da Asunción. Vivevano sole e abbandonate in un casolare dove la miseria era totale. L’anziana madre ha avuto cinque figli, tutti l’hanno abbandonata e non sa dove siano. Solo Mariana, la figlia con la sindrome di Down è rimasta con lei, assistendola in tutto. E adesso che hanno portato qui la madre perché gravemente inferma, la figlia l’ha voluta seguire. Così condividono la camera”. Mentre ascoltavo l’infermiera la figlia stava accanto alla mamma coprendola di baci e accarezzandola. Una scena che mi ha commosso. Mi ha fatto pensare alla tenerezza di Dio per ognuno di noi, vedere l’affetto di questa figlia che il mondo definisce disabile, verso la mamma e anche verso di me, che mi vedeva per la prima volta, quando le ho detto che sono sacerdote. Mi sono detto: “che grazia un figlio Down, tutti gli altri figli hanno abbandonato l a mamma bisognosa di tutto, mentre lei le è così attaccata che fa impressione. Per di più si dedicava alle sue necessità, le dava da mangiare. Era per la mamma quello che una mamma è per il suo bambino”. Che mistero questa capacità affettiva,dono del Mistero questi figli Down! Le ho portato un rosario di plastica: era felicissima e se lo è messo al collo. Basta poco per far felice una persona che vive con lo sguardo di un bambino. Tutti i figli, ripeto, hanno abbandonato la mamma, eccetto la figlia Down. L’amore è un dono dell’ESSERE che vibra potentemente in queste persone che tutti giudicano una sfortuna.
Che tristezza quando una donna mi dice: “Sono incinta e i medici mi hanno detto che mio figlio ha la sindrome di Down e mi chiedono se voglio abortire per non caricarmi di questo peso. Padre, perché Dio ha permesso questo?” “Ma signora, guardi a suo figlio con la vibrazione amorosa con cui Dio lo sta creando. E può darsi che domani, se tutti la abbandonassero, marito e figli, sarà l’unico che le starà vicino con la tenerezza di questa donna che assiste la sua vecchia madre”.
Grazie o Gesù per darci questi doni speciali che sono la semplicissima evidenza della Tua tenerezza per l’uomo.
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Nota: Giuseppe, l’uomo di 43 anni da due anni a letto senza poter muovere niente del suo corpo e per di più cieco (una specie di SLA) ha detto al medico (vedi foto) : “La gente non accetta la verità della realtà… L’infermo esiste per ricordare a tutti che Dio esiste. La mia forza è la Presenza costante del Santissimo Sacramento che mi visita più volte al giorno”.
P. Aldo
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..