don Luciano dal Kenia:
L'altro giorno, mentre stavo guidando, ho sentito la sirena di un'ambulanza che veniva dalla corsia opposta. Poi l'ho vista arrivare, mentre le auto si scostavano - ovviamente aveva quella grande scritta arancione "AMBULANZA". E mi veniva da pensare che quell'autoveicolo era il pronto soccorso che andava incontro a qualcuno che da solo non poteva arrivarci.
Ed effettivamente è proprio così. L'ambulanza è la prima forma di
pronto soccorso di emergenza per chi non ce la fa a stare in piedi da
solo - si prende cura di chi ha perso le sue forze. Certo, non tutte
le emergenze sono di tipo medico. Ogni giorno chi amiamo e chi ci sta
intorno deve affrontare emergenze di tipo emotivo... economico...
familiare... relazionale. E hanno bisogno di qualcuno che si curi di
loro - qualcuno che non necessariamente deve essere un noto chirurgo o
primario, ma semplicemente uno che sa amministrare loro una prima
forma di assistenza.
Insomma, chi è l'ambulanza di Dio - il Suo pronto soccorso
ambulante?
Dio ha qualcosa da dirti a questo riguardo nel vangelo di Luca 10, 31
e seguenti. E' una parabola molto nota ma che dovrebbe ogni volta
farci fare un serio esame di coscienza. Gesù ha appena finito di
annunciare il secondo grande comandamento, quello dell'amare il
prossimo tuo come te stesso. Cercando di svicolare dalla
responsabilità connessa a quel comandamento, il solito
"furbetto"
chiede: «Ma chi è il mio prossimo?» Gesù risponde con la storia di
un uomo che è assalito per strada dai ladri, che lo spogliano, lo
picchiano, e lo lasciamo per terra mezzo morto. Versetto 31: «Per
caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo
vide passò oltre dall'altra parte». Poi, un'altra persona anche
lei
molto religiosa incontra quel moribondo e «lo vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide
e n'ebbe compassione». E Gesù continua dicendo che questo Samaritano
fu, a tutti gli effetti, l'ambulanza di Dio per quell'uomo,
medicandolo, disinfettandolo e portandolo in un posto dove avrebbe
potuto recuperarsi.
E poi Gesù tira le conclusioni: «"Chi di questi tre ti sembra sia
stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?" [Il
furbetto] rispose: "Chi ha avuto compassione di lui". Gesù
gli disse:
"Va' e anche tu fa' lo stesso"» (versetti 36-37). Sei
circondato da
persone che stanno per crollare - o che fanno crollare gli altri...
gente che è ferita, risentita, sanguinante. E Gesù ti chiede di
essere per loro un pronto soccorso ambulante. Lui lo è stato.
Quello che attirava Gesù verso la gente non era il fatto che fossero
amabili o senza problemi o che potessero fare qualcosa per Lui. Pur in
mezzo alle folle, Gesù andava a cercarsi la persona che tra di loro
ne aveva più bisogno. Uno degli indicatori per capire quanto il tuo
cuore sta diventando come quello del Maestro è quanto ti senti
toccato e attratto dalle persone che sono ferite o feriscono. Se
feriscono è perché si portano dentro la malattia del risentimento.
Se sei un discepolo di Gesù, allora sappi che Lui ti vuole ogni
giorno in missione di pronto soccorso. Tu sei, come l'ambulanza,
chiamato sul luogo dove c'è un ferito, Sei lì per amarlo,
ascoltarlo, incoraggiarlo, portarlo in quell'ospedale dove può
trovare un aiuto umano o spirituale più specializzato. Ma tu sei
l'ambulanza!
Allora chiedi a Gesù il Suo sguardo per le persone che incontri... il
Suo amore... la Sua capacità di vedere al di là del bisogno che
appare, il vero bisogno nascosto dentro... chiediGli le Sue parole per
attutire la sofferenza e iniziare il processo di guarigione. Tu sei
l'ambulanza di Dio dove è successo un incidente. Perciò la
guarigione comincia con te!
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..