Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 18 novembre 2011

Eppure una preghiera può essere più decisiva di tutti i piani anticrisi (Contributi 548)



Propongo questo testo di Pippo Corigliano (portavoce dell'Opus Dei) tratto dal numero 46 del settimanale Tempi perché lo considero molto valido. Credo sia da lanciare una campagna fortissima per la preghiera di fronte alla situazione attuale:

Qualcuno ha detto che, davanti alla situazione critica del nostro paese, occorre soprattutto pregare. 
E mi pare che abbia ragione. 
Mi ha sempre colpito il fatto che, quando Erode decise di mettere in carcere Pietro (Atti degli apostoli, capitolo 12), la reazione dei cristiani non fu quella di pensare: “Fra noi c’è la moglie di Cusa, procuratore di Erode, cerchiamo d’intavolare una trattativa per liberare Pietro”. 
Questo è quello che avrei fatto io. 
Invece si misero tutti a pregare e Pietro venne liberato miracolosamente.
Il nostro paese custodisce le reliquie di Pietro e Paolo, il corpo di san Francesco e di tanti santi. È una terra ricca di uomini e di talenti sorprendenti. 
Possiamo chiedere al Signore che ci mandi dei giusti ora che sembra che tutti cerchino soltanto il tornaconto personale. 
La crisi è mondiale ma avvertiamo, oggi come mai in questi anni, la vicinanza di persone che non riescono ad arrivare a fine mese. Persone a cui pesano le bollette della luce e del gas. 
Persone che cercano lavoro, persone che soffrono. 
Abbiamo discusso di come abbreviare la vita agli anziani e non riusciamo a far campare i giovani, abbiamo discusso se chiamare matrimonio l’unione fra omosessuali e lui e lei non riescono a sposarsi e fare i figli che sono una risorsa per il paese. 
Siamo andati un po’ fuori strada. 
Chiediamo al Signore che ci indichi la via, che ci faccia mettere al primo posto l’amicizia con Gesù e renda il nostro paese lieto e florido.
Mi sembra giusto il suggerimento di pregare.
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