Lo sapete perché T.S. Eliot, che probabilmente è stato il più grande poeta del XX secolo, ha imparato l'italiano? Per lo stesso motivo per cui lo ha fatto Jorge Luis Borges, che se non è stato il più grande scrittore è comunque bello alto in classifica. Lo hanno fatto per leggere quella che è l'unica opera letteraria italiana che è conosciuta in tutto il mondo. La Divina Commedia. Dante l'aveva pensata come un'opera pedagogica. Certo, oggi per pedagogico si intende qualcosa di lievemente differente: che so, liceali che si accoppiano in tutte le varianti. Il poeta fiorentino aveva un'idea un poco più alta: trasmettere un sapere che comprendesse tutto, non solo fisica o chimica ma proprio tutto, dalla storia alla teologia a ciò che muove il sole e le altre stelle. In forma poetica, e che forma. E pedagogia è. E pedagogia cattolica, nella sua forma più alta. Probabilmente ci sono moltissimi che del cattolicesimo hanno appreso più dal poema che dal catechismo. Che inferno sarebbe senza Dante? Ci hanno fatto pure un videogioco, con un Dante nerboruto in armatura che combatte i demoni a spadate. Giuro. Perciò non sorprende che dei ferocissimi anticristiani, mascherati da associazione culturale addirittura accreditata all'ONU, invochino l'espulsione del poema dal nostro sistema scolastico. Le accuse? Razzismo e omofobia. Già, perché, signori miei, all'inferno ci sono degli omosessuali (anche se mai il loro peccato è nominato). E financo degli ebrei: Giuda e Caifa, laggiù in basso. Quindi è razzista e omofoba, e rende come bruti coloro che la leggono.
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..