Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 20 aprile 2012

A Dio, don Giacomo (Contributi 629)

E' scomparso intorno alle 21.00 del 19 aprile Don Giacomo Tantardini, gran studioso di S.Agostino e animatore del mensile 30 Giorni. Quest'articolo/lettera di Mons. Negri tratto da La Bussola ce lo ricorda:

Carissimi amici,
ho chiesto ospitalità alla Bussola Quotidiana per tessere una prima memoria del nostro carissimo amico don Giacomo Tantardini che il Signore ha chiamato a sé nella giornata del 19 aprile. La sua scomparsa compie, fa finire, un periodo grande della nostra vita, anni di vera conversazione, di vero coinvolgimento nel tentativo di far diventare vita - soprattutto per i giovani - l’incontro con Cristo, e per educare questi giovani a una nuova e potente personalità umana e cristiana. 
Don Giacomo ha vissuto una dedizione incondizionata al suo compito educativo. Di lui ricordo la fede schietta, limpida, quasi fanciullesca che veniva a lui dalle popolazioni del lago e della montagna attorno alla Brianza in cui era nato e in cui affondavano le sue radici spirituali ed umane. Questa fede si è poi prodigiosamente riattualizzata nell’incontro con don Giussani, con cui ha vissuto una amicizia straordinaria per tutta la sua vita. Su questa fede semplice e radicale, semplice come quella di un bambino e granitica come quella di un uomo adulto che segue veramente, don Giacomo ha quindi sviluppato tutta la sua creatività, che ha investito significativamente anche il campo delle imprese culturali, sociali e politiche, dettando dei punti di riferimento sostanziali per la presenza cristiana nella società.
Certo, viveva la sua funzione diversamente da me e da altri – ognuno di noi ha un suo particolare modo di rispondere e di vivere la grande vocazione che riceve dal Signore –, probabilmente don Giacomo aveva delle intemperanze di tipo verbale o anche di tipo operativo, ma chi non ha qualche difetto nella sua vita? 
Nel dolore di questa sera lo sento presente come ho vissuto il rapporto con lui durante la nostra lunga amicizia. Un reale uomo di Dio, un reale uomo che non ha cercato nella sua vita se non la gloria di Dio; l’ha cercata e l’ha comunicata in termini comprensibili, ragionevoli, umanamente implicanti, commossi. A sua memoria ci consegna una grande eredità, alla quale tutti noi dobbiamo chiedere al Signore di rimanere realmente fedeli. Sant’Agostino, che egli ha amato e frequentato e nella cui profondità è penetrato in maniera singolare, gli aveva dato il senso dell’evento di Cristo, della grazia di Cristo.  Evento e grazia da mettere prima di tutto perché soltanto la grazia di Cristo assecondata nella libertà cambia l’uomo, e attraverso l’uomo cambiato cambia il mondo. 
E’ con questi sentimenti che io ho voluto far memoria di don Giacomo davanti a tutti i suoi amici. Certo, questa è un’eredità che ci obbliga a una maggiore profondità di conversione, a una maggiore intensità di carità verso i nostri fratelli uomini. Egli ha saputo amare al di là delle differenze culturali e antropologiche, sociali ed economiche, attaccato ad ogni incontro che faceva perché nell’incontro passasse il mistero di Grazia che aveva cambiato la sua vita e che egli serviva nella comunicazione a tutti quelli che incontrava.
Addio, diciamo noi cristiani. Lo restituiamo a Dio, con una grande gratitudine per questo evento e insieme con un grande dolore che soltanto la certezza della fede sa rendere umano, vivibile, ultimamente utile.

------------------------

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)