Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 12 settembre 2012

Morire per caso o suicidarsi a 12 anni (Contributi 728)

Un articolo di Vincent Nagle per uno sguardo diverso sulla triste cronaca recente...


Difficile trattenere il singhiozzo silenzioso che sale leggendo due notizie tristi, passate oggi sotto gli occhi – due casi di giovanissime vite tragicamente spente. 
“La mamma del 13enne ha lanciato un urlo che moltissima gente … ha sentito,” riportava il giornale. Si tratta di un ragazzino ucciso da un vaso caduto dall’alto, mentre camminava sul marciapiede con la mamma e il fratellino. 
“Odio la scuola,” “odio la famiglia” ha scritto una ragazzina di dodici anni, figlia di genitori divorziati, sullo schermo del suo cellulare dopo di essersi alzata per il primo giorno di scuola. Poi si è buttata dalla sua finestra del quinto piano, morendo sul colpo. Rimaneva solo la mamma in casa. 
In un caso, una vita, nell’età in cui si raggiungono i primi passi di consapevolezza matura, è stata tolta a causa di quello che ci sembra puro, orrendo caso. Nell’altro, sembra che quei primi passi di consapevolezza matura la povera ragazza non sapesse reggere. E ha gettato via la vita perché si sentiva incapace di sopportare la realtà che le si presentava davanti. 
In tutte e due le tragedie sentiamo subito addosso il male del tradimento di quella promessa sacra che è la vita. 
Sappiamo noi reggere con la dovuta maturità questi avvenimenti? Possiamo noi stare con addolorata compassione al fianco di quella mamma che faceva sentire le sue urla sulla strada, o dell’altra mamma lasciata sola nel silenzio di quell’appartamento ormai vuoto? 
Cosa può mai ridare il senso confortante della divina provvidenza alla mamma del ragazzo, o ridare un senso di gioiosa promessa alla mamma della ragazza? 
E di quei ragazzi, che ne sarà? 
“Odio la scuola, odio la famiglia,” ha scritto la ragazza. L’odio è quello che proviamo davanti alle cose che ci minacciano. Già, perché la vita è veramente grande; però è percepita o come una grande promessa, oppure come una grande minaccia. 
Possiamo noi, possono queste mamme continuare a credere nella promessa buona di queste due vite? O chi ha subito questi colpi deve solo difendersi dalla minaccia? Non possiamo né vorremmo immaginare nessun progetto buono di Dio che vuole la morte di questi due giovani. 
Possiamo solo lasciarci toccare da una buona parola pronunciata da qualcuno che non ci abbandona, lascarci guardare e abbracciare da chi non fugge né da noi né dal nostro dolore, perché non è minacciato.
La promessa può tornare a essere credibile nel momento in cui, quasi senza accorgersene, si trova tenuta da un trama di bene che ci comunica la presenza di Colui che è tornato dall’inferno per dire, “Non temere, piccolo gregge… Ecco, io sono con voi tutti giorni, fino alla fine del mondo”. (Lc 12:32; Mt 28:20). 
Questo trama si fa chiamare Chiesa. 
Vivendoci dentro percepiamo come questa trama buona si estende fino a dove noi non possiamo vedere, là dove due giovani esseri sono sottratti alla nostra vista. Questa è la coscienza matura che sa piangere per questi giovani senza disperazione, e far credere ancora in quella promessa che è la vita.
-------------

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)