Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 1 maggio 2013

Abbà (Interventi 166)

Don Luciano è missionario in Kenia, con l'etichetta "Incontri con la Parola" ci sono alcune delle riflessione che ci fa pervenire...

Biberonaio e rimpiazzatore di pannolini - questa è probabilmente la prima idea che i bambini si fanno del proprio papà. Che a volte contende a mamma il privilegio di fargli il bagnetto. Poi compagno di giochi... e tifoso della stessa squadra di pallone. Senza contare i giri in bicicletta fatti insieme, gli abbracci vigorosi e affettuosi... ovvio, lui è anche il primo incoraggiatore verso l'autonomia e la libertà... e colui che guadagna il cibo quotidiano - in tutti i modi, dalle vacanze insieme al costo dei libri per le superiori e le tasse dell'università. Ma sempre, in ogni tempo, il Papà. 
Molte volte mi è capitato di dire ai miei bambini e alle mie bambine delle Filippine e del Kenya che quando incontrano Gesù, incontrano finalmente il Papà che non hanno mai avuto, quello che non ti pianta mai in asso. E tutti quelli che scelgono di stare dalla parte di Gesù hanno l'incredibile privilegio di avere come Papà colui che ha creato e sostiene l'universo con la sua provvidenza. E' stato Gesù stesso a dirci di chiamarlo Papà quando ci ha insegnato a pregare. 
La parola "Papà" vuol dire tante, davvero tante cose - come imparano un po' alla volta i bambini quando crescono. Quando cominci ad avere un rapporto di intimità con il Signore, un po' alla volta la vita ti mostra i diversi volti del tuo incredibile Padre che sta nei cieli. Magari la cosa che ti sta scombussolando la vita in questo periodo è proprio una di quelle occasioni che Lui sta usando. 
C'è un esempio molto chiaro nella Parola di Dio di come Lui usi le cose che ci succedono per mostrarci i Suoi differenti volti di Padre. In 2Corinzi 1, 3 e seguenti, Paolo benedice Dio come il «Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione». Come ha fatto a scoprire Paolo che Dio è il Papà che conforta il Suo bambino ferito? Paolo dice di aver scoperto Dio come colui che «ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio». 
Ma come ha fatto Paolo a scoprire che il suo Papà è il «Consolatore»? Lo ha scoperto perché è passato attraverso una quantità incredibile di problemi! Pochi versetti più avanti Paolo descrive quei problemi come la stagione della grande «tribolazione che ci è capitata in Asia e che ci ha colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare anche della vita. Abbiamo addirittura ricevuto su di noi la sentenza di morte». Ma poi continua dicendo che questa quasi insopportabile notte oscura è avvenuta «per imparare a non riporre fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti». Ha dovuto passare attraverso un periodo nel quale si sentiva morto dentro (e quasi anche fuori) perché questo gli ha fatto fare l'esperienza che il suo Papà è capace persino di risuscitare i morti! 
Com'è che un figlio può imparare tutte le diverse cose che un padre può essere per lui? Solo passando attraverso una serie di esperienze che gli mostrano chi è il padre. Come fai a conoscere tutto quello che Dio tuo Papà può essere per te? Attraverso una serie di esperienze di vita che ti mostrano chi Lui è... che ti mettono in condizione di desiderare che Lui abbia quella particolare qualità di cui adesso hai bisogno. In un certo senso, Dio permette che ti capitino alcune esperienze di vita - compresa quella che stai vivendo in questo momento - per mostrarti un'altro volto di Sé. 
E' un grande aiuto alla propria preghiera personale poter chiamare Dio con quel particolare nome con il quale desideri che Lui ti sia presente in uno specifico momento della tua vita. Così puoi chiamarLo la tua Roccia, quando sembra che ti manchino i punti fermi... o il tuo Consolatore quando la tua ferita non può essere curata dagli uomini... il tuo Sostegno... il tuo Datore dei Doni... la tua Forza, quando la tua è finita... il tuo Amico, quando nessun altro ti può capire. Lui è tutte quelle cose - e molto di più. 
E quanto ti sta capitando in questo periodo non è appena frutto del caso... è una occasione che sta usando il tuo Papà per mostrarti uno dei Suoi tanti volti d'amore. 
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto 
don Luciano

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