Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 16 luglio 2013

Svuotare lo zainetto (Interventi 176)

Dal Kenya ecco l'intervento di Don Luciano: 

Ho un amico che è la regolarità in persona. Sua moglie lo chiama "abitudinario". Lui preferisce definirsi una "persona strutturata". Magari uno psicologo lo definirebbe un "ossessivo compulsivo" e incolperebbe i suoi genitori di avergli impartito un'educazione rigida. Invece il mio amico non ha niente di strano - ha solo qualche innocente mania. E' uno che per motivi di lavoro viaggia molto, ma anche se arriva a casa alle 2 di mattina e la moglie è a letto, lui deve assolutamente disfare la valigia e mettere le cose al proprio posto. Mi ha detto che il pensiero di una camicia dentro la valigia piuttosto che nell'armadio lo perseguiterebbe per tutta la notte. In passato la moglie ha tentato di iniettargli qualche piccola dose di buon senso, chiedendogli assonnata: - "Caro, perché non la svuoti domattina?" E la sua risposta è stata: - "Perché fino a quando non ho svuotato la valigia non mi sento a casa". 
Lo stesso vale anche per i tuoi figli. Ascolta cosa ti dice Dio nel libro del Deuteronomio, capitolo 11, versetto 18 e seguenti. Si potrebbero intitolare questi versetti: "Come educare i tuoi figli, che sono immersi in una mentalità pagana". Perché questa era la sfida che i genitori ebrei hanno dovuto affrontare quando educavano le prime generazioni di ragazzi nati nella terra di Canaan (la Terra Promessa) - ed è la sfida che anche oggi affrontano ogni Mamma e Papà cristiani. 
Ecco cosa Dio dice: «Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai vostri figli». Gliele insegnerete... ho capito, ma come?... dove?... quando? A scuola non lo fanno - e in parrocchia fanno la catechesi per i sacramenti. Allora ascolta come continua Dio: «Le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, perché i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri padri di dare loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra»
Meraviglioso! Dio qui ti ha detto le modalità, i luoghi e i tempi migliori per comunicare i valori importanti ai tuoi figli - i tempi che spendete insieme, quando state andando da qualche parte, alla fine della giornata, all'inizio della giornata, quando tornano a casa, o quando stanno uscendo. E quanto spesso bisogna farlo? Dio dice: «i vostri giorni e i giorni dei vostri figli». Cioè sempre. 
Molto spesso la chiave per educare bene i propri figli in un mondo che respira paganesimo sono i momenti formali (pasti...) e informali che ogni famiglia vive - disfare lo zainetto mentale, spirituale, emotivo con cui tuo figlio o tua figlia arriva a casa ogni giorno. Ogni giorno il ragazzo arriva a casa con nuove esperienze, con dialoghi costruttivi che ha avuto, con frasi devastanti che ha sentito, con nuovi episodi della telenovela che è la vita dei suoi amici e delle loro famiglie, tentazioni, commenti degli insegnanti, confusioni emotive, nuove responsabilità, piccole o grandi ferite. Tuo figlio o tua figlia hanno bisogno, come il mio amico quando ritorna da un viaggio, di svuotare lo zainetto! 
Di solito questo non avviene se si fa un interrogatorio. Avviene durante i momenti nei quali il ragazzo è in qualche modo rilassato. La chiave di tutto è la tua capacità di creare il clima e l'occasione - quell'atmosfera nella quale il ragazzo si sente di condividere il suo mondo, dove non si sente giudicato e condannato per sentimenti o esperienze sbagliate. I nostri figli hanno bisogno di disinfettarsi dalla contaminazione quotidiana - e ti devi lasciarglielo fare. 
E' in questi momenti giornalieri informali che tu come genitore puoi, senza fare prediche, aiutare i tuoi figli a integrare la loro fede con lo sbarramento di paganesimo che devono affrontare ogni giorno. I nostri ragazzi vivono questi giorni, quindi devono parlare della loro GIORNATA, mentre ce l'hanno ancora fresca in mente, prima che venga sepolta e immagazzinata nella loro testa. Non puoi perderti troppi di questi giorni di tuo figlio se vuoi avere un ragazzo stabile in un mondo che oscilla. 
Ricordati che quando tuo figlio o tua figlia tornano a casa dal loro "viaggio" quotidiano, hanno lo zainetto pieno. Prenditi del tempo per aiutarli a svuotarlo! 
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto 
don Luciano 
P.S.: Quanto detto vale per qualsiasi membro della famiglia.
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