Dal Kenya ecco l'intervento di Don Luciano:
Ho un amico che è la regolarità in persona. Sua moglie lo chiama
"abitudinario". Lui preferisce definirsi una "persona
strutturata".
Magari uno psicologo lo definirebbe un "ossessivo compulsivo"
e
incolperebbe i suoi genitori di avergli impartito un'educazione
rigida. Invece il mio amico non ha niente di strano - ha solo qualche
innocente mania. E' uno che per motivi di lavoro viaggia molto, ma
anche se arriva a casa alle 2 di mattina e la moglie è a letto, lui
deve assolutamente disfare la valigia e mettere le cose al proprio
posto. Mi ha detto che il pensiero di una camicia dentro la valigia
piuttosto che nell'armadio lo perseguiterebbe per tutta la notte. In
passato la moglie ha tentato di iniettargli qualche piccola dose di
buon senso, chiedendogli assonnata: - "Caro, perché non la svuoti
domattina?" E la sua risposta è stata: - "Perché fino a
quando non
ho svuotato la valigia non mi sento a casa".
Lo stesso vale anche per i tuoi figli. Ascolta cosa ti dice Dio nel
libro del Deuteronomio, capitolo 11, versetto 18 e seguenti. Si
potrebbero intitolare questi versetti: "Come educare i tuoi figli,
che
sono immersi in una mentalità pagana". Perché questa era la sfida
che i genitori ebrei hanno dovuto affrontare quando educavano le prime
generazioni di ragazzi nati nella terra di Canaan (la Terra Promessa)
- ed è la sfida che anche oggi affrontano ogni Mamma e Papà
cristiani.
Ecco cosa Dio dice: «Porrete dunque nel cuore e nell'anima queste
mie
parole; ve le legherete alla mano come un segno e le terrete come un
pendaglio tra gli occhi; le insegnerete ai vostri figli». Gliele
insegnerete... ho capito, ma come?... dove?... quando? A scuola non lo
fanno - e in parrocchia fanno la catechesi per i sacramenti. Allora
ascolta come continua Dio: «Le insegnerete ai vostri figli,
parlandone quando sarai seduto in casa tua e quando camminerai per
via, quando ti coricherai e quando ti alzerai; le scriverai sugli
stipiti della tua casa e sulle tue porte, perché i vostri giorni e i
giorni dei vostri figli, nel paese che il Signore ha giurato ai vostri
padri di dare loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la
terra».
Meraviglioso! Dio qui ti ha detto le modalità, i luoghi e i tempi
migliori per comunicare i valori importanti ai tuoi figli - i tempi
che spendete insieme, quando state andando da qualche parte, alla fine
della giornata, all'inizio della giornata, quando tornano a casa, o
quando stanno uscendo. E quanto spesso bisogna farlo? Dio dice: «i
vostri giorni e i giorni dei vostri figli». Cioè sempre.
Molto spesso la chiave per educare bene i propri figli in un mondo che
respira paganesimo sono i momenti formali (pasti...) e informali che
ogni famiglia vive - disfare lo zainetto mentale, spirituale, emotivo
con cui tuo figlio o tua figlia arriva a casa ogni giorno. Ogni giorno
il ragazzo arriva a casa con nuove esperienze, con dialoghi
costruttivi che ha avuto, con frasi devastanti che ha sentito, con
nuovi episodi della telenovela che è la vita dei suoi amici e delle
loro famiglie, tentazioni, commenti degli insegnanti, confusioni
emotive, nuove responsabilità, piccole o grandi ferite. Tuo figlio o
tua figlia hanno bisogno, come il mio amico quando ritorna da un
viaggio, di svuotare lo zainetto!
Di solito questo non avviene se si fa un interrogatorio. Avviene
durante i momenti nei quali il ragazzo è in qualche modo rilassato.
La chiave di tutto è la tua capacità di creare il clima e
l'occasione - quell'atmosfera nella quale il ragazzo si sente di
condividere il suo mondo, dove non si sente giudicato e condannato per
sentimenti o esperienze sbagliate. I nostri figli hanno bisogno di
disinfettarsi dalla contaminazione quotidiana - e ti devi
lasciarglielo fare.
E' in questi momenti giornalieri informali che tu come genitore
puoi,
senza fare prediche, aiutare i tuoi figli a integrare la loro fede con
lo sbarramento di paganesimo che devono affrontare ogni giorno. I
nostri ragazzi vivono questi giorni, quindi devono parlare della loro
GIORNATA, mentre ce l'hanno ancora fresca in mente, prima che venga
sepolta e immagazzinata nella loro testa. Non puoi perderti troppi di
questi giorni di tuo figlio se vuoi avere un ragazzo stabile in un
mondo che oscilla.
Ricordati che quando tuo figlio o tua figlia tornano a casa dal loro
"viaggio" quotidiano, hanno lo zainetto pieno. Prenditi del
tempo per
aiutarli a svuotarlo!
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
P.S.: Quanto detto vale per qualsiasi membro della famiglia.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..