Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 29 aprile 2011

Wojtyla beato, una sfida all’uomo (Contributi 460)

Un articolo di Mons. Luigi Negri tratto da Il Sussidiario:

La beatificazione di Giovanni Paolo II - ampiamente favorita dal suo più stretto collaboratore, amico e successore Benedetto XVI - è la beatificazione di un grande uomo e di un grande cristiano, nella sintesi più mirabile di questi due fattori. Essere un grande uomo senza essere cristiano sarebbe una tensione inesaudita. Un cristianesimo senza umanità, infatti, è l’ideologia religiosa che più di una volta, nella storia della Chiesa, ha preteso di sostituirsi alla radicale semplicità e forza dell'esperienza della fede.
Giovanni Paolo è stato un grande uomo figlio di un grande popolo.
La sua grandezza è stata la profondità con cui ha percepito la grande domanda di senso - di verità, di bellezza, di bene, di giustizia -, l'ansia del cuore umano di cui ha parlato per tutta la sua vita don Luigi Giussani. Wojtyla ha percepito queste grandi domande all'interno di una eccezionale tradizione di cultura e di civiltà come quella della Polonia cristiana, di cui è stato un figlio devoto e appassionato innanzitutto nell’arte, culmine originale di ogni forma di cultura e civiltà.
Karol Wojtyla è stato poeta, artista e attore. Un fatto che non può essere separato dal suo diventare cristiano, sacerdote, vescovo e Papa, perché Giovanni Paolo II ha avuto sempre chiaro che solo nell'incontro con la presenza di Cristo morto e risorto e misteriosamente presente nella Sua Chiesa, l'umanità trova il suo compimento e la fede la sua concretezza storica ed esistenziale.
La sua vicenda di uomo e di cristiano ne fa il testimone inesausto dell'umanità che cerca Dio e di Dio che cerca e trova l'uomo, perché l'uomo possa diventare autenticamente se stesso. Perché è Cristo a rivelare tutta l'umanità sull'uomo: questa grande certezza il Papa ha declinato nei suoi 27 anni di insonne magistero, ma soprattutto nella testimonianza di una vita spesa di fronte al mondo senza mai farsi condizionare o frenare da nessuna considerazione di tipo naturale, scientifico o socio-politico.
Sin dai primi giorni del Suo pontificato, Giovanni Paolo II ha servito il rapporto tra Dio e l’uomo come dialogo fra Cristo, presente nel mistero della Chiesa, e il cuore umano. Che non può accontentarsi mai delle proprie misure, dei propri progetti e delle proprie ideologie; che - anzi - vive la tentazione permanente di eliminare Cristo e la Chiesa dall'orizzonte della sua coscienza e della storia, al prezzo di una sostanziale inconsistenza della sua identità e della perdita della sua libertà.
Il Beato Karol Wojtyla - grazie alla costanza della grande tradizione cristiana che da duemila anni urge la vita e la coscienza degli uomini nei punti anche drammatici o tragici della sua storia - è certamente un grande testimone del cattolicesimo del Terzo Millennio, un cattolicesimo che ha saputo liberarsi da tanti orpelli del passato, un cattolicesimo che proprio per il magistero del Papa Giovanni Paolo II è riuscito a liberarsi da riproposizioni di carattere sentimentale o moralistico che aggrediscono ancora oggi il cuore vivo della Chiesa.
Il cristiano oggi deve saper ritrovare la radicale semplicità della fede come esperienza di vita nuova, da vivere appassionatamente nelle circostanze di ogni giorno e verificando che la fede vale più della vita, perché solo la fede rende ragionevole e bella l'esistenza. Ma soprattutto, facendo esperienza di questa vita nuova, la Chiesa deve continuare l’opera sempre nuova di evangelizzazione che rende possibile l'incontro tra Cristo e il cuore, e con esso l'esperienza di una conversione totale. «Quando ho incontrato Cristo mi sono scoperto uomo», diceva Gaio Mario Vittorino.
In questo senso la beatificazione del Servo di Dio Giovanni Paolo II è la più grande sfida a tutti gli uomini di buona volontà.
---------------

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)