Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

domenica 24 luglio 2011

Il Datore dei doni (Interventi 97)

Durante una delle mie ultime visite in Italia ho avuto l'occasione di visitare una coppia di amici e il loro bimbo di tre anni. La sua cameretta era piena di regali - tra parenti, nonni, zii e zie, il posto straripava di giocattoli. Molti regali... tanti donatori. Ma la cosa che mi sorprese di più fu che il bambino, indicandomi i giocattoli, era in grado di dirmi senza esitare chi glielo aveva regalato. "Questo è di nonno Antonio... quello di zia Sandra...". Mi dissero i genitori: "Può indicarti uno ad uno tutti i giochi e dirti chi glieli ha regalati!"
Forse quel bimbo di tre anni aveva una memoria prodigiosa, ma aveva chiaro in mente che c'è qualcosa di più importante del dono che hai ricevuto - è chi te lo ha dato perché ti vuol bene. Più che il dono è importante il donatore. Quel giorno un bambino di tre anni mi ha dato una grande lezione - perché tu e io tendiamo a dimenticare tutti i doni che ci sono stati fatti.
Ecco perché la Parola di Dio spesso te lo ricorda. Nel Salmo 102,1-2 sta scritto: «Benedici il Signore, anima mia, | quanto è in me benedica il suo santo nome. | Benedici il Signore, anima mia, | non dimenticare tanti suoi benefici.»
Perché noi abbiamo la tendenza opposta - Dio ci fa dei doni, noi li afferriamo, ce li godiamo, e immediatamente ci dimentichiamo di Chi ce li ha dati e perché.
Così comincia tutta una serie di disastri spirituali. Il Salmo 77 racconta la triste storia dell'antico popolo di Dio, Israele, facendo l'elenco di tutti i prodigi che Dio ha fatto per loro - liberandoli dalla schiavitù degli Egiziani, dividendo il Mar Rosso, guidandoli con una colonna di nube e di fuoco, provvedendo per loro cibo dal cielo (la manna) e acqua dalla roccia. Ma al versetto 11 ci sono delle terribili parole: «Dimenticarono le sue opere, | le
meraviglie che aveva loro mostrato.» E così «continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi all'Altissimo» (v. 17). Se avessero pensato di più a quello che Dio stava facendo, la loro gratitudine e la loro lode li avrebbe condotti su strade ben diverse dal tradimento.
Il cuore di colui che ringrazia continuamente Dio per tutti i Suoi doni, è un cuore che vede le tentazioni e dice: "Io non posso fare questo a Chi ha fatto e sta facendo tanto per me". Il cuore di colui che dimentica che i doni vengono dal Dio che li ama appassionatamente è un cuore chè facilmente tradisce... si indurisce... diventa freddo e ribelle.
Forse hai fatto l'errore di pensare e agire come se quello che hai fosse il risultato delle tue capacità invece che un dono di Dio. In Deuteronomio 8,17-18 Dio ti dice: «Guardati dunque dal pensare: La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno acquistato queste
ricchezze. Ricordati invece del Signore tuo Dio perché Egli ti dà la forza per acquistare ricchezze, al fine di mantenere, come fa oggi, l'alleanza che ha giurata ai tuoi padri.» Quando ti dimentichi da Chi vengono i doni, ti inorgoglisi e cominci a rubare la gloria che
invece appartiene solo a Dio. Col risultato che i doni che Lui ti ha dato diventano un idolo, che si frappone fra te e il tuo Dio.

Un bambino di tre anni mi ha mostrato come sia bello quando non afferro i doni di Dio e scappo, ma so ricordarmi di Chi mi ama così tanto da avermi dato il dono. Ricordati, «ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall'alto e discende dal Padre» (Giacomo 1,17). Tutto quello che hai lo devi a Lui.
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto


don Luciano
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