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Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 30 settembre 2011

Cristianesimo conveniente lo dimostrano i convertiti (Contributi 529)

Un articolo di Angelo Busetto trattoda La Bussola:

All’incontro settimanale del Vangelo ci si confronta con il no e il sì dei due fratelli di cui parla il Vangelo della domenica. “Il cristianesimo è fatica” – nota uno dei presenti, subito aggiungendo che ci aspetta come ricompensa il premio del paradiso. Il dialogo saltella qua e là, fino a che esce l’osservazione: vivere da cristiani è conveniente anche per questa vita, questa nostra vita umana, questa nostra vicenda terrena.
Certo la parola ‘conveniente’ ha un che di commerciale e di contrattuale e qualcuno vorrebbe sostituirla con altra più nobile. E’ stato conveniente per il figlio piegare il suo no in un sì, agire da figlio; è stato conveniente per Zaccheo e per Matteo lasciare il banco pieno di imbrogli dei pubblicani, per Maddalena e compagne lasciare la strada e seguire Gesù; è stato conveniente per Pietro e gli altri apostoli lasciare casa e barca. Questa ‘convenienza’ riscatta l’inevitabile sacrificio del primo passo. Lo ricordava bene S.Ignazio di Loyola, quando notava che le letture futili che faceva quand’era in ospedale per la ferita alla gamba gli davano subito una soddisfazione che poi si cambiava in tristezza, mentre le imprese dei santi apparivano dapprima faticose ma poi lasciavano una gioia grande.
I cosiddetti ‘grandi convertiti’, del passato o del presente, perché si convertono? Sant’Agostino che ha provato i piaceri del sesso, quelli dell’orgoglio e quelli delle ideologie, perché diventa cristiano? Quando incontra Dio e si lascia prendere da Gesù, grida: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato”.
E gli altri nomi che noi stessi abbiamo conosciuto, come attori e attrici famosi, scrittori o filosofi: perché hanno lasciato il mondo ‘attraente’ di prima e hanno seguito Gesù?
Ma basta guardarsi attorno, nel piccolo sottobosco della nostra vita, mentre incrociamo le persone dalla mattina alla sera: dove brilla la felicità, dove è più ‘conveniente’ stare?
Proviamo anche ad ascoltare la nostra personale esperienza. Quale bruciore accade dopo un peccato, dopo un tradimento, dopo un sentimento di odio, dopo una vendetta? E, al contrario, quale pace e gioia dopo la vittoria su una tentazione, nell’esperienza di una amicizia vera e di un amore pulito? Di più ancora, che cosa accade a un uomo e a una donna, a un giovane e a una ragazza che si fa discepolo e fratello di Gesù e cammina certo e lieto della sua vicinanza?
Occorre veramente incontrare i cristiani e interrogarli, occorre almeno per un momento ‘auscultare’ il battito del proprio cuore, per scoprire che l’esperienza cristiana è letteralmente la cosa più ‘conveniente’ al mondo.
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