Un articolo di Angelo Busetto trattoda La Bussola:
All’incontro settimanale del Vangelo ci si confronta con il no e il sì dei due fratelli di cui parla il Vangelo della domenica. “Il cristianesimo è fatica” – nota uno dei presenti, subito aggiungendo che ci aspetta come ricompensa il premio del paradiso. Il dialogo saltella qua e là, fino a che esce l’osservazione: vivere da cristiani è conveniente anche per questa vita, questa nostra vita umana, questa nostra vicenda terrena.
Certo la parola ‘conveniente’ ha un che di commerciale e di contrattuale e qualcuno vorrebbe sostituirla con altra più nobile. E’ stato conveniente per il figlio piegare il suo no in un sì, agire da figlio; è stato conveniente per Zaccheo e per Matteo lasciare il banco pieno di imbrogli dei pubblicani, per Maddalena e compagne lasciare la strada e seguire Gesù; è stato conveniente per Pietro e gli altri apostoli lasciare casa e barca. Questa ‘convenienza’ riscatta l’inevitabile sacrificio del primo passo. Lo ricordava bene S.Ignazio di Loyola, quando notava che le letture futili che faceva quand’era in ospedale per la ferita alla gamba gli davano subito una soddisfazione che poi si cambiava in tristezza, mentre le imprese dei santi apparivano dapprima faticose ma poi lasciavano una gioia grande.
I cosiddetti ‘grandi convertiti’, del passato o del presente, perché si convertono? Sant’Agostino che ha provato i piaceri del sesso, quelli dell’orgoglio e quelli delle ideologie, perché diventa cristiano? Quando incontra Dio e si lascia prendere da Gesù, grida: “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato”.
E gli altri nomi che noi stessi abbiamo conosciuto, come attori e attrici famosi, scrittori o filosofi: perché hanno lasciato il mondo ‘attraente’ di prima e hanno seguito Gesù?
Ma basta guardarsi attorno, nel piccolo sottobosco della nostra vita, mentre incrociamo le persone dalla mattina alla sera: dove brilla la felicità, dove è più ‘conveniente’ stare?
Proviamo anche ad ascoltare la nostra personale esperienza. Quale bruciore accade dopo un peccato, dopo un tradimento, dopo un sentimento di odio, dopo una vendetta? E, al contrario, quale pace e gioia dopo la vittoria su una tentazione, nell’esperienza di una amicizia vera e di un amore pulito? Di più ancora, che cosa accade a un uomo e a una donna, a un giovane e a una ragazza che si fa discepolo e fratello di Gesù e cammina certo e lieto della sua vicinanza?
Occorre veramente incontrare i cristiani e interrogarli, occorre almeno per un momento ‘auscultare’ il battito del proprio cuore, per scoprire che l’esperienza cristiana è letteralmente la cosa più ‘conveniente’ al mondo.
-------
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Nessun commento:
Posta un commento
Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..