La cronaca è recente ed è nota a tutti. Ed è triste, anzi drammatica. Una giovane ragazza è morta durante un “gioco” erotico a Roma, in un garage vicino ad una caldaia, legata come un salame e senza possibilità di difesa. Lei stessa complice del suo involontario carnefice. Perché, pare, che la trasgressione sia ormai fatto normale.
Quello che emerge da questo fatto è, a mio avviso, che si è perso il senso della dignità e anche della Bellezza della persona. Bellezza con la maiuscola, quella cioè che nessun trascorrere di tempo o ruga può cancellare. Non quella bellezza che molti si affaticano a trattenere o a simulare con la chirurgia, ma Quella che è intrinseca al fatto di essere uomini e donne, di essere creature di Dio, da Lui create e amate. Amati da quel Dio che si è fatto uomo ed è morto per redimere ogni nostra colpa, risorgendo per aprire a chiunque di noi le porte del paradiso.
Manca la dignità e non c’è più Bellezza.
Avendo tolto dall’orizzonte dello sguardo dell’uomo di oggi il volto buono di Cristo resta solo l’insignificante e ossessivo accumularsi di incontri in cui ci si usa a vicenda senza amore reale per l’altra persona. E l’altro che è abbiamo di fronte è solo occasione per dare sfogo all’istinto più basso (e indegno anche degli animali che, loro sì mossi da istinto, non compiono questi atti) e non un altro da me con il quale ho in comune Destino, origine e fine.
La vita di oggi (che non è più esistenza, ma, al massimo, sopravvivenza) è spesso un’affannosa ricerca di qualcosa che possa illudere il nostro cuore di avere un qualche significato.
Il desiderio di amare (nel senso più vero e nobile del termine) e di essere amati (anche qui nel senso più pieno e profondo della parola) è talmente grande che si ricerca ovunque.
Spesso senza trovarlo dato che si cerca in direzione sbagliata. Non è infatti nel più profondo abisso della peggiore nostra animalità ma nel più alto cielo dei nostri desideri.
E qui viene fuori la responsabilità di chi si dice credente: Rendere Cristo incontrabile, presente, fruibile. Noi con la nostra umanità malata, in quanto anche noi contaminati da una società priva di senso, orizzonte e sguardo. Ma con la consapevolezza di essere stati salvati e che tutto il nostro male è già vinto dal nostro sincero aderire a Cristo.
Perché malgrado tutto permane la certezza che anche dal più profondo baratro in cui l’abbandono di Cristo può far precipitare l’uomo, resta comunque sempre uno spiraglio da cui si possa intravedere il cielo e invocare l’aiuto di Chi, solo, può trasformare lo scarlatto del nostro peccato nel candore di un’anima rigenerata dal perdono.
E bizzarramente nella nostra società in cui ormai il male è così ordinario, la vera trasgressione è seguire Cristo, il Cristo che tutti rinnegano e attaccano, anche nella persona del suo Vicario, il Papa Benedetto XVI.
Ma che sempre appare sul cammino di ogni uomo per ricordargli che “senza di me non potete fare nulla”. E lo stiamo vedendo, purtroppo, molto bene ovunque volgiamo il nostro sguardo.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..