Clemens August von Galen |
Allora questo coraggio non l’ebbero tutti i vescovi. Tant’è che von Galen non riuscì a convincere la Conferenza episcopale tedesca per un comune pronunciamento a difesa della vita e del diritto naturale. Da qui la decisione di salire da solo sul pulpito, sebbene fosse ben cosciente del rischio che avrebbe corso: “Ci sono doveri di coscienza”, disse, “dai quali nessuno ci può liberare e che vanno compiuti, costi quel che costi, anche la stessa vita”. Quella predica, insieme ad altre due altrettanto accese (quelle contro la Gestapo e contro l’espropriazione dei monasteri) vennero riprodotte più volte e gli stessi Alleati le lanciarono dai loro velivoli sulle città tedesche. Grazie alla sua predica del 3 agosto i suoi connazionali vennero dunque a conoscenza dell’annientamento già in corso dei malati psichici e degli handicappati e si può supporre che da quel momento il regime sia stato costretto ad usare una maggiore discrezione, dunque che in molti possano aver visto salva la propria vita.
Adolf Bertram |
Al di là del drammatico contesto storico nel quale esse vennero pronunciate, nelle parole di von Galen va riconosciuta anche una forte valenza profetica; “Non uccidere! Questo comandamento di Dio, l’unico Signore che abbia il diritto di decidere circa la vita e la morte, è scritto nel cuore dell’uomo fin dall’inizio dei tempi, molto prima che sul Monte Sinai Dio annunciasse ai figli di Israele con brevi frasi incise su pietra, la sua legge morale”. Rilette oggi ci si rende subito conto quanto esse abbiano a che fare con il nostro tempo, sottoposto non più ad una dittatura politico-militare, ma a quella del mainstream. “Se si ammette che qualcuno abbia il diritto di uccidere i propri simili giudicati improduttivi […]”, ha scritto ancora il ‘leone di Münster’, “allora si potrà dare liberamente la morte agli ammalati inguaribili, agli handicappati, agli invalidi del lavoro e di guerra e a tutti quelli che, invecchiando, diventano improduttivi”.
La domanda radicale posta allora da von Galen risuona oggi più cha mai nella sua verità: “Abbiamo forse il diritto di vivere solo finché siamo produttivi, solo finché altri ci riconoscono come produttivi?”
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..