Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

domenica 18 settembre 2011

Il necrofilo e il Risorto (Contributi 523)

Come molti sapranno personalmente (e di conseguenza il mio blog) aderisco a Samizdat On Line una compagnia di amici che desiderano, anche con il lavoro di curatori di blog testimoniare la fede in Cristo e l'amore alla Sua persona. E' dai giudizi che nascono dentro questa compagnia spesso traggo spunto per i post che pubblico. Come nel caso di questo articolo:

A sentire certe interviste non si sa proprio cosa pensare: “ci sei o ci fai?”. È questo che vorremmo dire a Don Mazzi, dopo le sue esternazioni sugli argomenti più disparati. Già ci aveva fatto pensare quanto ha detto sulla pedofilia dei sacerdoti, da lui attribuita ai seminari minori. Sono di questi ultimi giorni le sue affermazioni sulla mostra di cadaveri (veri o presunti) a Roma: “Sono affascinato, questa è l'esaltazione del corpo, se Don Bosco che adoro invece che essere nella tomba fosse lì, un Don Bosco vivo… ve l'immaginate?”
Se, quando ho cercato aiuto nelle confessioni di Sant'Agostino o nelle Cinque Vie di San Tommaso avessi fatto un giro qui, avrei pianto di commozione perché non si può non pensare chi è colui che ci ha fatto.” “Io spero che il cardinal Ravasi venga qui e mi auguro che tutte le scuole medie passino da qui a vedere la donna con il bambino, è così poetica e affascinante, io me la sarei baciata quella donna lì pensando a mia madre” (come ha riportato “La Stampa” del 13 settembre 2011). Ad ascoltare queste affermazioni c'è da dare ragione al proverbio che dice “La madre dei cretini è sempre incinta”.
A dire il vero comincia a infastidire questa rassegna di personaggi che si dichiarano cattolici e non sanno far altro che gettare fango sulla Chiesa e sulla concezione cristiana della vita. Noi sappiamo per certo che rimane un unico criterio, quello della fedeltà al magistero del Papa.
Dopo le assurdità della Bindi sui valori non negoziabili, ora ci tocca anche questa manifestazione di necrofilia. Se i vari autori di queste considerazioni credono con questo di avere “un posto al sole” al mercato di questo mondo, sappiano che la loro sorte sarà - come è sempre stato - quella degli “utili idioti”. Finché servono saranno osannati, per essere poi buttati nella spazzatura quando non ci sarà più bisogno di loro. E la storia è zeppa di questi esempi.

Sarebbe forse meglio dare la vita per la fedeltà a Cristo e alla Chiesa, accettando il martirio della impopolarità (almeno qui in Occidente), condividendo il martirio della vita di tanti nostri fratelli e sorelle in altre parti del mondo (e qui non possiamo dimenticare Asia Bibi).
Chissà se potrà rinascere un sussulto di umanità coraggiosa, e di bellezza testimoniata. “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”: noi siamo testimoni di un Risorto.
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