Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 4 febbraio 2014

La salvezza del mondo passa per le nostre vite ordinarie (Contributi 937)

Un articolo di Pippo Corigliano da Tempi: 

Ogni intervento del Papa è pieno di significati e spunti di riflessione. Domenica scorsa (26 gen.) ha osservato che Gesù comincia la sua missione dalla Galilea, «un luogo decentrato», e con uomini «di basso profilo»: non «si rivolge alle scuole degli scribi e dei dottori della legge» ma a persone umili e semplici. «Gesù va a chiamarli là dove lavorano». Il Papa traccia un quadro di normalità e, all’interno di questa normalità (della vita di tutti i giorni come la mia), Gesù passa. «Anche oggi in questo momento, qui, il Signore passa per la piazza», dice il Papa e indica la piazza sottostante. Più chiaro di così! Il Papa, il dolce Cristo in terra, chiama noi come faceva Gesù.
Ognuno ha la propria vocazione e Dio mi chiama a viverla pienamente, volando con le ali che Lui mi ha dato, non altre. Nella mia vita ordinaria sono chiamato a vivere un amore straordinario. Se faccio una fotografia della mia vita attuale ho il quadro della mia vocazione. Non il quadro dei motivi per lamentarmi: se le cose stessero diversamente, allora! No: guardando quella foto ho l’orizzonte in cui Dio mi vuole e aspetta che io corrisponda col cuore.
È Lui che mi dà la forza: le circostanze avverse sono la croce che posso portare agevolmente se lascio fare a Gesù. Mi hanno educato come se tutto dipendesse da me. In realtà tutto dipende dalla mia preghiera. I santi sono stati allegri e fiduciosi. Hanno fatto grandi cose perché si son lasciati guidare dalla fiducia nella Provvidenza. È qui e ora che Gesù passa.
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