Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 5 agosto 2011

La morte in diretta (Contributi 492)

Nikolai Ivanisovich aveva un tumore al cervello e probabilmente poca vita residua. Ha deciso di ridurla ulteriormente e di "farsi suicidare" in diretta TV in cambio di una lauta ricompensa per i suoi eredi (almeno pare). La notizia più che rabbia mi suscita dolore e compassione per quest'uomo che ignaro dell'amore di Cristo e lui e alla sua vita ha deciso di impossessarsene e di distruggerla. Al di là del fatto che la notizia sia vera oppure no è evidente che si è perso completamente di vista il senso e il valore di una vita, di qualsiasi vita. E' una nuova prova che senza Cristo tutto è privo di significato e valore. L'invito è a pregare per tutta quell'umanità che vive come se Cristo non fosse e quindi vive senza significato e gioia. E a pregare per quell'umanità che invece riconosce Cristo o desidera farlo. Perchè Lo sappia testimoniare e far incontrare a tutti gli uomini che incontra. Quanto segue è un articolo di Assuntina Morresi da Il Sussidiario:

Sabato scorso la notizia: il sito del magnate inglese Alki David (l'uomo del cui dentista possiamo ammirare l'opera nella foto) avrebbe trasmesso in diretta l’eutanasia di Nikolai Ivanisovich (l'uomo con baffi e berretto, secondo quanto la rete ci permette di avere), malato terminale di cancro al cervello che, vendendo i diritti a riprendere la propria morte, avrebbe assicurato un futuro economico tranquillo alla propria famiglia. Eutanasia in diretta, quindi, da una clinica svizzera segreta nella quale il sessantaduenne russo in fin di vita avrebbe deciso di farsi uccidere legalmente.
Domenica Vittorio Feltri su Il Giornale descrive - indignato, e giustamente - il filmato: fatta l’iniezione, il malato sarebbe stato soffocato con un cuscino sulla faccia, “tra le risate generali”, lasciando il dubbio - ancora tutto da chiarire - che l’intera faccenda sia stata uno scherzo. Una burla di pessimo gusto? Forse.
Ancora una volta un’invenzione che diventa notizia per il fatto stesso di viaggiare in rete, come per esempio la storia di Amina Abdullah, la ragazza lesbica a Damasco, che con il suo blog era diventata uno dei simboli della protesta nei confronti del regime, ma che poi si è rivelata un’incredibile bufala. E, andando indietro nel tempo, si potrebbe pure ricordare la famosa radiocronaca di Orson Welles sull’invasione degli alieni, che gettò nel panico gli Stati Uniti, la più grande beffa mediatica del secolo scorso.
Ma ci sono alcune differenze che fanno di una possibile, orrida finzione, un preoccupante segnale di allarme. Innanzitutto, non si capisce se il fatto sia avvenuto o no. Almeno fino a oggi, nessuno si è preoccupato di smentire, spiegare o confermare alcunché, e ancora non sappiamo assolutamente niente sulla vicenda e sui suoi protagonisti che, per quanto ci riguarda, a parte il miliardario e il suo sito, potrebbero pure essere inventati.
In altre parole, non sappiamo se è vero che in una clinica svizzera, autorizzata a pratiche eutanasiche, si è dato seguito a un accordo commerciale per vendere il filmato della morte di una persona consenziente. Il motivo per cui non conosciamo la verità è forse l’aspetto più grave di tutta la faccenda: sostanzialmente, non c’è un grande interesse da parte dell’opinione pubblica.
L’eutanasia di per sé, specie se esplicitamente richiesta, fa poco notizia oramai: da tempo è lecita in diversi paesi, a cominciare dalla vicina Svizzera, e procedure eutanasiche più o meno surrettizie si stanno diffondendo anche mediante i cosiddetti “testamenti biologici”, quando consentono la sospensione di idratazione e alimentazione e se le volontà espresse sono considerate vincolanti.
È anche possibile che a molti la vicenda sia parsa “troppo grossa”, l’ennesima esagerazione mediatica, e proprio per questo neppure meritevole di attenzione. Ma il fatto che la rete sia di tutti non autorizza tutti a usarla per farci di tutto. Comprare e far circolare immagini di morte per sensazionalismo è intollerabile, e d’altra parte non tutti gli “scherzi” sono opportuni.
Che si faccia l’abitudine al diffondersi di pratiche eutanasiche, quasi fossero trattamenti di cura estremi ma comunque leciti, è inaccettabile. Che si possa anche solo pensare di farne un mercato, è spaventoso. Specie in momenti come questi, in cui tanti invocano trasparenza e correttezza dei comportamenti, sarebbe utile che il magnate Alki David, proprietario del sito in questione, rendesse almeno pubblica la verità, dicendo a chiare lettere se è stata messa in onda una messa in scena oppure no: tutti noi, cittadini e utenti della rete, abbiamo diritto a sapere la verità. E sui motivi per i quali tutto questo sia successo, sarà bene riflettere ancora.
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