Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

lunedì 29 agosto 2011

La vita vince contro le ingiustizie del mondo (Contributi 512)

Un'altra testimonianza dal meeting di quest'anno. Ne consiglio la lettura alle "donne in carriera", a chi è contrario a difendere e tutelare la vita e a tutti coloro che si trovano fra i 6 e i 116 anni, ecco la sintesi dell'incontro:


Clara Gaymard
 Clara Gaymard è la figlia del famoso scienziato Jérôme Lejeune, scopritore della sindrome di Down, grande oppositore delle pratiche eugenetiche e strenuo difensore del diritto alla vita.
Presidente e amministratore delegato della General Electric France, madre di nove figli, ha raccontato al Meeting di Rimini la grandezza di suo padre.
A causa della sua decisa opposizione all’aborto, il professor Lejeune venne discriminato, isolato e allontanato dal mondo medico. Fu escluso anche dalla candidatura al premio Nobel. Ma la Chiesa cattolica non ha dimenticato la testimonianza eroica di un cattolico così coraggioso.
Nel 1978 Giovanni Paolo II chiamò Lejeune alla Pontificia Accademia delle Scienze, e nel 1994 lo nominò primo presidente della Pontificia Accademia per la Vita.
Nel 2007 è iniziato il processo di beatificazione di Jérôme Lejeune, e nel dicembre 2008 il Movimento per la Vita (MpV) gli ha conferito il premio europeo per la Vita Madre Teresa di Calcutta.
Giovedì 25 agosto, in un incontro al Meeting di Rimini, Clara Gaymard ha detto: “Non sono una storica, né un medico, né ho una fede grande come quella di mio padre, ma ho avuto la grazia di essere stata sua figlia e sento vivo il compito di raccontare com'era”.

Jérôme Lejeune
 Nel 1958 Lejeune scoprì l'anomalia genetica (trisomia del cromosoma 21) che causa la sindrome di Down, e la sua scoperta ha sconfitto le argomentazioni razziste ed eugenetiche sui bambini che ne sono affetti.
La Gaymard ha spiegato che “non solo la fede, ma gli studi sulla genetica e sulla formazione dei bambini convinsero Jérôme che ogni essere umano è già tale, con tutta la sua unicità, fin dal concepimento”.
“Seguire mio padre – ha precisato – non ha significato diventare dottoressa o scienziata, ma fare il mio dovere”.
“A chi mi dice che con una famiglia numerosa come la mia dovrei stare a casa a fare la mamma, rispondo che ci sono cose che sono capace di fare, e farle significa servire la mia famiglia, la mia patria, la mia azienda, la mia gente”.
Alla domanda “Come si fa ad essere presidente di una multinazionale e mamma di nove figli?”, Clara Gaymard ha risposto a Quotidiano Meeting: “Ho alcune semplici regole nella mia vita, e una di queste è che ci sono cose importanti, e altre urgenti. E molte cose urgenti non sono importanti. Quelle importanti, poi, spesso non possono essere risolte rapidamente. Perciò, non vanno fissate come urgenti: non riuscire a farle genererebbe rabbia. La pace è riconoscere cosa si può fare giorno per giorno, e cercare di farlo”.
Circa l’insegnamento più significativo che il padre le ha lasciato, la Gaymard ha affermato: “L’importanza di essere umili e semplici, perché – ripeteva sempre – non sappiamo molto, ma sappiamo che la vita è felicità”.
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