Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

lunedì 30 gennaio 2012

Il Sig. Mendez (Contributi 574)

E' con piacere che propongo questo testo di Antonio Socci che commenta un video che ho già evidenziato in questo blog (vedi QUI) e che definire bello denuncerebbe la nostra avarizia. Vi consiglio di vederlo cliccando sotto la foto che separa la mia introduzione dall'articolo. Il film dura poco più di 20 minuti, è in inglese con sottotitoli ma credo proprio che mi ringrazierete dopo averlo visto/rivisto. E poi leggere il testo di Socci. Per cui buona visione e buona lettura (e l'augurio ad ognuno di voi di incontrare un Signor Mendez nella vostra vita e poi, magari, esserlo per altre persone.. :

C’è da tempo, in rete, un cortometraggio bellissimo The Butterfly Circus (Il circo della farfalla) diretto da Joshua Weigel. Dura 20 minuti ed è sottotitolato in italiano.
E’ struggente. Ve lo consiglio (poi, sotto, vi propongo un’interpretazione).
Penso che si sbaglierebbe a credere che questo stupendo film metta a tema la sofferenza della disabilità o l’emarginazione.
Per me non è un film sui corpi, ma sulle anime e lo suggerisce proprio il “signor Méndez”, direttore del “Circo della farfalla” che presenta alla fine Will come “un’anima coraggiosissima”.


La “deformità” di Will, la sua mutilazione è l’immagine della nostra povera umanità, l’immagine di ciascuno di noi, inchiodato al proprio limite, alla propria incapacità, alla propria disperazione e solitudine, al proprio peccato, ai propri sbagli, al proprio “non essere amato” e quindi vittima impotente di un mondo crudele che trae guadagni dalle sue mostruosità.
La storia infatti si apre proprio sullo spettacolo crudele del mondo, che di questa miseria umana fa spettacolo: “il miglior spettacolo di mostri della città”.
Promesse di soldi, dolore e crudeltà, tristezza. E quei poveretti esposti come animali e crudelmente derisi per le loro deformità…
Il tipaccio che li illustra infine annuncia: “una perversione della natura, un uomo – se così lo si può chiamare – a cui Dio stesso ha voltato le spalle!”.
Ecco, questo è il modo come noi ci vediamo e vediamo gli altri: abbandonati da Dio. E quindi asserviti a chi fa senza scrupoli mercimonio della nostra umanità.
Il pubblico davanti a Will alterna sguardi di orrore, derisione, risolini e crudeltà.
Ma quel giorno, in quel cinico luna park, è arrivato un uomo diverso da tutti.
Il “Signor Méndez” ha uno sguardo diverso su quei poveretti.


Vi fa pensare a Qualcuno?


Ecco la sua compassione, il suo fermare la crudeltà dei ragazzetti, il suo levarsi il cappello davanti a Will, il suo “tu sei magnifico!”, l’immediato perdono per lo sputo del povero disperato che credeva di essere deriso perché lui non si vedeva “magnifico”.
Il “Signor Méndez” è subito pronto a scusarlo e giustificarlo: “non è successo niente. E’ colpa mia. Forse mi sono avvicinato un po’ troppo, giusto amico?”.
Chi è quest’uomo strano, unico? E’ il “signor Méndez”, famoso perché direttore del “Circo della farfalla”, quello che – secondo il mondo – fa “spettacoli stravaganti”.
E’ considerato “strano”, “stravagante”, perché è diverso dal luna park delle mostruosità.
Will decide di andare col “Circo della farfalla”, dove lo accolgono con calore, ma non gli fanno fare quello che faceva prima perché “da noi non c’è nessun fenomeno da baraccone”.
Il “Signor Méndez” gli dice: “non c’è niente di edificante nell’esporre le imperfezioni di un uomo… noi siamo contenti che tu stia qui con noi e puoi restare finché vuoi, ma io dirigo un altro tipo di spettacolo”
È lo spettacolo della bellezza, dell’armonia, dell’audacia, dell’abilità umana. Lo si vede quando in un villaggio triste e decadente arriva la compagnia del “Circo della farfalla”….
Il “Signor Méndez” annuncia: “signori e signore, ragazzi e ragazze, ciò di cui ha bisogno questo mondo è di un po’ di stupore”.
Il “signor Méndez” guarda i suoi artisti incantato e commosso. E sussurra a Will: “splendidi, non è vero? Come si muovono, pieni di forza, colore e grazia. Sono sbalorditivi!”
Poi lo scuote bruscamente. Gli fa capire quanto è crudele e ingiusto ciò che pensa di se stesso e gli dice che anche lui può essere come loro.
Infatti gli svela qual è la vera bellezza dei suoi artisti: sono tutti dei redenti, sono persone che erano state buttate dal mondo come perduti e perdenti. E sono rinate.
Perché il “Circo della farfalla” mostra appunto questo meraviglioso spettacolo: il bruco deforme che diventa bellissima farfalla.
Dice il “Signor Méndez” a Will: “se soltanto tu potessi vedere la bellezza che può nascere dalle ceneri”.
E’ una possibilità anche per Will. Perché la vera bellezza è quella di chi si lascia amare, di chi accetta la misericordia e “rischia” tutto se stesso in questo amore,
L’obiezione di Will: “Ma sono diversi da me” (tipica obiezione di chi si sente più disgraziato e più incapace di tutti gli altri).
Ma il “Signor Méndez” rovescia totalmente le sue categorie di giudizio:
“Sì. Tu un vantaggio ce l’hai: più grande è la lotta e più è glorioso il trionfo”.
E infatti per Will arriva il trionfo. Così il “Signor Méndez”, felice e commosso può annunciare:
“I vostri occhi saranno testimoni, in questo stesso giorno di un’anima coraggiosissima”.
Non più spettatori di una mostruosità, ma testimoni di una gloriosa rinascita e di un’avventura ardimentosa.


Io penso che il “Circo della farfalla” esista in questo mondo. E’ il Regno di Dio che Gesù è venuto a instaurare. E’ lui che davanti alla mostruosità di ogni uomo gli sussurra: “Tu sei magnifico!”.
E gli diventa amico perché il bruco, il verme, diventi la libera e bella farfalla … Gesù non è venuto a incriminare, a giudicare, a puntare il dito (lo fa già il mondo). No. Gesù è venuto pietosamente a guarirci. A farci rinascere.


E chi siamo noi per dire: no, quello non può farcela, quello è uno abbandonato da Dio?


Ecco una bella pagina del grande Dietrich BonhoefferDio non si vergogna della bassezza dell’uomo, vi entra dentro, sceglie una creatura umana come suo strumento e compie meraviglie lì dove uno meno se le aspetta.
Dio è vicino alla bassezza, ama ciò che è perduto, ciò che non è considerato, l’insignificante, ciò che è emarginato, debole e affranto; dove gli uomini dicono ‘perduto’, lì Egli dice ‘salvato’; dove gli uomini dicono ‘no!’, lì Egli dice ‘sì’! Dove gli uomini distolgono con indifferenza o altezzosamente il loro sguardo, lì Egli posa il Suo sguardo pieno di un amore ardente incomparabile. (…).
Dove nella nostra vita siamo finiti in una situazione in cui possiamo solo vergognarci davanti a noi stessi e davanti a Dio, dove pensiamo che anche Dio dovrebbe adesso vergognarsi di noi, dove ci sentiamo lontani da Dio come mai nella vita, lì Egli vuole irrompere nella nostra vita, lì ci fa sentire il Suo approssimarsi, affinché comprendiamo il miracolo del Suo amore, della Sua vicinanza e della Sua Grazia”.


Questo è il cristianesimo.
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2 commenti:

  1. scarso: ma solo perchè è scritto da socci.

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  2. Non ho capito se il commento vuol dire "dato che è scritto da socci è scarso a priori in quanto qualunque cosa scriva lui è scarsa" oppure "da socci mi aspettavo da più e quindi ci sono rimasto male e lo considero scarso". Il commentatore che - sicuramente per distrazione e non certo per viltà - non ha indicato il proprio nome mi lascia in quindi questo dubbio atroce. Sono comunque pronto, se lui volesse avere la bontà enorme di farmi avere un suo testo di commento al video, a pubblicarlo al fine di fornire a tutti noi un esempio di come si commenta qualcosa. Resto quindi nella fiduciosa attesa della dimostrazione che il nostro commentatore sappia recensire di suo oltre che biasimare l'altrui lavoro.

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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