I fatti dovrebbero essere noti ai più. Comunque sia vado a ricapitolarli a vantaggio di coloro che li ignorano e di quanti li avessero scordati o ignorati: nei prossimi giorni (dal 24 al 28 gennaio per la precisione) presso il Teatro Parenti di Milano si terrà uno spettacolo blasfemo (non è problema di credo religioso ma di semantica) dal titolo “Sul concetto del volto di Dio” di Romeo Castellucci. Nel corso di detto spettacolo una riproduzione del “Salvator Mundi” di Antonello da Messina viene fatta oggetto del lancio di pietre e di “escrementi” (in realtà si tratta di inchiostro). A onor del vero va anche detto che è possibile che, a seguito delle molteplici proteste che si sono elevate in questi giorni, la scena più provocatoria (l’immagine ormai deturpata del volto di Gesù si apre a mostrare la scritta “Tu non sei il mio pastore”) subisca modifiche che ne attenuino la portata, ma la cosa non è sicura.
La prima considerazione è che ormai denigrare, attaccare,insultare e deridere tutto ciò che ha a che vedere con il cristianesimo è prassi comune che, parlando della libertà di espressione artistica, viene difesa (e spesso incoraggiata) dalla mentalità dominante cui si accodano in modo servile molti sedicenti cattolici che vergognandosi un po’ della loro fede considerano arrogante difenderla quando viene attaccata. Vi è infatti una larga fetta di “fedeli” che amano chiamarsi “cattolici adulti” che hanno molta più considerazione della propria immagine e del proprio “share” che non del Dio in cui dicono di credere.
Ragion per cui sono molto buoni nei confronti di immigrati per i quali chiedono tutti i diritti e nessun dovere, difendono il diritto ad esprimere (anche con violenza non solo verbale) il proprio parere a tutti tranne che ai credenti (che se lo fanno sono arroganti ed intolleranti) e lodano quindi ogni espressione di pensiero che oltraggia la fede cattolica.
Mi chiedo infatti se al posto del volto di Cristo ci fosse stato non dico Maometto (nel qual caso l’autore sarebbe stato, nella migliore delle ipotesi, lui ad essere ricoperto di escrementi sicuramente veri e non fittizi) ma un qualche “divo” del cinema, della canzone, della politica o della storia, l’indifferenza sarebbe stata la stessa di quella con cui anche molta Chiesa ufficiale ha reagito? O se l’immagine ad essere oltraggiata fosse quella di un vostro amato parente o di un benefattore non alzereste la voce a dire il vostro dissenso?
Ma torniamo al punto di partenza: è in programma uno spettacolo in cui si oltraggia il Volto di Gesù Cristo. Che è il volto di Dio, perché, per me uomo, la modalità di entrare in rapporto con il Dio che mi ha creato e tutte le altre cose e persone che esistono, è data dalla Persona di Cristo.
Che questo Volto venga insultato, bestemmiato, imbrattato mi chiama in causa, mi interroga profondamente.
E’ un’occasione per chiedere a me stesso se la mia fede è vera e profonda, per domandarmi a cosa tengo veramente nel mio essere cristiano e cattolico, per offrire gesti di riparazione per queste offese e la conversione di tutti coloro che si illudono di poter vivere in un mondo migliore censurando Dio.
E’ infatti cosa evidente che viviamo in una società che è non solo profondamente scristianizzata ma anche fortemente cristofobica. Ormai non si può essere credenti per abitudine ma per una scelta libera e consapevole (e questo forse è un bene). E c’è da perderci un po’ nel seguire Gesù, così com’era all’inizio..
Ma non si può essere cristiani all’acqua di rose, o solo per la domenica o nelle grandi occasioni.. O il nostro essere cristiani influisce su tutta la nostra vita e ci fa trovare il coraggio di alzare la voce quando qualcuno offende ciò in cui crediamo e amiamo) fosse anche solo per dire “io non sono d’accordo, per me è profondamente sbagliato”) o siamo sale insipido che a nulla serve.
Non dimentichiamo ciò che dice Gesù nel Vangelo secondo Marco: "Chi si vergognerà di me e delle mie parole dinanzi a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di Lui quando verrà nella gloria del Padre Suo...".
Don Giussani, in occasione di un Meeting di Comunione e Liberazione, ha pronunciato queste tristi parole: “La Chiesa si vergogna di Gesù”. Una frase amara ma, purtroppo, corrispondente alla realtà del mondo oggi. Gesù è il Fondatore ed il Capo della Chiesa. E' difficile parlare di Lui senza soffrire persecuzioni. Ma chi si professa vero seguace di Gesù non può non proclamare, con coraggio, ai quattro venti la propria fede in Colui che ha dato la Sua vita per ciascuno di noi. Vergognarsi di difendere Gesù, Datore di ogni bene, Vincitore di Satana e del peccato.... non è da veri cristiani!
---------
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Nessun commento:
Posta un commento
Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..