Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 31 marzo 2010

Lettera di Pasqua di Padre Aldo (Contributi 275)

E' con gioia che vi propongo la lettare di Pasqua di Padre Aldo:

Cari amici,

nella scuola di comunità si parla della carità come “dono commosso di sé”. Oggi, domenica delle palme, la liturgia ci introduce a toccare con mano questa verità, che non può non diventare carne nel rapporto con se stessi e con gli altri. Vi mando tre foto. Sono la descrizione concreta della carità come dono commosso di sé.
Nella sedia a rotelle c’è la piccola Lourdes, con metastasi in tutto il corpo. Ha 9 anni ed è la secondogenita di 5 fratellini. Muove solo gli occhi, sorride sempre , alza la mano destra con la quale cerca di alzare anche il braccio sinistro. È arrivata da noi per morire, secondo i medici però (per grazia di Dio) non è detto che avvenga. Fra parentesi molti malati “terminali”che sono venuti qui, ora sono a casa loro, o, quelli abbandonati per l’AIDS, nella nostra fattoria. Miracolo della carità, come dono commosso di sé. La piccolina, la mia Lourdes (mi vuole un sacco di bene), è assistita dalla giovane mamma le 24 ore. Un giorno abbiamo chiesto a Lourdes: “Vorresti ricevere Gesù facendo la prima comunione?” il suo sguardo si illuminò.
Preparandola alla prima comunione, ci siamo resi conto che voleva un regalo: che i suoi genitori ricevessero il Sacramento del Matrimonio. La Hermana Sonia parlò con loro che, di fronte alla richiesta della loro bambina, annuirono. E cosi oggi, domenica delle palme, è accaduto il miracolo. Arrivato il momento del “sì”, la piccola Lourdes si è messa a piangere dalla commozione, dalla felicità. Cercava di alzare la testa per guardare in faccia i genitori ma non ci riusciva. I suoi occhi brillavano commossi e felici.
Una volta in più ho colto due cose: la carità è dono commosso di sé e se il grano di frumento non muore, non dà frutto. Il martirio di Lourdes è l’origine della pietà divina che ha permesso di dare il voto sacramentale a quella unione. Lourdes ha dato la vita per i suoi genitori. Come vorrei, cari amici, che possiate solo immaginare la gioia della piccola, dentro tutto il dolore, nel sentire il “sì” per tutta la vita di quel giovane padre e di quella giovane madre!
Arrivato il momento della sua prima comunione, dovevate vedere il volto di Lourdes. Il modo in cui ricevette Gesù è indescrivibile. A me sono rimaste le lacrime e l’incapacità di parlare. Capite cosa voglia dire “dono commosso di sé”? Cosa voglia dire “io sono Tu che mi fai”? Cosa significhi “guardare in faccia a Cristo”? Guardate le foto.
È Gesù che all’inizio della Settimana Santa ci fa partecipi della Sua gloria.
Come vorrei che tutti capissero anche la bellezza del Sacramento del Matrimonio, per il quale la mia piccola Lourdes ha dato la vita rispetto ai suoi genitori! Guardando lei pensavo ai miei 32 figli piccoli della casetta di Betlemme che ogni giorno mi riempiono di letterine che dicono la cosa più bella e semplice del mondo: “Per il mio papà Aldo: ti amo perché sei il migliore papà del mondo” e un cuore rosso raffigurato. Qualcuno, a ragione, dirà: “Esagerato”. Ma per chi non ha avuto nessuno o è stato violentato, percepisce che la verginità è l’unica forma di paternità e rende l’uomo capace di un amore impossibile senza questa grazia.
Buona Pasqua cari amici, mi affido alle vostre preghiere.
P. Aldo
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