Una lettera di Padre Aldo Trento, una testimonianza bellissima:
“Canterò eternamente la Tua misericordia, oh Signore”
Guardando quest’anno che mi è stato donato, come tutti i 64 anni che appartengono già alla mia storia, una storia piena di miserie, di fragilità e di grazia, queste parole del salmista escono, quasi come un singhiozzo di allegria, dal mio cuore.
Quando mi ordinarono sacerdote, guardando la mia debolezza, la mia disubbidienza, la mia incapacità intellettuale, misi nel santino, ricordo, la frase di San Francesco di Assisi: "Accettami come sono e fammi come vuoi."
Quando compii i 25 anni di sacerdozio quasi 15 anni fa, lasciai agli amici come ricordo: "Canterò eternamente la Tua misericordia, Signore"
Che cosa c’è di più commovente, di più umano, alla fine di ogni anno, come di ogni giorno, riconoscere che la misericordia del Signore non solo è eterna, ma forma la ragione stessa del mio essere, del mio esistere!
Che cosa ci può essere di più bello alla fine di questo anno, pieno di fragilità, di miserie, che il poter riconoscere come San Paolo "Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia!" Che grazia, Dio mio, riconoscere che sono peccatore, riconoscere che ti facesti, Dio mio, uomo grazie ai miei peccati; riconoscere che se io fossi stato un essere coerente, perfetto, onesto, buono, carico di valori, Tu, oh Dio mio, non ti saresti fatto carne per me e per i miei fratelli peccatori!
Che stupore, Signore, vederti scendere dal cielo e prendere la mia carne, il mio sangue, i miei peccati, per mostrarmi quanto io sia peccatore ai tuoi occhi, quanto grande è la Tua stima per me, perché io sono Tuo, come ci ricorda il profeta Isaia!
Che dolore Oh Gesù, mi provocano quegli uomini che per eliminarti della propria storia, si affannano a costruire sistemi perfetti per annullare la Tua presenza nel mondo dei peccatori!
Che angoscia, oh Gesù, provo giorno dopo giorno, quando i miei fratelli, perfino sacerdoti come me, preoccupati di proporre una morale, un'etica, un compromesso sociale, convinti che questo è il cristianesimo, dimenticano che il cristianesimo sei Tu, oh Gesù, presente oggi tra e con noi!
Perché, oh Gesù, abbiamo vergogna di Te, la Chiesa ha vergogna di Te? Perché, oh Gesù, non prendiamo sul serio le reiterate parole del Santo Padre che invitano alla conversione, conversione che significa dire “Tu oh Cristo mio”?
Perché, come abbiamo ascoltato in questi giorni dalla bocca di chi "governa" questo paese, non riconosciamo che non stiamo ormai nell'Antico Testamento aspettando il Messia, il mondo nuovo, ma che il mondo nuovo è un fatto, un Presente?
Perché non riconoscere la Tua Presenza che agisce oggi nella Chiesa, casta meretrice, nei tratti di migliaia e migliaia di persone che sono il segno vivo della Tua Presenza?
La cristianità non è qualcosa che comincia ora, come ideologicamente afferma una certa teologia della liberazione nel nostro paese perché finalmente ha raggiunto il potere, ma da 2000 anni è un Fatto Presente.
Il bambino non deve nascere, è nato, nasce ogni momento nella santità di chi ti riconosce, oh Cristo, come la ragione ultima della vita, il fine ultimo dell'esistenza.
Per questo motivo in questo fine d’anno il mio cuore e quello di molti amici, gli amici di Gesù, come definisce il Papa i cristiani, vogliamo ringraziarti perché a causa dei nostri peccati ti sei fatto carne per me e per ogni uomo.
Oh Gesù, ti prego affinché finisca in me ed in tutti lo scandalo per le nostre miserie, finisca in noi la mania dei valori, l'orgoglio di essere i primi della classe e di essere i protagonisti, senza Te, dell'utopia di un mondo migliore.
Oh Gesù, ti prego affinché la Tua grazia mi illumini, ci illumini per prendere coscienza che l'ideale per il quale vivere non è la coerenza ma l'appartenenza a Te, come un bambino appartiene ai suoi genitori e in questo modo cresce felice.
Questo anno è stato grande perché grande è stata l'esperienza della Tua infinita misericordia che nella confessione settimanale o più volte nella settimana, diventò palpabile, visibile, riempiendomi di gioia.
Signore "Io non sono degno che Tu entri nella mia casa, ma basta una tua parola e la mia anima sarà guarita."
Per questo motivo le parole che più mi hanno commosso durante quest’anno sono state quelle del sacerdote che spesso tracciando su me il segno della croce mi diceva: "Io ti assolvo dai tuoi peccati, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, Amen."
“Te Deum laudámus: te Dóminum confitémur… In te, Dómine, sperávi: non confúndar in ætérnum”.
P. Aldo
E con questo auguro a voi tutti un santo, sereno e prospero anno nuovo, nel quale continuare insieme il nostro cammino verso Cristo.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Spirito Santo scendi..scendi su di me...con potenza ho bisogno del tuo aiuto...SIGNORE TU SAI DI CHE OSA HO BISOGNO.IN QUESTO GIORNO DI FINE ANNO.SONO MOLTO TRISTE ...IL MIO CUOR PIANGE...VIENI GESU' TI DONO LA MIA VITA..FA' CHE L'ANNO NUOVO MI PORTI ...PACE .E SERENITA' ..IN FAMIGLIA....GRAZIE..GESU'TI LODO E TI BENEDICO...
RispondiEliminache messaggio di straordinario amore e abbandono alla misericordia di DIo
RispondiEliminagrazie a Padre Aldo per questa lettera. Ci siamo allontanati da DIo, ma questa testimonianza, ci fa toccare con mano che possiamo tornare ad essere "amici" del Signore Gesù.
RispondiEliminaNel sentirsi indegni c'è una trappola che ci allontana e non ci avvicina. Gesù ci ama indegni come siamo!
Ringrazio tutti prt i loro commenti e chiedo a ognuno di pregare per le intenzioni e le necessità degli altri lettori del blog, in modo che possiamo essere una comunità in preghiera e di preghiera. Auguro ogni gioia a Rosanna per il nuovo anno.
RispondiEliminagrazie..Gianandra,i tuoi auguri mi hanno fatto piacere,se hai letto il mio commento avrai capito che sono nella prova,ho iniziato l'anno piangendo ...non so cosa ho dentro di me ...ma ho sempre voglia..di piangere....pregate per me ..che riesca a fare luce nel mio cuore.ciao .. Auguri ...a te e famiglia...il Signore vi benedica....
RispondiEliminaLe mie preghiere ci sono e, penso, anche quelle degli altri lettori..
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