Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

domenica 5 dicembre 2010

Rapporto sulla Libertà Religiosa 2010 (Interventi 56)

E' stato presentato il Rapporto 2010 sulla libertà religiosa questa una sintesi..

Sono ancora gravi le violazioni e i soprusi registrati quotidianamente in moltissimi Paesi del mondo. È questo quanto emerge dall’Edizione 2010 del Rapporto ACS sulla libertà religiosa nel mondo presentato il 23 novembre a Roma nella Conferenza Stampa alla quale sono intervenuti Mons. Sante Babolin, Presidente di Acs Italia, René Guitton, autore del libro Cristianofobia, l’ambasciatore Francesco M. Greco, Direttore Generale per la Cooperazione Culturale del Ministero per gli Affari Esteri, S.E. Monsignor Joseph Coutts, vescovo di Faisalabad, diocesi del Pakistan. «Il 70% della popolazione mondiale vive in Paesi dove ci sono restrizioni o persecuzioni a causa della religione professata», ha sottolineato padre Giulio Albanese che ha moderato la Conferenza Stampa.

Denunciare, dati alla mano, la situazione mondiale della libertà religiosa è l’obiettivo del Rapporto che, per ciascun Paese, offre anche un’approfondita analisi della situazione politica e sociale di contorno e della specifica condizione in cui si trovano le minoranze religiose. «In 550 pagine – sottolinea Camille Eid – vengono passati in rassegna 194 Paesi, da quelli che detengono il triste primato della lotta alla libertà di fede, come Arabia Saudita e Corea del Nord, fino alle persecuzioni in atto in Pakistan e Iraq. Secondo l’Acs sono una sessantina ancora oggi i Paesi nei quali si contano gravi violazioni alla libertà religiosa» (“Avvenire”, 25 novembre 2010).
Oltre a quelli già citati, i Paesi in cui si verificano le maggiori violazioni alla libertà religiosa sono Bangladesh, Egitto, India, Cina, Uzbekistan, Eritrea, Nigeria, Vietnam, Yemen.
«Difendere tutte le minoranze dagli attacchi – dichiara da parte sua René Guitton – è l’impegno che andrebbe assunto dalla comunità internazionale. È difficile fare delle stime precise ma, secondo i rapporti internazionali, si può dire che sono oltre 50 milioni i cristiani vittime di persecuzioni, e discriminazioni».
Se l’India e la Cina, per le loro proporzioni, sono i Paesi in cui si registrano più casi di aggressione e vessazione delle minoranze, al centro dei riflettori anche il Pakistan dove la situazione è estremamente delicata in particolare a causa della legge antiblasfemia che dall’’86 a oggi ha causato l’incriminazione di 993 persone con l’accusa di avere profanato il Corano o diffamato il profeta Maometto: fra queste, 479 erano musulmani, 340 ahmadi – una setta che il governo non riconosce come musulmana – 120 cristiani, 14 indù e 10 di altre religioni. Il Rapporto di ACS indica che in Europa i cattolici non sono perseguitati, pur essendo oggetto di scherno. Per ACS, la tendenza crescente alla persecuzione e alla discriminazione per la religione che si professa è dovuta sia alla radicalizzazione del mondo islamico che alla “cristianofobia”, e alla facilità con cui si ridicolizza la Chiesa in alcuni Paesi del mondo sviluppato.
Nella presentazione del Rapporto a Madrid, in Spagna, sempre il 23 novembre, Javier Menéndez Ros, direttore di ACS in Spagna, e il missionario salesiano in Pakistan Miguel Ángel Ruiz hanno citato le parole di Benedetto XVI alla vigilia della beatificazione del Cardinale John Henry Newman: «Nella nostra epoca, il prezzo da pagare per la fedeltà al Vangelo non è tanto quello di essere impiccati, affogati e squartati, ma spesso implica l’essere additati come irrilevanti, ridicolizzati o fatti segno di parodia». Lo stesso giorno a Parigi, nei locali della Conferenza dei vescovi, il presidente dell’associazione francese Marc Fromager, ha dichiarato di voler «difendere ad ogni costo la libertà di coscienza come diritto fondamentale», poiché «la libertà religiosa è la libertà delle libertà».
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2 commenti:

  1. Ernesto Galli della Loggia , un non credente ,il 4.11.2008 ,espresse il suo sbigottimento di fronte all'indifferenza "della parte esplicita -mente cristiana dell'opinione pubblica mondiale "
    in un articolo dal titolo " Le uccisioni dimenti cate - Le spalle al cristianesimo "
    Nostro Signore disse " Riconosceranno che siete miei discepoli da come vi amerete l'un l'altro "
    E allora . Come la mettiamo ? Vogliamo darci un pò tutti una svegliata non certamente nel senso di azioni vistose e tuonanti ma di reale parteci pazione collettiva di fronte alla sofferenza di questi nostri fratelli nella fede ?
    Se siamo parte del c.d." Corpo Mistico " una parte che soffre dovrebbe far soffrire tutto il Corpo . Ma è così solo a parole ?

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  2. Bella domanda! Cerchiamo di essere attenti con la testa e il cuore per tanti (troppi) ns. fratelli perseguitati per la loro fede, mentre noi qui, spesso e volentieri rinneghiamo la nostra fede per molto meno di un piatto di lenticchie...

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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