Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 9 febbraio 2011

I "diversamente credenti" e il Dio in cui credo (Articoli 35)

Ecco un interessante articolo di don Angelo Busetto tratto da la Bussola che propongo alla vostra attenzione e ai vostri commenti..

‘Diversamente credenti’. Non avevo mai sentito questa espressione, presa in prestito dal moderno linguaggio psico-medico e spuntata in bocca al direttore di un mensile cattolico. I cristiani sono così tanto ‘diversamente credenti’ che non si incontrano più in una fede comune. Mi trovo a dire davanti a una piccola platea di uditori: “Io non credo in Dio”. Non credo nel vostro Dio lontano e invisibile, unico come il dio solitario dei cieli infiniti, fabbricatore di universi che ha dimenticato la sua opera.

Il Dio in cui credo è un altro, e non è saltato fuori dal cappello della fantasia.
L’ho incontrato nel Vangelo e sperimentato nella Chiesa.
Ha il volto sincero di Gesù, volto di uomo.
Frequentandolo, guardandolo, ascoltandolo, i suoi amici si sono accorti del Dio vero.
Un Dio proteso in un incessante movimento di vita: pensante e pensato, amante e amato. Gli amici hanno visto Gesù pregare e rivolgersi intensamente al Padre, e persino patirne la lontananza nella desolazione dell’orto degli ulivi e nell’abisso della croce, chinarsi sugli uomini con potenza umile e misericordiosa; l’hanno visto avvolto dalla nube misteriosa dello Spirito Santo, risorto e in cammino verso il Padre.
Dio è un fiume che scorre, un sole che gira e illumina e riscalda, un fiore che sboccia negli splendidi colori, un bimbo che nasce, un amore senza limiti. Che cosa può produrre una goccia d’acqua che – dal cuore di questo Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo, Trinità di persone e unità di natura - scenda nel cuore di un uomo attraverso una parola, un gesto, un volto?
Chi si sente chiamare per nome si volta a guardarlo come Matteo dal banco delle tasse.
Diremo come il centurione sotto la croce: “Veramente quest’uomo è figlio di Dio”. Come Tommaso credente: “Mio Signore e Mio Dio”.
Si potrà annunciarlo a tutti come l’unico Dio che esiste, l’unico che basta alla vita. Mi sorprendo che il Dio Trinità svelato in Cristo, ai miei quattro uditori di teologia risulti così nuovo e sorprendente e provochi commozione.
Il catechismo non è più parola desueta, abolita dal vocabolario della pastorale per grandi e piccini.
La teologia non è linguaggio da iniziati che scrivono libri e organizzano convegni deserti. Una sapienza nuova e antica illumina la mente e avvolge il cuore. La vita acquista un nuovo spazio in cui muoversi e pensare, amare e inventare. Che cosa accade quando gli uomini si accorgono di Dio? Che cosa accade quando un uomo o una donna, un giovane o bambino cominciano la giornata e la vivono lasciandosi toccare e invadere dalla Sua Presenza?
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