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Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 2 febbraio 2011

Vocazioni, «il primato della vita dello spirito» (Articoli 34)

Ecco un bell'articolo di Introvigne sul sacerdozio cattolico tratto da La Bussola:

Una forte risposta a chi pensa che le vocazioni al sacerdozio nella Chiesa non ci siano più e che occorra ripensare la vita sacerdotale, magari rinunciando al celibato, è venuta da Benedetto XVI con la pubblicazione odierna di un Messaggio alla II Conferenza Continentale Latino-Americana delle Vocazioni, in corso a Cartago, in Costa Rica, formalmente datato 21 gennaio.

Il Papa ricorda che la dimensione vocazionale è costitutiva della Chiesa e occupa un posto privilegiato nel cuore del Pontefice. Si rallegra pure del fatto che in molte zone dell'America Latina i dati sulle vocazioni sacerdotali sono molto migliori che altrove.
Il cuore del Messaggio è il legame che Benedetto XVI stabilisce fra vocazioni e vita spirituale. «Tra i molti aspetti - spiega il Papa - che si potrebbero considerare per promuovere le vocazioni, vorrei segnalare l'importanza della cura della vita spirituale». Contrariamente a quanto molti pensano, «la vocazione non è frutto di alcun progetto umano o abile strategia organizzativa».
Certamente i progetti e le strategie non sono inutili, ma «nella sua realtà più profonda la vocazione è un dono di Dio, un'iniziativa misteriosa e ineffabile del Signore che entra nella vita di una persona catturandola con la bellezza del suo amore e suscitando di conseguenza una consegna di se stesso totale e definitiva a questo amore divino».
Ben venga dunque la cosiddetta «programmazione pastorale», ma purché si tenga sempre presente «il primato della vita dello spirito». L'esperienza insegna che dove nelle famiglie si coltiva ancora la vita spirituale, lì non esiste crisi delle vocazioni. Nelle famiglie «è necessario offrire alle giovani generazioni la possibilità di aprire i cuori a una realtà più grande: a Cristo, l'unico che può dare significato e pienezza alle loro vite».
L'ostacolo alle vocazioni, afferma Benedetto XVI, è il diffuso senso di «autosufficienza» che può essere vinto solo attraverso la vita spirituale ordinata, che insegna fin dalla più giovane età a «identificarsi sempre di più con la volontà di Dio».
Come spesso avviene, il Papa vola più alto rispetto a tante spiegazioni meramente sociologiche, e tuttavia tiene conto della sociologia.
Questa mostra in effetti che le vocazioni dipendono dalla complessiva tenuta del tessuto sociale e dal «tono» spirituale delle diocesi e degli ordini religiosi.
Sono questi, alla fine, gli elementi più importanti per rispondere alla crisi delle vocazioni. Il dato statistico dimostra che il celibato non c'entra. Dove il tessuto sociale è sfasciato e la vita spirituale langue si trovano con grande difficoltà anche i pastori anglicani o luterani, che pure possono sposarsi.
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1 commento:

  1. O Maria Madre del mondo,illumina il viaggio dei Sacerdoti, illumina il cammino di coloro che scegliendo di prestare servizio a Cristo,scelgono di sacrificare la propria vita per il bisogno degli altri..fa o Santa Mamma che tutti i Sacerdoti possano leggere nei loro cuori, per aiutare i cuori degli altri, fa che la loro sapienza venga messa a frutto di chi non conosce...fa che il loro totale amore per Cristo possa far crescere amore in chi Cristo non lo conosce..e aiuta il loro operato di chi in terre lontane, si mettono a servizio delle anime più indifese...o Mamma aiuta tutti i sacerdoti del mondo affinchè portino la loro missione a termine guidati da quell'amore che ricevono nel momento della promessa e devozione..Grazie Madre di Cristo, Madre meravigliosa della Chiesa....

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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