Il post precedente ha suscitato ben due interventi di Nicola che sembra più preoccupato di demonizzare gli Usa che non di cogliere cosa costituisce la stoffa di un popolo. Intendiamoci, stimo molto Nicola, un giovane romano di sincera e cristallina fede che oserei definire (ma lo dico nel senso più puro e sincero possibile) "duro e puro" e nulla di quanto dico su di lui vuole suonare come critica o biasimo. La sua giovane età lo rende parimenti convinto che comunismo e liberismo sono due specie di demoni da contrastare sempre e comunque. Sul primo sono assolutamente d'accordo, sul secondo qualche ho qualche (piccola) perplessità.
Ma non è questo il punto che mi interessa.
E' possibile, se non probabile, che i soldati, tutti quelli morti nell'attentato e quelli che continuano la loro difficile missione siano meglio di chi li comanda in quanto (come ha detto la vedova Coletta) partecipano a missioni così rischiose spinti da ideali molto più alti rispetto a quello che anche molti dei nostri politici.
E questo ci porta un po' più vicino al punto: la stoffa di un popolo. Un popolo fatto di persone, di gente che quotidianamente vive la sua vita, il suo lavoro, spesso sopita sotto la fastidiosa cultura consumista e da reality, ma che è ancora (per fortuna) capace di destarsi e alzare lo sguardo in circostanze come questa.
Il punto non è se Bush aveva ragione o torto, se gli americani siano bravi o cattivi o se i palestinesi vittime o carnefici... il punto è come io, tu, ciascuno di noi viviamo la nostra vita, a chi rispondiamo nelle cose che facciamo, se seguiamo noi stessi e il nostro istinto oppure Cristo. Il punto non è puntare il dito su tutto il male del mondo lamentandosene restando però tutto sommato inerti, ma è fare il cristianesimo, è seguire Gesù !
E di conseguenza annunciare sempre e comunque un positivo più che scandalizzarsi di un male.
Personalmente provo a fare questo, nel mio piccolo e con i miei limiti. E anche le volte che ho presentato un "male" come nel caso del bimbo inglese prematuro lasciato morire dai medici per un cavillo di legge è comunqe per destare le coscienze.
Il male del mondo non lo vince la nostra bravura (che probabilmente manco esiste) ma la misericordia di Dio ed è di quella che ci dobbiamo ammantare, essa è la nostra forza e costituisce il tessuto di un popolo.
Un popolo nasce quando persone si trovano insieme ed insieme riconoscono un Altro che li fa e li ama e che creano ambiti di vita umana vera, così come è accaduto nel medioevo dove civiltà e cultura sono risorte grazie al lavoro, la vita e la testimonianza di uomini e donne di fede.
Questa è la stoffa che costituisce un popolo.
Ogni forma politica è sicuramente limitata e perfettibile e destinata comunque ad essere sostituita da qualche altra, ma è molto più interessante ed utile aprire il proprio cuore e la propria mente a Cristo e tentare di costruire qualcosa di vero, che rovinarsi fegato e cervello nello sfiscerare i limiti altrui (ignorando generalmente i propri).
Mi auguro di aver espresso in modo comprensibile quanto mi ha suscitato il doppio intervento dell'amico Nicola, ma temendo di aver complicato il semplice resto disponibile a ogni segnalazione di chi legge.
Concludo ringraziando Marina per il suo commento centrato e intelligente come suo solito.
-
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Ti ringrazio per la stima, ma l'articolo che hai postato tra le altre cose elogiava l'impegno dell'Italia in queste c.d. "missioni di pace". Nelle mie critiche mi riferivo a questo e non al concetto della stoffa di un popolo. Inoltre, il mio intervento non è volto a demonizzare gli Usa, nè a presentare i fondamentalismi religiosi come buoni. Tuttavia, prendere per buono tutto quello che ci dicono, credo sia un atto di ingenuità e come cristiano, cercando di informarmi e conoscere meglio il mondo nel quale vivo, sono portato a denunciare le sozzure e i sopprusi che sono compiuti davanti ai nostri occhi, per lo più quelli coperti da un velo di menzogna senza limiti. E il Medio Oriente è una fucina di menzogne, a partire dal conflitto Israelo-palestinese, per poi passare alla guerra all'Iraq e all'impegno in Afghanistan. Menzogne ripetute dai giornali e dai nostri politici. Perchè non si discutere senza essere tacciati di antiamericanismo sulla nostra presenza in questi Paesi?
RispondiEliminaPer quanto riguarda comunismo e liberismo: si secondo me, come tutti gli "ismi" sono da condannare, come ecologismo, laicismo, ecc. perchè assolutizzazioni di concetti di per sè buoni (la protezione dell'ambiente o la laicità dello Stato), che finiscono per trasformarsi in ideologie.
E' comunque un piacere "discutere" con te, con voi; come sempre è un arricchimento.
Un caro saluto
Caro Gianandrea, ti ringrazio per aver apprezzato il mio intervento e per essere riuscito molto meglio di me a spiegare all'amico Nicola il senso del nostro essere POPOLO fatto di una stoffa tessuta principalmente con l'amore di Dio che suscita nei cuori umani grandi sentimenti di solidarietà.
RispondiEliminaUn caro saluto!!!