Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

venerdì 6 novembre 2009

Contributi 182 - Così cancellano la nostra cultura

riporto quanto dice Antonio Socci su Libero che ci aiuta a capire quanto dobbiamo alla cultura cattolica:

Gesù è stato giudicato - duemila anni fa - dalle varie magistrature del suotempo. E sappiamo cosa decise la "giustizia" di allora. Oggi la Corte europea di Strasburgo ha emesso una sentenza secondo cui lasciare esposta nelle scuole la raffigurazione di quell'Innocente massacrato dalla"giustizia umana" viola la libertà religiosa.
È stato notato che semmai il crocifisso ricorda a tutti che cosa è la giustizia umana e cosa è il potere ed è quindi un grande simbolo di laicità (sì, proprio laicità) e di libertà (viene da chiedersi se gli antichi giudici di Gesù sarebbero contenti o scontenti che una sentenza di oggi cancelli l'immagine di quel loro "errore giudiziario" o meglio di quella loro orrenda ingiustizia) .
Ma discutiamo pacatamente le ragioni della sentenza di oggi: il crocifisso nelle aule, dicono i giudici, costituisce "una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni" e una violazione alla "libertà di religione degli alunni".
Per quanto riguarda la prima ragione obietto che quel diritto dei genitori è piuttosto leso da legislazioni stataliste che non riconoscono la libertà di educazione e che magari usano la scuola pubblica per indottrinamenti ideologici.
La seconda ragione è ancor più assurda. Il crocifisso sul muro non impone niente a nessuno, ma è il simbolo della nostra storia.
Una sentenza simile va bocciata anzitutto per mancanza di senso storico, cioè di consapevolezza culturale, questione dirimente visto che si parla di scuole.
Pare ignara di cosa sia la storia e la cultura del nostro popolo.
Per coerenza i giudici dovrebbero far cancellare anche le feste scolastiche di Natale (due settimane) e di Pasqua (una settimana), perché violerebbero la libertà religiosa. Stando a questa sentenza, l'esistenza stessa della nostra tradizione bimillenaria e la fede del nostro popolo (che al 90 per cento sceglie volontariamente l'ora di religione cattolica) sono di per sé un "attentato"alla libertà altrui.
I giudici di Strasburgo dovrebbero esigere la cancellazione dai programmi scolastici di gran parte della storia dell'arte e dell'architettura, di fondamenti della letteratura come Dante (su cui per altro si basa la lingua italiana: cancellata anche questa?) o Manzoni, di gran parte del programma di storia, di interi repertori di musica classica e di tanta parte del programma di filosofia.
Infatti tutta la nostra cultura è così intrisa di cristianesimo che doverla studiare a scuola dovrebbe essere considerato - stando a quei giudici - un attentato alla libertà religiosa.
In lingua ebraica le lettere della parola"italia" significano "isola della rugiada divina": vogliamo cancellare anche il nome della nostra patria per non offendere gli atei?
E l'Inno nazionaleche richiama a Dio? Perfino lo stradario delle nostre città (Piazza del Duomo, via San Giacomo, piazza San Francesco) va stravolto?
Addirittura l'aspetto (che tanto amiamo) delle vigne e delle colline umbre e toscane -come spiegava Franco Rodano- è dovuto alla storia cristiana e ad un certo senso cattolico del lavoro della terra: vogliamo cancellare anche quelle?
Ma non solo.
Come suggerisce Alfredo Mantovano, "se un crocifisso inun'aula di scuola è causa di turbamento e di discriminazione, ancora di più il Duomo che "incombe"su Milano o la Santa Casa di Loreto, che tutti vedono dall'autostrada Bologna-Taranto: la Corte europea dei diritti dell'uomo disporrà l'abbattimento di entrambi? ".
Signori giudici, si deve disporre un vasto piano di demolizioni, di cui per altro dovrebbero far parte pure gli ospedali e le università (a cominciare da quella di Oxford) per lo più nati proprio dal seno della Chiesa?
Infine (spazzata via la Magna Charta, san Tommaso e la grande Scuola di Salamanca) si dovrebbero demolire pure la democrazia e gli stessi diritti dell'uomo (a cominciare dalla Corte di Strasburgo) letteralmente partoriti e legittimati (con il diritto internazionale) dal pensiero teologico cattolico e dalla storia cristiana?
La stessa Costituzione italiana - fondata sulle nozioni di "persona umana" edi "corpi intermedi" (le comunità che stanno fra individui e Stato) - è intrisa di pensiero cattolico. Cancelliamo anche quella come un attentato alla libertà di chi non è cattolico?
E l'Europa?
L'esistenza stessa dell'Europa si deve alla storia cristiana, se non altro perché senza il Papa e i re cristiani prima sui Pirenei, poi a Lepanto e a Vienna, l'Europa sarebbe stata spazzata via diventando un califfato islamico.
Direte che esagero a legare al crocifisso tutto questo.
Ma c'è una controprova storica.
Infatti sono stati i due mostri del Novecento -nazismo e comunismo- a tentare anzitutto di spazzare via i crocifissi dalle aule scolastiche e dalla storia europea.
Odiavano l'innocente Figlio di Dio massacrato sulla croce, furono sanguinari persecutori della Chiesa e del popolo ebraico (i due popoli di Gesù) che martirizzarono in ogni modo e furono nemici assoluti (e devastatori) della democrazia e dei diritti dell'uomo (oltreché della cultura cristiana dell'Europa e della civiltà).
Il nazismo appena salito al potere scatenò la cosiddetta "guerra deicrocifissi" con la quale tentò di far togliere dalle mura delle scuole germaniche l'immagine di Gesù crocifisso. Non sopportavano quell'ebreo, ilfiglio di Maria, e volevano soppiantare la croce del Figlio di Dio, con quella uncinata, il simbolo esoterico dei loro dèi del sangue e della forza.
Lo stesso fece il comunismo che tentò di sradicare Cristo dalla storia stessa.
Se le moderne istituzioni democratiche europee si fondano sulla sconfitta dei totalitarismi del Novecento, non spetterebbe anche alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo considerare che la tragedia delNovecento è stata provocata da ideologie che odiavano il crocifisso (e tentarono di sradicarlo) e che i loro milioni di vittime si ritrovano significate proprio dal Crocifisso?
Non a caso è stata una scrittrice ebrea, Natalia Ginzburg, a prendere le difese del crocifisso quando -negli anni Ottanta - vi fu un altro tentativo di cancellarlo dalle aule: "Non togliete quel crocifisso" fu il titolo delsuo articolo. Scriveva: "il crocifisso non genera nessuna discriminazione.Tace. È l'immagine della rivoluzione cristiana, che ha sparso per il mondo l'idea dell'uguaglianza fra gli uomini fino allora assente. La rivoluzione cristiana ha cambiato il mondo. Vogliamo forse negare che ha cambiato il mondo? (...) Dicono che da un crocifisso appeso al muro, in classe, possono sentirsi offesi gli scolariebrei. Perché mai dovrebbero sentirsene offesi gli ebrei? Cristo non era forse un ebreo e un perseguitato, e non è forse morto nel martirio, come è accaduto a milioni di ebrei nei lager? Il crocifisso è il segno del dolore umano".
La Ginzburg proseguiva: "Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo(...) prima di Cristo nessuno aveva mai detto che gli uomini sono uguali e fratelli tutti, ricchi e poveri, credenti e non credenti, ebrei e non ebrei e neri e bianchi, e nessuno prima di lui aveva detto che nel centro della nostra esistenza dobbiamo situare la solidarietà fra gli uomini... A me sembra un bene che i ragazzi, i bambini, lo sappiano fin dai banchi della scuola".
Con tutto il rispetto auspichiamo che pure i giudici lo apprendano.
"Il crocifisso fa parte della storia del mondo", scrive la Ginzburg.
Infine il crocifisso è il più grande esorcismo contro il Male. Infatti non è il crocifisso ad aver bisogno di stare sui nostri muri, ma il contrario.
Come dice un verso di una canzone di Gianna Nannini: "Questi muri appesi ai crocifissi(. ..)".
Letteralmente crolla tutto senza di lui, tutti noi siamo in pericolo.
Per questo potranno cancellarlo dai muri e alla fine - come accade in Arabia Saudita - potranno proibirci anche di portarne il simbolo al collo, ma nessuno può impedirci di portarlo nel cuore. E questa è la scelta intima di ognuno.
La più importante.

2 commenti:

  1. Il Signore ci esorta a mettere impegno nelle cose dello spirito,così come lo mettiamo in quelle della terra;di applicarci per seguire la parola di Dio,di imitare la vita di Cristo,e di portare ai fratelli con esempi di vita e di preghiera ,la testimonianza di quello che la fede può portare,dei doni e delle grazie ricevuti.
    Siamo coerenti con quello che diciamo nella nostra vita?Sappiamo aiutare i fratelli?Sappiamo perdonare?preghiamo con fede?Viviamo con amore?O siaamo solo bravi a parole?....
    Dio sara' il nostro giudice,e come giudicheremo saremo giudicati,forse è il caso che cominciamo a pensarci seriamente...scendiamo dal pulpito dove tutti ci possono vedere e scendiamo nelle profondita' del nostro cuore:Signore aprici gli occhi e le orecchie ,facci capire se e dove sbagliamo,ti chiediamo perdono,se non siamo perfetti,ma continueremo a provare.....
    Questa è la mia riflessione al vangelo di oggi,ecco abbiano un'occasione per dimostrare a noi stessi e a dio quanto e come siamo cristiani!

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  2. La cara amica Lella ha ragione! Ci sentiamo tutti indignati perchè vogliono togliere il crocifisso dalle aule delle scuole quando è da un bel pezzo che è stato tolto dal cuore di tanta gente, soprattutto da quello di genitori che hanno smesso di educare i loro figli alla fede. Ciò che è emerso dalla sentenza di Strasburgo non è altro che la conseguenza dello stile di vita che conduciamo tutti: uno stile pochissimo in linea con il Vangelo. Se non siamo noi a dimostrare che il sacrificio di Gesù sulla croce è qualcosa che dà vero senso alla nostra vita, come possiamo pretendere che altri lo rispettino e lo accolgano? Forse questa sentenza non è arrivata per caso! Forse il Signore l'ha permesdsa per costringere noi cristiani a rivedere un pò tutta la nostra vita che senza Colui che ha sacrificato se stesso salendo sulla croce, perde il suo vero valore e il suo significato più profondo.

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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