Soile Lautsi: ricordiamoci di questo nome, da segnare sul libro grigio dove abbiamo già segnato quello di Beppino Englaro.
La signora è italiana ma il nome tradisce una diversa origine, infatti è finlandese. Intendiamoci non ho nulla contro i finnici e non ho fatto la specifica sulla nazionalità se non per un dovere di precisione.
Questa signora è colei che nel 2002 ha chiesto all'istituto statale Vittorino da Feltre di Abano Terme (Padova), frequentato dai suoi due figli, di togliere i crocefissi dalle aule. A nulla in passato erano valsi i suoi ricorsi davanti ai tribunali in Italia. Ora i giudici di Strasburgo le hanno dato ragione.
E' in atto da diverso tempo un attacco frontale alla fede cristiana in nome di una tolleranza generica e astratta che rinnegando la tradizione in cui è nata mette a rischio la sua sopravvivenza.
Che l'Europa sia nata dal cristianesimo è un dato storico che è difficile negare se non coprendosi gli occhi e turandosi le orecchie. La nostra cultura è fortemente impregnata di cristianesimo anche se da 220 anni in qua sta cercando di allontanarsi dalla culla in cui è nata, dagli ambiti in cui è cresciuta e dalla civiltà che ha costruito.
Si vuole ignorare la propria identità (l'europa o è cristiana o non è !) in nome di una tolleranza e di un'accoglienza male intesi.
Si incontra un'altra civiltà solo in quanto si vive e si incarna la propria, io posso incontrare realmente un mussulmano, un buddista, un ebreo o una persona di qualunque altra religione solo se vivo la mia fede.
Rinnegare od obliterare la propria identità "per non offendere chi la pensa diversamente" è una profonda sciocchezza, il nulla che si vuole affermare, un panteismo vuoto di qualsiasi contenuto non è in grado di incontrare nessuno.
C'è da domandarsi cosa abbiamo di veramente caro nella nostra vita, per la nostra vita.
Cristo è realmente qualcuno per cui vogliamo spendere la nostra vita ?
Siamo disposti ad affermare il nostro amore a Lui a costo dell'impolarità ?
Ma in più: crediamo che Cristo sia realmente e concretamente la nostra salvezza ?
Che in Lui abiti la pienezza della divinità ?
Fino a che punto siamo disposti ad esporci per Lui ?
Un'amica in un suo commento ha detto propongo ai cristiani offesi da tale decisione una sana e Santa campagna contro la sentenza della Corte di Strasburgo: iniziamo la nostra giornata con il segno della croce e concludiamola allo stesso modo. E facciamo lo stesso gesto anche prima dei pasti principali - anche se siamo in pizzeria o a casa di amici - in ringraziamento della Provvidenza di Dio e per testimoniare il nostro amore per Cristo!
Invito tutti a lasciare un commento, un'opinione concorde o discorde ma comunque motivata su questo.
Non possiamo lasciare che questo passi sopra le nostre teste come se non ci riguardasse. E riprendiamo ad essere cristiani a pieno titolo e, come i nostri antenati, ri-costruire lentamente giorno dopo giorno dalle ceneri di una civiltà (per loro era la caduta dell'impero romano, per noi l'attuale decadimento) un'altra civiltà che ha saputo trasformare le rovine in cattedrali.
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RispondiEliminaIo concordo pienamente con la proposta di farsi spesso il "segno della croce" durante la nostra giornata, anche in pubblico; è il primo segno della nostra appartenenza a Gesù morto e risorto per noi.
RispondiEliminaAderisco all'iniziativa di farsi spesso il segno della croce: Nel nome del PADRE CREATORE, del FIGLIO REDENTORE, dello SPIRITO SANTO SANTIFICATORE.
RispondiEliminaIn quel legno appeso alla parete non c'è solo l'uomo Gesù ma è presente tutta la TRINITA'...ci abbiamo mai pensato?