Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

martedì 10 maggio 2011

Lettera di Padre Aldo 1/5/2011 (Interventi 89)

Partita dal Paraguay, e giunta a me grazie all'affettuosa attenzione di un'amica, vi propongo questa nuova toccante lettere di Padre Aldo Trento:

Cari amici, gli apostoli si riempirono di allegria nel vedere Gesù. La gioia, la letizia cristiana, quindi, consiste solo nel vedere, nel toccare Gesù. Perciò, la nostra mancanza di letizia, non é mai dovuta al dolore, qualunque sia, o alle circostanze avverse. Già i Vangeli di questi giorni ci hanno parlato anche della mancanza di letizia degli Apostoli, una mancanza dovuta al fatto che lo avevano confuso con un fantasma, con una immaginazione e il fantasma, l´immaginazione che è la negazione della realtà genera solo paura, angoscia, depressione. In fondo la depressione è la vita, assente della realtà e determinata per i fantasmi, le fantasie. Per questo in un’apparizione Gesù dice: “Guardate sono Io, un fantasma non ha carne ne ossa” e mostra le sue piaghe e mangia con loro.

Cosi quella mattina nel lago di Tiberiade appare ancora Gesù risorto e gli apostoli si spaventano pensando di vedere un fantasma. Quanto è terribile la fantasia, il non vedere la realtà. Pero Giovanni, l´amico prediletto di Gesù interviene prontamente e dice: “Ë il Signore”.
Pietro, come svegliato dal suo letargo, all´udire “Ë il Signore” si butta in mare e nuotando raggiunge la riva e abbraccia Gesù. In questi giorni ho toccato con mano la bellezza di questi fatti. Ho conosciuto dei momenti duri in cui la paura è entrata in me e con Paolino abbiamo avvertito subito un bisogno di correre a S. Paolo dagli amici Marcos, Cleuza, Julián, perché, come Giovanni, ci dicessero: “Ë il Signore”.
Abbiamo lasciato la parrocchia la sera di Pasqua e come quei due di Emmaus siamo corsi a S. Paolo e abbiamo visto il Signore, cosicché il giorno dopo siamo tornati a casa con il cuore lieto.
I fatti accaduti erano stati dolorosi: MIlagro, una nostra figlia della Casetta di Belén, morta con un solo anno di età e consegnatami in braccio dall´ospedale pubblico avvolta in uno straccio, il dolore dei fratellini nel vederla morta (leggete su Tempi il fatto); la morte di uno dei miei primi giessini, da tempo ospite nella nostra clinica e con una vita alle spalle di droga, alcol e di strada; la morte di Maria Vittoria con 22 anni di età, bellissima ragazza con una figlia di due anni, consumata da un cancro; larrivo nella nuova casa di accoglienza per bambine violentate e incinte: dapprima (non dico i nomi se non sostituendoli) Maria, una ragazzina di 15 anni di una favelas, e sembra che abbia 12 anni.
Ha avuto una bellissima bambina, nonostante che dall’età di 9 anni consumasse ogni tipo di droga e durante la gravidanza, il CRAK. La bimba è solo un miracolo del Signore.
Josefina di 17 anni, una vita piena di violenza, ha dato alla luce una settimina che ora ha compiuto un mese; Larissa di 15 anni, una vita di sofferenze è incinta al settimo mese. Maria, una bambina di 12 anni che è all´ottavo mese. Sono solo alcuni degli ultimi avvenimenti.
Allora capite il perché dell´urgenza di vedere gli amici, cioè coloro che t’indicano con chiarezza: “Ë il Signore”. Ed è questa certezza, in questo mare di dolore, che rende lieto il cuore perché con degli amici così non c´è momento che uno non possa rallegrarsi nel vedere il Signore risorto.
L'allegria è un luogo, non una emozione o un sentimento. La gioia è un luogo dove è presente, evidente il carisma. Non basta che sia un luogo, ma è necessario che sia presente il carisma.
Per questo tante compagnie non ci dicono nulla, perché non vivono quell´appartenenza al carisma, non seguono Carrón, non guardano, dove guarda lui, non si lasciano provocare dall´esperienza che lui vive, della libertà che lui ci testimonia.
E queste compagnie non sole non ci aiutano ma fanno solo danni, come spesso documentato, anche in che pretende aiutare un´opera.
Senza questa posizione che ci definisce, saremmo tristi, vittime dei nostri fantasmi che poi diventano pretese, su tutto, veramente la letizia è un luogo in cui è presente, vibrante il carisma.
Ed è veramente commovente vedere che la compagnia di Marcos, Cleuza, Julián de La Morena, Bracco è la vittoria di Cristo oggi, per cui anche le opere camminano nella gratuità e ci permettono di vivere sempre più con chiarezza ciò che deriva da Lui.
Amici, solo così si può stare davanti alla morte con il cuore lieto, anche se é un tuo figlio, come Milagro, ad essermi tolto; solo così si può stare davanti a queste bambine mamme, frutto della violenza, con gratuità, rispetto e discrezione, amandole perché vedi in loro la passione e risurrezione di Cristo.


Con affetto, p. Aldo
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