Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

mercoledì 4 maggio 2011

Pregare è un'arte che si impara da Gesù (Contributi 463)

ROMA, mercoledì, 4 maggio 2011 (ZENIT.org).
La preghiera consiste nel parlare con Dio ed è un’arte da apprendere da Gesù stesso. E' quanto ha detto questo mercoledì, in piazza San Pietro, Benedetto XVI nell'inaugurare il nuovo ciclo di catechesi per l’Udienza generale.

“Signore, insegnaci a pregare”: citando questo versetto del Vangelo di Luca (11, 1) il Papa ha voluto introdurre questo nuovo percorso di riflessione che attinge alla Sacra Scrittura e alla grande tradizione dei Padri, dei maestri di spiritualità e della liturgia per proporre ai credenti una sorta di “Scuola della preghiera”.
La prima lezione, ha spiegato il Pontefice, ci viene dal Signore attraverso il suo esempio. I Vangeli ci descrivono, infatti, “Gesù in dialogo intimo e costante con il Padre: è una comunione profonda di colui che è venuto nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre che lo ha inviato per la salvezza dell’uomo”.
Benedetto XVI ha poi proposto ai fedeli alcuni esempi di preghiera presenti nelle antiche culture. A questo proposito ha iniziato dall’antico Egitto e dalla Mesopotamia, soffermandosi poi sulla religione pagana dell’antica Grecia, in particolare su quei “capolavori eccelsi della letteratura di tutti i tempi che sono le tragedie greche”, nelle quali sono contenute preghiere che esprimono “il desiderio di conoscere Dio e di adorare la sua maestà”.
Il Papa ha quindi proposto dei testi risalenti all’impero romano, dove “nacque e si diffuse in gran parte il cristianesimo delle origini”: da Le metamorfosi di Apuleio ai Ricordi dell’imperatore filosofo Marco Aurelio.
In questo modo ha voluto dimostrare che il desiderio di pregare è innato nel cuore di ogni uomo e che nasce dalla “consapevolezza che l’essere umano ha della sua condizione di creatura e della sua dipendenza da un Altro a lui superiore e fonte di ogni bene”.
L’uomo di tutti i tempi – ha proseguito – “prega perché non può fare a meno di chiedersi quale sia il senso della sua esistenza, che rimane oscuro e sconfortante, se non viene messo in rapporto con il mistero di Dio e del suo disegno sul mondo”.
“In ogni preghiera, infatti, si esprime sempre la verità della creatura umana, che da una parte sperimenta debolezza e indigenza, e perciò chiede aiuto al Cielo, e dall’altra è dotata di una straordinaria dignità, perché, preparandosi ad accogliere la Rivelazione divina, si scopre capace di entrare in comunione con Dio”.
Tuttavia, ha continuato, le religioni pagane rimangono un’invocazione che dalla terra attende una parola dal Cielo.
Mentre è in Gesù, ha concluso il Papa, che “l’uomo diventa capace di accostarsi a Dio con la profondità e l’intimità del rapporto di paternità e di figliolanza”. Ed è Gesù che, nella preghiera, offre la “possibilità di un rapporto più profondo con il Padre Celeste”.
Dopo la catechesi, al momento dei saluti finali, rivolgendosi ai pellegrini di lingua polacca il Pontefice ha ricordato con gioia la Beatificazione di Giovanni Paolo II del primo maggio: “Il suo affidarsi alla Madre di Dio, contenuto nell’invocazione 'Totus Tuus' sia un incoraggiamento per ognuno di voi e per tutto il popolo polacco, per il quale Maria è Regina”.
---------

Nessun commento:

Posta un commento

Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

Lista blog cattolici

LOGO DEL BLOG

LOGO DEL BLOG
inserisci il logo del blog sul tuo blog (anche ridimensionandolo)