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Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 30 agosto 2012

Di fronte al potere, la Verità è Verità. Non ci sono compromessi (Contributi 722)

Un articolo di Benedetta Frigerio da Tempi, riprende l'udienza papale del 29 agosto: 

Oggi ricorre il martirio di san Giovanni Battista. Ed è su di lui che papa Benedetto XVI oggi ha fatto la sua catechesi pubblica, per dire che al pari del santo i cristiani non devono indietreggiare di fronte al potere, ma testimoniare la verità senza compromessi: «La verità è la verità. Non ci sono compromessi», ha detto il Santo Padre. 
Un richiamo attuale quello che Benedetto XVI fa al suo gregge, spesso tentato di tacere la verità in un mondo che la rifiuta come una violenza. Il Battista, ha ricordato il Pontefice, «diede la sua vita, anche se non gli fu ingiunto di rinnegare Gesù Cristo, gli fu ingiunto solo di tacere la verità». 
Perché non tacendo «la verità così morì per Cristo che è la Verità». 
Testimoniando «la sua fedeltà ai comandamenti di Dio, senza cedere o indietreggiare, compiendo fino in fondo la sua missione». 
Il Battista, infatti, morì non perché parlava di Cristo, ma perché biasimava la condotta degli uomini che avevano preso vie fuorvianti. 
Così ebbe il coraggio di sfidare anche il potere condannando apertamente la condotta di re Erode Antipa, che aveva una relazione incestuosa con sua cognata Erodiade. E continua il Papa, «per l’amore alla verità, non scese a compromessi e non ebbe timore di rivolgere parole forti a chi aveva smarrito la strada di Dio». Per questo è necessario «celebrare il martirio di san Giovanni Battista», che «ricorda anche a noi, cristiani di questo nostro tempo, che non si può scendere a compromessi con l’amore a Cristo, con la sua Parola, con la Verità. La Verità è Verità, non ci sono compromessi». E questo vale ogni giorno perché, ha sottolineato il Pontefice, «la vita cristiana esige, per così dire, il “martirio” della fedeltà quotidiana al Vangelo, il coraggio cioè di lasciare che Cristo cresca in noi e sia Cristo ad orientare il nostro pensiero e le nostre azioni». 
Da dove nasce tanta forza di fonte al rifiuto del potere? 
«Noi – ha detto il Santo Padre – vediamo questa grande figura, questa forza nella passione, nella resistenza contro i potenti». E «domandiamo: da dove nasce questa vita, questa interiorità così forte, così retta, così coerente, spesa in modo così totale per Dio e preparare la strada a Gesù? 
La risposta è semplice: dal rapporto con Dio, dalla preghiera, che è il filo conduttore di tutta la sua esistenza». Questa posizione, come per il Battista, può essere testimoniata «nella nostra vita solo se è solido il rapporto con Dio». 
Quindi, ha concluso Benedetto XVI, «la preghiera non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche a quelle apostoliche, ma è esattamente il contrario: solo se se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, superare le difficoltà e testimoniarlo con coraggio».
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