Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

domenica 5 agosto 2012

Stava la Madre sotto la Croce (Contributi 701)

Undicesima riflessione di Padre Scozzaro su Maria: 


Il Venerdì Santo, il giorno dell’uccisione del Figlio di Dio e di Maria, sotto la Croce troviamo Maria, e lì il Figlio, La fa Madre di tutti noi suoi figli. 
Non era presente quando il Divin Figlio risuscitava morti, sanava lebbrosi, miracolava storpi, ciechi, malati, o quando cacciava i diavoli dagli indemoniati; no, Maria in quelle occasioni non si mostrava, perché la Gloria doveva andare tutta a Gesù Cristo, il Messia. 
Al momento della crocifissione, quando anche i miracolati si sono rivoltati contro Gesù, ed è abbandonato anche dai suoi Apostoli, l’Addolorata esce dal “nido” d’amore divino, per partecipare alla terribile Morte di Gesù. 
E’ la Corredentrice del genere umano, doveva anche Lei stare sul Calvario, per iniziare a morire, di una morte molto più penosa di quella istantanea: è il martirio spirituale. Maria si mostra pubblicamente accanto a Gesù come vera Corredentrice e vera Mediatrice, solo all'inizio e alla fine della vita pubblica del Figlio, come ad iniziare e suggellare l'opera del Figlio: a Cana e sul Calvario. 
La vita pubblica di Gesù è racchiusa dalla presenza di Maria. Due momenti in cui Ella agisce come Compagna del Redentore. A Cana ottiene da Gesù il primo miracolo, manifestando la Volontà di Dio, che vuole far passare tutte le Grazie dalle mani di Maria. Sul Calvario, Maria è lì come Vittima unita al Figlio, Vittima per la redenzione di tutta l'umanità. Non si fa vedere Maria dagli altri, nei momenti di Gloria del Figlio, ma rimane accanto a Lui sul Calvario, quando il Figlio è accusato di essere un malfattore, pazzo, indemoniato e bestemmiatore (cf Mt 26,65). 
Maria è lì, la Pietà che patisce. Maria è stata Cooperatrice del Redentore, Corredentrice, Compagna inseparabile nelle gioie e nei dolori di Gesù. 
Ha condiviso tutto con Gesù, anche il calice amaro della sofferenza, accettato, o meglio, voluto da Gesù per la Redenzione di tutti noi. La forte Fanciulla di Nazareth, sotto la Croce è rivestita dell’armatura della fortezza, e da Maria ciascuno riceva l’armatura perché nella battaglia che ha iniziato, trionfi. “Ciascuno impari da Lei -scriveva San Francesco Antonio Fasani- l’umiltà per combattere la superbia, la pazienza per frenare i flutti delle tribolazioni, la mansuetudine per reprimere l’ira, la modestia per non vantarsi delle proprie azioni, la povertà volontaria per allontanare l’avarizia, la castità per tenersi lontani dalla libidine, l’astinenza per frenare la gola. 
Da Maria apprenda la carità per sconfiggere l’invidia, il fervore della devozione per annientare l’accidia, la prudenza per non agire stoltamente, la giustizia per non negare quel che spetta a ciascuno, la fortezza per non essere pusillanime, la temperanza per non eccedere, ma mantenersi a freno. 
Da Maria apprenda la fede, per credere senza titubanza tutto ciò che si deve credere, la fiducia della speranza per non disperare nella salvezza, la carità e l’amore di Dio per amare sopra ogni cosa, in tutto e per tutto lo stesso Dio”.
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