Un libro di Padre Aldo Trento (di cui più di una volta questo blog ha pubblicato bellissime testimonianze) che racconta la sua esperienza missionaria in Paraguay. La presentazione è tratta da Tempi
Sta per uscire in libreria un libro che racconta di come in Paraguay un indomito missionario italiano abbia recuperato l’esperienza delle antiche reducciónes, dando vita a una nuova, prospera comunità cristiana.
Ma la forza di questo racconto e di questa esperienza sta nel fatto che padre Aldo Trento – questo il nome del missionario, che chi conosce da vicino non esita ad associare per carità e dedizione alla figura dolcissima e generosa di Madre Teresa – dando conto del quotidiano servizio agli ultimi delle favelas di Asunción, con particolare attenzione ai malati terminali, guarda ogni giorno la morte in faccia, ma sempre con la speranza che genera l’amore di chi svolge questo tipo di servizio. Raccontando della morte in presa diretta, svelandone il lato naturale e umano, si fa qui «cultura della vita», con ragionamenti essenziali, ma efficaci, e puntuali rimandi alle riflessioni filosofiche e ai fondamenti della fede, con grande ricchezza di esempi evangelici.
E il lettore, pagina dopo pagina, assisterà a un continuo miracolo, che non sta nella guarigione fisica dei malati assistiti nella Clinica della Provvidenza, ma nella Pace con cui queste persone, anche quelle che per tutta la vita sono state lontane da Dio e dai Sacramenti, affrontano il passaggio alla vita ultraterrena, veramente nell’abbraccio e nella certezza di Gesù Risorto.
L’esperienza che trapela dalle oltre centro lettere, tutte inedite, raccolte in questo libro e scritte da padre Aldo Trento dal Paraguay ai suoi amici in Italia trasmette la febbre di vita che arde in quest’uomo semplice e appassionato che, davanti al dolore di tanti fratelli e sorelle raccolti dalle miserie delle favelas di Asunción, non fugge via ma si pone con la faccia e le mani di un Altro. Il parroco della parrocchia di San Rafael e il direttore della Clinica per malati terminali è, infatti, Lui, Cristo, il RIO SOLE, la luce divina che splende su questa terra ancestrale e benedetta dove il popolo guaraní aveva trovato la sua tierra sin mal nelle reducciones fondate dai padri gesuiti (note al grande pubblico per il film Mission, on Robert De Niro). Oggi quel popolo vive in condizioni di schiavitù morale e fisica, ma ha trovato nell'opera di padre Aldo una nuova esperienza di vita comunitaria e cristiana sull'esempio di quegli antichi e splendenti insediamenti dei gesuiti. E il sole che splende sul Chaco, un tempo il loro territorio di caccia, si trasforma nell'Altro Sole, l’ostia dell’Eucaristia che splende nell'ostensorio con cui padre Aldo benedice tre volte al giorno i suoi malati. Le cure mediche ad alto livello, le attenzioni umane, l’ordine e la pulizia fanno il resto; così la Clinica per malati terminali si trasforma per tanti nell'anticamera del Paradiso, mentre nel cortile gli oltre 300 bambini salvati dalla strada giocano, studiano, imparano un lavoro che darà speranza al loro futuro.
A proposito del titolo scelto per il volume così annota il curatore – il giornalista di Famiglia Cristiana Alfredo Tradigo – nella sua Prefazione: «Nelle favelas padre Aldo è di casa e viene spesso a visitare i suoi “santi”, a tenere d’occhio quei bambini abbandonati che prima o poi adotterà, strappandoli alla miseria. Da questi luoghi nascono le storie “estreme” raccontate in questo libro, storie di speranza che si riaccende come la luce di un accendino nel nero baratro dell’abbandono e della disperazione. E come tanti ex-voto le storie si allineano e fioriscono in queste pagine: dietro ciascuna volti, teneri germogli, fiori raccolti prima di appassire, corpi lavati, curati e resi belli. Volti che ormai fanno parte della vita di padre Aldo, sono la sua casa, la sua famiglia. Un famiglia di santi dove “santo” appunto significa “salvato”. Uomini e donne e bambini che nella Clinica Divina Provvidenza hanno scoperto l’anticamera del Paradiso. Per questo sono “santi”. Perché il santo non è chi è senza peccato, ma chi, riconoscendo il proprio peccato, si lascia salvare da un Altro».
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..