L’ultimo post pubblicato faceva un’interessante e realistica considerazione: ciò che ha dato dignità alla donna è stato l’avvento del cristianesimo. Mi sento però di allargare il concetto anche a tutta l’umanità nel suo insieme: ciò che ha dato dignità ad ogni uomo, meglio chi ha fatto ciò, è stato Gesù Cristo. Come è stato detto nei commenti al suddetto post “l’evento Cristo segna un punto di non ritorno”. In altre parole dopo Cristo (il muro che divide la storia fra un prima e un dopo di Lui) nulla è più come prima ma tutto acquista una luce ed una dignità nuova.
Chi ha riscattato l’uomo e l’ha risollevato dal baratro in cui il suo essere peccatore l’aveva gettato, chi cerca perennemente l’uomo per abbracciarlo e rigenerarlo è stato, è e sarà Gesù Cristo, l’incarnazione della Misericordia del Padre.
Quel Padre che, nella parabola del Vangelo di domenica scorsa esce incontro ai figli, sia a quello giovane che aveva sperperato i suoi beni vivendo da dissoluto (ma era rientrato in se stesso tornando pentito a casa) ma anche a quello maggiore che, stando sempre a fianco del genitore non ne aveva compreso l’amore sconfinato e si risente del fatto che il Padre perdoni il fratello peccatore. Gesù Cristo è quindi l’amore che redime e rigenera l’uomo e gli conferisce una rinnovata dignità.
Dio resta quindi quell’amore sconfinato che, sempre per citare una lettura della liturgia di ieri, si commuove alla preghiera di un solo uomo, Mosè e recede dal Suo proposito di distruggere il popolo eletto che Gli aveva voltato le spalle per costruirsi un vitello d’oro.
E a proposito di preghiera: voglio ringraziare tutti coloro che hanno aderito all’evento di preghiera proposto su facebook (che al momento attuale assommano a 578 provenienti da varie parti, anche fuori d’Italia), il pregare insieme, anche se ognuno nel suo ambito personale, ci mette in comunione fra noi, come tante piccole “vedove insistenti” al punto che è nato il desiderio che quello che era nato come occasionale momento di preghiera diventi possibilmente stabile e permanente.
Sono i miracoli che opera l’amore del Padre cui siamo testimoni a dispetto dei nostri demeriti e dei quali dobbiamo essere testimoni ed annunciatori.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Purtroppo, ormai, da decenni, ci hanno inculcato che la dignità all'uomo l'ha data la Rivoluzione francese..
RispondiEliminaQuesto è vero, ma ancora di più è vero che è Gesù che ha salvato l'uomo, non Robespierre, non Marx, non Stalin o qualunque altro grande della storia degli ultimi due secoli il cui nome si è un po' impolverato. Per cui non stanchiamoci di ripetere che la salvezza viene dal Figlio del falegname di Nazareth e non da qualcuno dei grandi della storia la cui morte è un fatto tuttora permanente.
RispondiEliminaSe Dio ci ha creati, ci ha risollevati dopo la nostra volontaria e libera caduta...come non farà di tutto per salvarci ? Dopo Cristo, NESSUNO potrà dire che Dio ci ha abbandonati, ma solo potrà dire e ripetere all'infinito, se non si salverà...MEA CULPA, MEA CULPA, MEA MAXIMA CULPA.
RispondiEliminaCIAO, GIANANDREA, GRAZIE PER I TUOI ARTICOLI CHE NUTRONO L'ANIMA...BUON POMERIGGIO.
FIORELLA MORETTI
Infatti, al grido di "Libertè, egalitè, fraternitè" si tagliavano le teste come niente..!
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