Caoita, ogni tanto,che un post riceva commenti anche un po' a scoppio ritardato. Così è successo che a 9 giorni dalla sua pubblicazione il post sull'articolo di Socci ha ricevuto un nuovo commento dopo quello che, in modo molto sintetico, avevo scritto pensando che non ci sarebbero stati altri commentatori. Invece mi sbagliavo e devo dire che sono sempre lieto quando erro in queste valutazioni.
L'occasione mi fornisce il pretesto per fare una mia considerazione sull'argomento che mi piacerebbe potesse servire ad iniziare una discussione con i lettori:
1) E' vero che, come cristiani, c'è stato fornito l'avviso che siamo come pecore in mezzo ai lupi e che, avendo perseguitato Gesù, noi come Suoi seguaci non potevamo aspettarci di meglio, ma altrove abbiamo avuto, a conforto, la certezza che Gesù sarà sempre con noi, ogni giorno fino alla fine.
2) Ma il punto è che molti (anche fra coloro che a voce si dicono credenti) in realtà non lo sono affatto e più che pecore preferiscono essere conigli che, timidamente ma decisamente e senza pudore alcuno, nascondono la propria fede e "non fanno quello sanno".
E invece che testimoniare e difendere la propria fede e la propria cultura si nascondono dietro il "politicamente corretto" preferendo rinnegarle entrambe.
Così facendo condannano se stessi e il proprio Paese alla perdità di identità.
3) A lato di questo c'è il fatto che i cristiani, stando evidentemente in odio a molti, sono attaccati e uccisi impunemente (in Egitto e non solo) senza che nessuono o quasi alzi la voce in loro difesa.
Uno dei pochi, il Santo Padre, è stato accusato di ingerenze indebite, tentando così di mettere a tacere la voce di un gradissimo testimone.
Penso quindi, come ho già detto altre volte, che quello che ci occorre urgentemente sono testimoni affascinanti e credibili di Cristo che, lo ripeto con convinzione, è il solo Salvatore possibile per l'uomo di oggi e di ogni altra epoca.
A qualunque latitudine e a prescindere da razza, etnia o fede.
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Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
Post davvero interessante direi, e non è facile a mio avviso Commentar, proprio perchè oggi si stà perdendo quell'Identità vera di Essere Cristiani fino in fondo, in quanto molti invece di esser testimoni fedeli e credenti, sembrano più che altro dei Conigli, che Lupi, tendono purtroppo a Nascondersi..- b.giornata; Rossana
RispondiEliminaIl nostro guaio è l'abitudine a essere (stati) maggioranza culturale per secoli...magari non sempre coerente ma comunque prevalente. Questo ha portato a quella "rilassatezza" del "dormire sugli allori" che si evidenzia con un senso di appartenenza piuttosto di basso rango, con una scarsissima consapevolezza della propria identità culturale e della propria fede per la stragrande maggioranza di persone che fanno parte della Chiesa in Occidente.
RispondiEliminaGentilissimo Gianandrea, i problemi che sollevi sono reali e secondo me,dovremmo ripensare un pò tutti al modo di intendere il nostro Battesimo. Se qualcuno, che è esterno al cristianesimo, ritiene che può fare ciò che vuole contro i cristiani credo che dovremmo guardarci dentro. Allora scopriremo cattolici che non credono al Magistero della Chiesa;cattolici che sono attratti più dal possesso delle cose che dal normale uso delle stesse;cattolici che, come il giovane ricco non sanno dire no alle cose di questo mondo. E potrei andare avanti così. Ecco allora che essere "testimoni affascinanti e credibili di Cristo" che è l'essenza della sequela a Gesù, dovrebbe essere la meta di ogni cristiano e cioè, il suo farsi prossimo a tutti. Anna Maria
RispondiEliminaFin dal primo istante, al mattino, quando si aprono gli occhi, si rende testimonianza per sé e per gli altri. Non è possibile, infatti, che vi sia un momento vuoto nel quale non si afferma nulla, il motivo per cui vale la pena iniziare la giornata.
RispondiEliminaChe questo motivo sia Cristo può dipendere solo dalla consapevolezza di essere stati afferrati da Lui, che non vi è alcun Altro capace di soddisfare il mio desiderio infinito, così da dire O Dio, tu sei il mio Dio, dall'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, desidera te la mia carne come in terra arida, assetata, senz'acqua. Con questa coscienza Egli si rende presente per sè e per il mondo, si passasse la giornata anche chiusi in un lager.
Se è vero e giusto che dobbiamo essere come agnelli tra lupi mai e poi si deve essere come pecoroni.I Cristiani sono perseguitati nel mondo proprio perchè i Cristiani d' Occidente se ne stanno a guardare cone le mani in man o mentre centinaia dei nostri vengono bastonati, perseguitati, arsi vivi, assassinati in Medio Oriente, Africa ed Asia,bell' esempio di amore fraterno. Ma di questa iganvia ed accidia se ne dovrà rispondere a Nostro Signore, è bene ricordarlo.
RispondiEliminaScrivi: [I cristiani] invece che testimoniare e difendere la propria fede e la propria cultura si nascondono dietro il "politicamente corretto" preferendo rinnegarle entrambe. Condivido questo tuo pensiero e viene da chiedermi “PERCHÉ?”… perché ci vergogniamo (o abbiamo paura), cosa è venuto a mancare in noi e ci impedisce di essere “testimoni affascinanti e credibili di Cristo”!
RispondiEliminaMi viene in mente un'anziana suora (82 anni) che, tempo fa, mi ha insegnato una grande verità, suggerendomi: . Confesso che, di primo acchito, non vedevo quale differenza ci fosse tra perché e fammi capire ma, come promesso, vi ho riflettuto, e molto. Ora, se analizziamo bene la parola "perché", ci accorgiamo che suona in modo aggressivo, duro: si ha la pretesa che Dio faccia la nostra volontà. "Fammi capire", invece, suona dolce... è mettersi a disposizione di Dio e attendere che lui faccia qualcosa per noi: questo stanno facendo i nuovi martiri del terzo millennio, che non hanno paura di mettersi in gioco, anche a scapito della loro vita. Tutto questo preambolo per dire che non possiamo e non dobbiamo escludere il discernimento dalla nostra vocazione, qualunque essa sia. Lo disse bene Lui oltre 2000 anni fa: . Questo è il vero cammino del discepolo di Cristo: SÌ alla Verità e NO a quanto ci allontana dal cammino di sequela. Infatti, il "NI" di alcuni cosiddetti cristiani, è farina del divisore, porta solo al compromesso. E, purtroppo, il compromesso porta a rimuovere il Crocifisso, al SILENZIO e anche a voler tacitare il papa. Così facendo, come giustamente dici, col silenzio condannano se stessi e il proprio Paese alla perdita di identità.
Shalom, Maria Gabriella
Ri-posto il commento poiché nel primo manca il suggerimento della suora. Chiedo scusa.
RispondiEliminaScrivi: [I cristiani] invece che testimoniare e difendere la propria fede e la propria cultura si nascondono dietro il "politicamente corretto" preferendo rinnegarle entrambe. Condivido questo tuo pensiero e viene da chiedermi “PERCHÉ?”… perché ci vergogniamo (o abbiamo paura), cosa è venuto a mancare in noi e ci impedisce di essere “testimoni affascinanti e credibili di Cristo”!
Mi viene in mente un'anziana suora (82 anni) che, tempo fa, mi ha insegnato una grande verità, suggerendomi: . Confesso che, di primo acchito, non vedevo quale differenza ci fosse ma, come promesso, vi ho riflettuto, e molto. Ora, se analizziamo bene la parola "perché", ci accorgiamo che suona in modo aggressivo, duro: si ha la pretesa che Dio faccia la nostra volontà. "Fammi capire", invece, suona dolce... è mettersi a disposizione di Dio e attendere che lui faccia qualcosa per noi: questo stanno facendo i nuovi martiri del terzo millennio, che non hanno paura di mettersi in gioco, anche a scapito della loro vita. Tutto questo preambolo per dire che non possiamo e non dobbiamo escludere il discernimento dalla nostra vocazione, qualunque essa sia. Lo disse bene Lui oltre 2000 anni fa: . Questo è il vero cammino del discepolo di Cristo: SÌ alla Verità e NO a quanto ci allontana dal cammino di sequela. Infatti, il "NI" di alcuni cosiddetti cristiani, è farina del divisore, porta solo al compromesso. E, purtroppo, il compromesso porta a rimuovere il Crocifisso, al SILENZIO e anche a voler tacitare il papa. Così facendo, come giustamente dici, col silenzio condannano se stessi e il proprio Paese alla perdita di identità.
Shalom, Maria Gabriella
Io tante volte sono una cristiana invisibile,chi potrebbe distinguermi dagli altri in tanti momenti della mia giornata,quando trovo la forza di farlo con un atteggiamento diverso o un discorso controcorrente diventa un cammino col vento contro e in salita allora mi prende lo sconforto e non mi esprimo ne pro ne contro o accetto qualche compromesso che mi pare piccolo,ma taci oggi,chiudi un occhio domani,mi sento un pò schizofrenica,cristiana in parrocchia e parte indistinta della massa nella società.Così è proprio vero si comincia a perdere l'identità.Nonpenso di essere peggiore di tanti altri,ma sicuramente non sono migliore di nessuno.Che tristezza pensare che il cristiano dovrebbe essere altro:sale,luce,lievito.Cosa ho insaporito nel mio ambiente,chi ho illuminato,quale fermento di crescita ho prodotto.Se improvvisamente da noi perseguitassero i cristiani,sarei salva,dove li troverebbero i capi d'accusa?Quando penso a tutto questo non mi sento piccola,ma vergognosamente invisibile.Cari fratelli solo lo Spirito Santo può farci uscire allo scoperto,invochiamolo e accogliamolo.Pace e bene a tutti da Felicia
RispondiEliminaRingrazio tutti per i loro commenti, Presto, mi auguro molto presto, si tornerà sull'argomento con le considerazioni di tutti gli amici che hanno voluto regalarci un loro commento. Un caro saluto.
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