"Da molto tempo, in grandi aree dell'Africa Nera sussiste un rapporto fra Islam e Cristianesimo positivo e improntato alla tolleranza. Quando ricevo i vescovi di quei paesi, mi raccontano che c'è l'antica abitudine di festegiare insieme le rispettive festività. Altrove, invece, il rapporto è ancora caratterizzato da intolleranza e aggressività. (...) In ogni caso dobbiamo tentare, da un lato di vivere ciò che è grande della nostra fede e di presentarlo in modo vivo, dall'altro di comprendere l'eredità degli altri. Importante è trovare ciò che abbiamo in comune e, laddiove è possibile, rendere un servizio comune in questo mondo (...)
"Esistono modi molto diversi di vivere l'Islam, a seconda della propria tradizione, della propria origine e dei rapporti di forza esistenti. Nell'Africa (...) perlomeno in ampie regioni c'è una forte tradizione di convivenza, fatto di cui rallegrarsi molto. Lì è anche possibile cambiare religione e figli di un padre islamico possono divenire cristiani. C'è un avvicinamento nella comune comprensione di fondo di libertà e verità, fatto questo che non affievolisce l'intensità della propria fede.
Dove l'Islam è, diciamo, monoculturale, regna cioè incontrastato dal punto di vista della propria tradizione e della propria identità culturale e politica, giunge facilmente avedersi contrapposto al mondo occidentale, a considerarsi, in un certo senso, il difensore della religione contro l'ateismo e il secolarismo.
La coscienza della verità diviene allora talmente limitata da trasformarsi in intolleranza e quindi da rendere molto difficile anche la convivenza con i cristiani.
A questo proposito è importante restare in contatto intenso con tutte le forze dell'Islam che vogliono dialogare, affinché possa avvenire una trasformazione delle coscienze anche lì dove l'islamismo associa pretesa di verità e violenza". (pagg.146/148)
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Sto leggendo con molto interesse il libro di Papa Benedetto XVI che trovo molto interessante e di pregevole lettura. Molti sono gli argomenti che mi hanno colpito nel suo dialogo-risposta ed in special modo i capitoli 5.Dittatura del relativismo e il 17.Gesù Cristo ritorna. In una società dove anche la presenza di Gesù storico viene messa in discussione ritenendola tutta una "favola", avere in mano una testimonianza così autorevole è davvero una grazia del Cielo. Infatti la bella favola che Gesù è venuto a comunicare al genere umano è quanto di più stupendo e affascinante possa vivere una persona. A Dio la gloria. Annarosa.
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