Benvenuti

Questo blog è uno spazio per aiutarsi a riprendere a pensare da cattolici, alla luce della vera fede e della sana dottrina, cosa che la società moderna sta completamente trascurando se non perseguitando. Un aiuto (in primo luogo a me stesso) a restare sulla retta via e a continuare a camminare verso Gesù Cristo, Via Verità e Vita.
Ogni suggerimento e/o contributo in questa direzione è ben gradito.
Affido allo Spirito Santo di Dio, a Maria Santissima, al Sacro Cuore di Gesù e a San Michele Arcangelo questo lavoro di testimonianza e apostolato.
Un caro saluto a tutti e un sentito ringraziamento a chi vorrà contribuire in qualunque modo a questa piccola opera.

S. Giovanni Paolo II

Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana viene minacciata... Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita viene attaccata prima della nascita. Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha l'autorità di distruggere la vita non nata...Ci alzeremo quando un bambino viene visto come un peso o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione e grideremo che ogni bambino è un dono unico e irripetibile di Dio... Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio viene abbandonata all'egoismo umano... e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale... Ci alzeremo quando il valore della famiglia è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...e riaffermeremo che la famiglia è necessaria non solo per il bene dell'individuo ma anche per quello della società... Ci alzeremo quando la libertà viene usata per dominare i deboli, per dissipare le risorse naturali e l'energia e per negare i bisogni fondamentali alle persone e reclameremo giustizia... Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti vengono abbandonati in solitudine e proclameremo che essi sono degni di amore, di cura e di rispetto.

giovedì 6 gennaio 2011

Il dialogo è sempre da preferire... (Interventi 65)

Devo riconoscere che sui due post precedenti hanno avuto commenti interessanti che vi invito a visionare (e se volete anceh aggiungere il vostro,ben venga). Ovviamente ringrazio chi ha voluto condividere il suo pensiero (se in futuro tutti lasciassero una firma sarebbe cosa gradita, ma non voglio forzare nessuno, ovviamente). Come ulteriore contributo alla questione della libertà religiosa nel mondo prendo spunto (sbagliato, copio biecamente) dal blog di una cara amica un post che riprende quanto detto da Benedetto XVI nel suo recente libro-intervista:


"Da molto tempo, in grandi aree dell'Africa Nera sussiste un rapporto fra Islam e Cristianesimo positivo e improntato alla tolleranza. Quando ricevo i vescovi di quei paesi, mi raccontano che c'è l'antica abitudine di festegiare insieme le rispettive festività. Altrove, invece, il rapporto è ancora caratterizzato da intolleranza e aggressività. (...) In ogni caso dobbiamo tentare, da un lato di vivere ciò che è grande della nostra fede e di presentarlo in modo vivo, dall'altro di comprendere l'eredità degli altri. Importante è trovare ciò che abbiamo in comune e, laddiove è possibile, rendere un servizio comune in questo mondo (...)


"Esistono modi molto diversi di vivere l'Islam, a seconda della propria tradizione, della propria origine e dei rapporti di forza esistenti. Nell'Africa (...) perlomeno in ampie regioni c'è una forte tradizione di convivenza, fatto di cui rallegrarsi molto. Lì è anche possibile cambiare religione e figli di un padre islamico possono divenire cristiani. C'è un avvicinamento nella comune comprensione di fondo di libertà e verità, fatto questo che non affievolisce l'intensità della propria fede.

Dove l'Islam è, diciamo, monoculturale, regna cioè incontrastato dal punto di vista della propria tradizione e della propria identità culturale e politica, giunge facilmente avedersi contrapposto al mondo occidentale, a considerarsi, in un certo senso, il difensore della religione contro l'ateismo e il secolarismo.
La coscienza della verità diviene allora talmente limitata da trasformarsi in intolleranza e quindi da rendere molto difficile anche la convivenza con i cristiani.
A questo proposito è importante restare in contatto intenso con tutte le forze dell'Islam che vogliono dialogare, affinché possa avvenire una trasformazione delle coscienze anche lì dove l'islamismo associa pretesa di verità e violenza". (pagg.146/148)
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1 commento:

  1. Sto leggendo con molto interesse il libro di Papa Benedetto XVI che trovo molto interessante e di pregevole lettura. Molti sono gli argomenti che mi hanno colpito nel suo dialogo-risposta ed in special modo i capitoli 5.Dittatura del relativismo e il 17.Gesù Cristo ritorna. In una società dove anche la presenza di Gesù storico viene messa in discussione ritenendola tutta una "favola", avere in mano una testimonianza così autorevole è davvero una grazia del Cielo. Infatti la bella favola che Gesù è venuto a comunicare al genere umano è quanto di più stupendo e affascinante possa vivere una persona. A Dio la gloria. Annarosa.

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Che lo Spirito Santo illumini la tua mente e che Dio ti ricolmi di ogni grazia, spirituale e materiale, e la speciale benedizione materna di Maria scenda su di te..

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