dal sito di Rino Camilleri (ma vi invito anche a leggere tutto il link di Magister) propongo questo interesssante e provocatorio testo che vuole essere un invito a riprendere e conservare la nostra identità cristiana o presto anche l'Italia sarà ridotta come questa città
Su http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1338480 del 19 maggio 2009, Sandro Magister titola: «L’Eurabia ha una capitale: Rotterdam». E prosegue: «Qui interi quartieri sembrano Medio Oriente, le donne camminano velate, il sindaco è musulmano, nei tribunali e nei teatri si applica la sharìa». Nel presentare, poi, il lungo articolo (che vale la pena di leggere), aggiunge: «L’Olanda è un test di verifica straordinario. È il paese in cui l’arbitrio individuale è più legittimato ed esteso – fino al punto di consentire l’eutanasia sui bambini –, in cui l’identità cristiana si è più dissolta, in cui la presenza musulmana cresce più spavalda».
Eh, a certuni il «giogo di Cristo», pur «leggero e soave», è sembrato insopportabile.
Si godano quello di Maometto.
A mente tiepida
6 mesi fa
Triste realtà!
RispondiEliminaPer qualcuno forse ci vuole un pò di Islam per capire ed apprezzare il Cristianesimo, peccato che poi a farne le spese siamo un pò tutti!
Invochiamo la misericordia di Dio ed affidiamoci al Sacro Cuore di Gesù!
Io forse vengo a rompere le... uova nel paniere... :o)
RispondiEliminaPerchè penso che i musulmani che vengono in Europa non siano conquistadores, ma semplicemente persone non ancora cristiane, e che il Signore vuole incontrare attraverso noi.
In una prospettiva missionaria (e il cristianesimo è sempre missionario!), l'immigrazione musulmana è una grande benedizione: perchè i musulmani nei loro paesi hanno enormi difficoltà ad incontrare Cristo, mentre qui è - dovrebbe essere, se noi glielo permettessimo - molto più facile.
Gesù Cristo ha versato tutto il Suo Sangue anche per ciascuno di loro. Per quella donna velata da capo a piedi, per quell'imam, per quei bambini (tanti!). Ora, attraverso di noi, ha l'occasione di manifestarsi a loro. Ma se nei nostri occhi c'è solo paura, diffidenza, talvolta disprezzo... cosa capiranno, del cristianesimo? Ed avremo sprecato un'occasione meravigliosa, di cui il Signore certamente ci chiederà conto.
Putroppo dovrebbe essere come dice Pokankuni, ma la testimonianza che dà questo Occidente è quello di una società che ha totalmente dimenticato Dio e qualsiasi forma di trascendenza o di ascesa spirituale; una società volta all'edonismo e al materialismo, dove la gente si uccide per una partita di calcio o per un parcheggio, per una fidanzata che ti lascia o per una suocera impicciona. Se continuiamo così, saranno loro a "islamizzare" noi, troppo deboli, ormai sempre e più volutamente meno cristiani.
RispondiEliminaIn effetti ho un debito di gratitudine verso Pokankuni che mi ha aiutato a centrare meglio il problema. Il punto è che noi occidentali abbiamo perso (o quanto meno stiamo perdendo) le nostre radici culturali che sono quelle cristiane. Rinunciare o peggio ancora rinnegare il proprio passato vuol dire togliersi ogni possibilità di un futuro. Se riusciamo (con la grazia di Dio) a recuperare pienamente le nostre radici (basta anche solo sia un piccolo gruppo, non dimentichiamoci che tutto è partito da dodici ebrei di provincia alcuni dei quali analfabeti) sarà possibile non tanto offrire un muro da contrapporre all'invasione islamica ma creare un terreno fertile di dialogo e incontro fra le varie culture. Ma senza identità siamo fatalmente destinati ad essere terra di conquista.
RispondiEliminaIo penso che i musulmani europei vengano semplicemente attraverso le vie che gli occidentali stessi hanno battuto nel corso della storia. Pensiamo al colonialismo occidentale. La grande migrazione di musulmani non è che il riflesso delle attività del mondo occidentale nei loro territori. Il nostro mondo va avanti oggi anche grazie alle attività che abbiamo posto ieri in terre estranee. Si pensi al petrolio! Il problema è che l'occidente mancò di umanità considerando quei popoli semplicemente come gente "forse da sfruttare",senza coglierne i vari aspetti umani,e quindi,con indifferenza. Il problema per l'occidente è che questa gente non sia semplicemente "gente",ma popoli veri e propri con tutta la loro complessità,con tutta la loro ricchezza umana e culturale come qualsiasi altro popolo. Il problema,secondo me,non è pertanto quello dell'immigrazione o la gran quantità di musulmani,ma anche qui,il comportamento di noi occidentali. C'è ,infatti,chi specula su questioni importantissime,come il rispetto tra culture e la tolleranza religiosa,per trovare l'occasione di togliere i crocifissi dalle aule scolastiche o dagli ospedali pubblici. Si ricordino infatti quelle notizie in cui si diceva,che,in qualche parte d'europa,anche in Italia,qualcuno voleva togliere i crocifissi dalle scuole o dagli ospedali per "rispetto" nei confronti dei componenti di altre credenze. In realtà costoro hanno approfittato di ciò e,in nome di una falsa tolleranza,hanno compiuto delitti culturali e non solo. Il grande problema è sempre il comportamento di certi occidentali atei. Ma anche costoro,per quanto anti-Dio dovranno fare i conti con una marea di gente e gente con un bagaglio culturale enorme. S.Francesco,che tanto andò vagando icontrando i musulmani e il loro sultano in tempi cruenti come quelli delle crociate,non penso sia contrario all'accoglienza,ma ne farebbe certamente occasione di evangelizzazione e fratellanza. Se San Francesco si presentò lì a piedi nudi e sanguinanti e con tanta fatica,sarebbe non certo contrario nel vedere che sotto casa abbiamo tanti fratelli,tante pecore perdute o disperse. In Italia ci sono anche tante storie di convivenza e rispetto. Ci sono, certo,delle negatività...come del resto ci sono state tra noi occidentali. D'altra parte,una Europa che dimentica o addirittura rinnega la sua storia cristiana,abbracciando l'ateismo,l'agnosticismo e l'indifferenza,rinnegando non solo il cristianesimo,ma ogni cosa che faccia riferimendo alla sacralità e alla moralità,dovrà fare i conti con queste nuove situazioni inaspettate. Prove,autodistruzione o castighi?
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