Quanto sto per scrivere non ha nulla a che vedere con le elezioni appena svolte, come spesso mi capita arrivo in po' in ritardo (ma, come si dice, meglio tardi che mai) per comunicare che i vari interventi che si sono succeduti al Contributo 111 hanno evidenziato fondamentalmente due aspetti:
1) come puntualizza Pokankuni i musulmani che vengono in Europa non sono conquistadores, ma semplicemente persone non ancora cristiane, e che il Signore vuole incontrare attraverso noi. In una prospettiva missionaria (e il cristianesimo è sempre missionario!), l'immigrazione musulmana è una grande benedizione: perchè i musulmani nei loro paesi hanno enormi difficoltà ad incontrare Cristo, mentre qui è - dovrebbe essere, se noi glielo permettessimo - molto più facile. Gesù Cristo ha versato tutto il Suo Sangue anche per ciascuno di loro. Per quella donna velata da capo a piedi, per quell'imam, per quei bambini (tanti!). Ora, attraverso di noi, ha l'occasione di manifestarsi a loro. Ma se nei nostri occhi c'è solo paura, diffidenza, talvolta disprezzo... cosa capiranno, del cristianesimo? Ed avremo sprecato un'occasione meravigliosa, di cui il Signore certamente ci chiederà conto. Condivido sostanzialmente quanto detto dalla nostra amica anche se distinguo fra chi, europeo-africano-asiatico viene da noi per cercare una soluzione ad una situazione drammatica che vive nel suo paese e chi invece viene qui per delinquere.
2) come fanno presente Vandeano e andrea questo Occidente è quello di una società che ha totalmente dimenticato Dio e qualsiasi forma di trascendenza o di ascesa spirituale; una società volta all'edonismo e al materialismo, dove la gente si uccide per una partita di calcio o per un parcheggio, per una fidanzata che ti lascia o per una suocera impicciona. Se continuiamo così, saranno loro a "islamizzare" noi, troppo deboli, ormai sempre e più volutamente meno cristiani. e ancora una Europa che dimentica o addirittura rinnega la sua storia cristiana,abbracciando l'ateismo,l'agnosticismo e l'indifferenza,rinnegando non solo il cristianesimo,ma ogni cosa che faccia riferimendo alla sacralità e alla moralità,dovrà fare i conti con queste nuove situazioni inaspettate. In sintesi l'europa (che significa concretamente NOI) sta perdendo le sue radici e di conseguenza la sua identità e corre seriamente il pericolo di sparire come popolo e come cultura.
Rinnegare Cristo coincide con rinnegare noi stessi e con generare la propria estinzione
Tra le braccia di Molly Malone
1 mese fa
E' questo il vero problema! I musulmani che vengono in Europa non trovano certo degli esempi di vera vita cristiana vissuta.I veri nemici del cristianesimo siamo proprio noi occidentali, non i musulmani, perché non difendiamo affatto le nostre radici e tanto meno le riconosciamo.
RispondiEliminaChe ne sarà di questa nostra Europa,che ne sarà di tutti noi? la riflessione da fare è molto seria ed invito tutti a guardarsi dentro perché anche tra chi si definisce cristiano c'è qualcosa che non va. Purtroppo, la mentalità di questo secolo ha contagiato tutti. Il relativismo di cui parla tanto il Papa è la piaga più diffusa anche tra tanti credenti che non si confrontano più con la "Parola di Dio" ma con quella di filosofie nascenti in questa epoca, le quali tendono a far passare per buono e giusto ciò che buono e giusto non lo è.
In guardia amici, e riflettiamo sulle parole del Vangelo:" Ma quando Cristo ritornerà, troverà la fede sulla terra?".
Meno male che il Signore si accontenta dei "resti" sperando che siano profetici!
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